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«Notizia dell'ultima ora. Un ragazzo di nome Choi Kyum-So è stato appena catturato dalla polizia locale a circa due ore dalla città di Seul, in campagna. A quanto pare stava progettando un omicidio. All'interno del suo fuoristrada è stata trovata un'arma da fuoco, una pistola calibro 22 insieme a dei guanti in pelle. Oltre a lui, sono state catturate altre 6 persone accusate di complicità e aggressione. Vi aggiorneremo molto presto su questo caso»

Era passato circa un mese da quando la famiglia Jeon e Jimin vivevano in quella casa in collinetta. Di Kyum-So non avevano avuto più nessuna notizia in quel mese ma vivevano con la paura costante che qualcosa potesse accadere da un momento all'altro senza neanche accorgersene.

Uscivano una volta a settimana per rifornirsi stando sempre con gli occhi ben aperti ad ogni particolare e quasi ogni sera chiamavano il commissariato per sapere ogni possibile aggiornamento ma in ogni chiamata era sempre la stessa cosa.

«Non abbiamo ancora notizie ma presto risolveremo il caso»

La famiglia sembrava aver perso totalmente le speranze, pensavano che quel malato mentale non sarebbe mai stato preso e quindi andato via dalle loro vite ma finalmente sembrò esserci una svolta a tutto.

«Oddio! Oddio! Jungkook! Jimin!» l'urlo di Hara inondò la piccola casa per intero costringendo tutta la famiglia a scendere di corsa in salotto dove trovare la ragazza in lacrime e singhiozzi «È f-finita!» gemette dolorante abbracciando il suo compagno con forza.

«C-Cosa?» Jimin balbettò e camminò verso la televisione guardando i sottotitoli passanti del telegiornale «Cazzo! Non ci credo! Non ci credo!» anche il corvino si lasciò andare ad un pianto liberatorio e Jungkook corse ad abbracciarlo «Voleva ucciderci, Kook! Non so quale dio o quale santo abbia fatto sì che la polizia lo trovasse in tempo evitando un tragedia così vicina»

«Non pensarci più, amore. È finita! È tutto finito...» sussurrò il maggiore chiudendo per un momento gli occhi e concentrandosi solo sul suo amore immenso per Jimin e sul miracolo che era appena avvenuto «Non pensarci»

«Mi è impossibile non pensare a quello che sarebbe potuto succedere a causa di quel pazzo. Yeril...» singhiozzò.

«Non avrei mai permesso che toccasse mia figlia, sarebbe dovuto passare prima su di me» baciò la fronte di Jimin e fece avvicinare la piccola che in tutto quel tempo aveva creduto che lei e la sua famiglia fossero in una felice vacanza quando la realtà era tutt'altra «Amore vieni qui»

«Si, papi?» chiese innocentemente e il suo papà la prese in braccio «Jiminie pelchè piangi? Tliste no no!» il cuore del menzionato si strinse fortemente e le sue lacrime aumentarono.

«Piango perché ti voglio tanto bene e sono felice di avere te e tuo papà nella mia vita. Vi amo da morire e questo non cambierà mai» il minore abbracciò entrambi trasmettendogli tutto il suo amore e tutto il suo calore.

«Ti amo, Jimin» mormorò Jungkook all'udito del più piccolo che amava tanto ascoltare quelle 5 lettere, quella parola così bella e magica «Ti amo tanto. Siete la mia più grande felicità e non vi cambierei per nulla al mondo, sappilo»

«Papi, Jiminie vi voglio tanto tanto tanto bene» intervenne il piccolo angioletto fra le braccia del rosso.

«All'infinito?» chiese Jimin finalmente con un sorriso ad illuminare il suo volto.

«Si! Tanto!» gridò la bimba colma di gioia.

«Aiuto!» un altro urlo accalappiò l'attenzione di tutto «Aiuto!»

«Che ti succede, tesoro?» domandò allarmato Taehyung avvicinandosi alla cugina che premeva le mani contro il suo grande ventre.

«Hara?» disse Jungkook.

«Amore! Che hai?» Min Yuk alzò la sua voce con preoccupazione.

«Mi si sono rotte le acque, cazzo!» si lamentò la ragazza con il sudore fresco sulla sua fronte e una macchia d'acqua sul pavimento.







Si avvicina la fine rip ಥ‿ಥ

𝑳𝒊𝒕𝒕𝒍𝒆 𝑩𝒐𝒚 | 국민 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora