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Ji Wook, figlio di Hara e Min Yuk, era finalmente nato dopo una lunga ed intensa notte di travaglio.

La famiglia Jeon insieme a Taehyung erano pieni di gioia e felicità per l'arrivo di questo nuovo componente così piccino e paffuto ma Jungkook e Jimin, nonostante si trovassero in ospedale per accoglierlo e festeggiarlo, avevano altri pensieri per la testa.

«Stiamo andando a mangiare qualcosina. Fra un po' torniamo» annunciò il rosso dopo aver afferrato la mano del suo compagno amato. Tutti annuirono compiaciuti e i due poi uscirono dalla stanza.

Il "mangiare qualcosina" non rappresentava affatto quello che i due volevano fare in realtà soprattutto quando si chiusero dentro una stanza come se fossero dei pazienti qualunque con un qualche problema.

Jungkook, tramite alcune cordine, calò quella tenda veneziana dal tono azzurro tipica delle finestre degli ospedali per avere un po' più privacy.

«Che vuoi fare?» domandò il minore con un sorriso sinistro e uno sguardo da cerbiatto ammaliatore.

Jungkook camminò lentamente verso di lui mentre toglieva a mano a mano quella camicia bianca che fasciava meravigliosamente quel suo petto così ben allenato.

«Ti ricordi come si fa un porno?» chiese con malazia.

«Zero imbarazzo, zero paure, corpo rilassato non come una corda di violino, solo desiderio e voglia di scopare sul mio volto, no?» Jimin legò le sue braccia attorno al collo contrario e fissò quelle invitanti labbra che avevano il potere di risvegliare ogni angolo del suo corpo.

«Si ma c'è una piccola eccezione per noi» ridacchiò «Lo facciamo con amore. Ti va se scopiamo con amore, ragazzino?»

«C'è bisogno di chiederlo, grand'uomo?» rise anche lui.

E in pochi secondi si ritrovarono uno sull'altro su un lettino d'ospedale a divorarsi le bocche con fame e passione. Le loro lingue si scontrarono volgarmente provocando suoni osceni e morbosi per tutta la stanza circostante.

«Mi hai fatto impazzire sin dal primo giorno e tutt'ora mi fai questo dannato effetto» morse il suo labbro e poi l'incavo di Jimin con ferocia. Quest'ultimo emise suoni di puro piacere quando l'altro toccò il suo punto debole.

«Pensa a me che vado pazzo per te da un sacco di tempo!» entrambi si misero in ginocchio e la piccola mano del corvino si intrufolò nei pantaloni del rosso fino a catturare quel membro già eretto.

«Mmh, non potevo mica sapere che avevo un ammiratore così sexy e adorabile allo stesso tempo...» Jungkook mise le mani dentro l'intimo di Jimin per toccare quelle natiche così sode e carnose «Ti saresti mai immaginato di farlo qui?» sussurrò contro il suo orecchio di cui morse il lobo.

«Con te ovunque potrei immaginarlo» sorrise e leccò le sue labbra guadagnandosi un altro bacio privo di dolcezza ma decisamente rude.

«Provocare è una tua fottuta dote»

«Solo con te» schiacciò il suo occhio facendo ridere l'altro.

«Ti amo da morire» pronunciò con uno sguardo brillante e con quella voce tipica di un pazzo innamorato.

«Ti amo anch'io»

Entrambi poi si tolsero a vicenda le ultime vesti che coprivano i loro corpi e finalmente rimasero nudi per dare vita ad un'altra unione di tipo intimo.

Jimin si sdraiò sul lettino e Jungkook si mise in cima creando una lasciva frizione fra le loro dure intimità.

«Cazzo, a-amore...» farfugliò il minore in preda alla forte eccitazione.

«S-Sai cosa fare... Sto i-impazzendo» disse il rosso quando approssimò due dita davanti la calda bocca contraria che le accolse senza protestare. Unse di saliva e leccò spudoratamente quelle falangi mentre fissava quello sguardo così intenso che era capace di penetrarlo e leggerlo in profondità.

Come Jungkook, anche lui fremeva dalla voglia di averlo nuovamente dentro il suo corpo per percepire quel filo rosso che li univa ormai da tempo.

«T-Ti prego...» supplicò il corvino in un gemito affannato.

Quelle dita che riempivano la sua rosea entrata lo stavano torturando ma nel medesimo momento lo rendendo insoddisfatto.

Lui voleva qualcosa di più, voleva Jungkook sotto ogni aspetto.

Il più grande abbandonò così ogni suo equilibrio. Tolse le sue dita freneticamente ma prima che potesse fare il passo decisivo, vide Jimin piegarsi in avanti, sporgendo il viso verso il suo pene palpitante e venoso.

«O-Oh, c-cazzo... Porca p-puttana» imprecò il più alto quando sentì la lingua bollente e vogliosa del minore attorno al suo muscolo «Mmh...» grugnì accalorato.

Persero totalmente la cognizione del tempo e la percezione del luogo in cui si trovavano concentrandosi soltanto sul loro intimo atto di amore.

Jimin per un paio di minuti continuò a far godere l'altro in quel modo, con la sua lingua e con piccoli morsi allettanti sul glande. Successivamente, Jungkook accalappiò quel visino angelico fra i palmi delle sue mani e unì le loro bocche per l'ennesima volta.

«Non vedrò il paradiso in questo modo, amore mio...» affermò sdraiando improvvisamente il corpo Jimin e spalancandogli le gambe con le quali circondò i propri fianchi «Ma così...»

E con un'unica e ben definita spinta, Jungkook possedette Jimin nella sua totalità.

«Ti a-amo immensamente» mormorò il più basso cingendo le spalle contrarie con le mani.

«Io di più, ragazzino» entrambi sorrisero felicemente.

The end

Aspettate l'epilogo... ♥

𝑳𝒊𝒕𝒕𝒍𝒆 𝑩𝒐𝒚 | 국민 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora