«Possiamo entrare? Hai già finito di illustrargli le tue regole?» chiese il capo aprendo leggermente la porta.
«Si, entra. Abbiamo finito» affermò JK con faccia priva di emozioni, sedendosi poi su una sedia all'interno di quella stanza. Jimin, nel frattempo, osservava tutto con curiosità e disinvoltura.
«Togli quel broncio! Stai per scopare e non per andare ad un funerale. Non sei contento? Guarda che bellezza si è presentata oggi» proferì indicando il corvino. Entrambi si guardarono e un luccichio di desiderio brillò.
«Certo che sono felice. Sai che questa è la mia parte preferita... Testare la merce nuova» sorrise perverso.
«Merce sarà tua zia e non dico altro perché sono educato!» intervenne l'altro.
«Saprò addomesticarlo, tranquilli» affermò nuovamente il rosso provocando il minore con lo sguardo.
«Fanculo» sbottò.
«Credo che darete luogo ad un gran bello spettacolo voi due» insinuò il capo «Allora, Park Jimin sei pronto per cominciare? Dovrai immedesimarti in una scena di sesso qualsiasi insieme al nostro attore per eccellenza, JK»
«D'accordo, sono pronto» Jimin scrollò le sue spalle e respirò profondamente.
Stava succedendo realmente,
era tutto vero.I registi si imposero dietro le loro apposite telecamere mentre il capo principale dell'azienda usciva fuori. Non era solito ad assistere a questi scenari.
«Pronti?» i due annuirono. Le luci si abbassarono e gli obbiettivi furono puntati su di loro.
Entrambi connessero i loro sguardi all'istante. Jimin si mosse irrequieto sul bordo del letto e Jungkook si alzò dalla sedia in cui era per dirigersi a passi lenti verso il test di quel giorno, un bellissimo test, doveva ammetterlo.
Il rosso tirò il corvino dalle braccia facendolo così alzare in piedi, uno difronte all'altro. Jimin posò i suoi palmi sul petto di JK iniziando ad accarezzarlo tortuosamente mentre i loro occhi non riuscivano a disconnettersi in nessun momento.
«Sei più teso di una corda di violino. Devi scioglierti un po', ragazzino» affermò seriamente per poi sfilargli via la vestaglia in pochi secondi. Jimin cercò di non fare espressioni ma gli risultò quasi impossibile non arrossire difronte a quella situazione, per rimediare tolse velocemente la camicia del rosso potendo così osservare quel gigante petto di muscoli. Il più grande rise «È tempo di azione, ragazzino!»
JK afferrò le cosce del minore e le fece aggrovigliare attorno i suoi fianchi mentre le sue mani palpeggiavano con intensità e fuoco quei sodi glutei che aveva a sua totale mercé. Jimin gemette e cercò la sua bocca che il più grande gli offrì con lussuria. Ebbe così inizio un lungo bacio di cui entrambi cercarono, in ogni modo, di prendere il controllo scontrando le loro lingue spudoratamente ma il maggiore era più esperto e sapeva come colpire i punti giusti.
Tenne fortemente contro di sé il corpo del minore e una delle sue esili dita si intrufolò dentro la palpitante entrata di Jimin che dovette aggrapparsi alle spalle dell'altro per non cadere.
«Non avrai il controllo, ragazzino e non cercare neanche di prenderlo perché non ci riuscirai» morse il suo lobo ed addentrò un altro dito. Jimin avvicinò la bocca al suo orecchio mentre gemeva. Le telecamere si avvicinarono e ripresero il tutto.
«Questo m-mai... Non sarò di certo il t-tuo cagnolino» farfugliò con un sorriso. JK contraccambiò con un altro.
«Lo vedremo...» avvertì.
Con poca delicatezza lo lanciò sopra quel letto ciliegia che aspettava solo di essere riempito, colmato da loro. Jimin respirò affannosamente quando questo accade, poggiò il suo peso sui gomiti e osservò con innocenza quell'uomo di fronte a sé che da un momento all'altro avrebbe preso la sua verginità.
Jimin non aveva mai pensato che gli sarebbe potuto accadere qualcosa del genere.
«Te l'ho detto, ragazzino. Con me non puoi riuscirci» sorrise e slacciò la sua cintura insieme ai suoi pantaloni, togliendoli definitivamente.
Jimin si morse il labbro a quella scena e lanciò uno sguardo infuocato verso la telecamera che di certo non se lo perse e neanche quel gemito acuto che uscì dalla sua bocca per quella vicinanza così inaspettata e intima con il maggiore
«Concentrati su quello che faremo adesso, ragazzino» bisbigliò eccitato.
Il rosso, dopo aver sfilato via i suoi pantaloni, tolse anche il suo intimo. Gattonò poi fino a porsi sopra il corpo del più piccolo che coprì interamente. È fu proprio quello strusciamento d'intimità che rese acuto quel gemito.
«O-Oh...» urlò.
JK continuò a strusciarsi contro il minore che mosse i suoi fianchi per cercare ancora più contatto, uno più sfrenato, più animale. Intrecciarono nuovamente le loro lingue, mischiando insieme la saliva che varcò la soglia delle loro labbra. Il rosso si mise in ginocchio portando con sé anche l'altro. Tenne le sue guance con le mani ed entrambi si guardarono totalmente desiderosi di più sempre di più.
«Devi solo cercare di coprire i denti con le tue labbra» sussurrò simulando un altro morso al lobo.
Il maggiore afferrò la nuca del corvino portandola davanti la sua eretta intimità. Jimin alzò i suoi occhi incontrandosi così con il volto bisognoso dell'uomo dei suoi sogni più erotici, sospirarono entrambi. In seguito il minore prese fra le sue mani quella lunghezza che accarezzò meticolosamente.
Visto dal vivo era tutt'altra cosa. I video davvero deformano la realtà, pensò mentre lo osservava.
«Ragazzino avanti...» farfugliò premendo contro la testa del più piccolo che obbedì. Addentrò quel muscolo nella sua bocca cercando di ricordare il suggerimento del più grande che all'istante iniziò a penetrare la sua gola fregandosene di quello che l'altro potesse pensare.
Jimin si tenne contro i fianchi del contrario mentre socchiudeva i suoi occhi e cercava di concentrarsi in quel momento così estremamente duro. Non poteva fermarsi e dire basta, avrebbe solo fatto la figura dello stupido ragazzino davanti a JK, perché, in fondo, solo di lui gli importava realmente. Quest'ultimo iniziò a gemere, i suoi erano gutturali e totalmente eccitati. Stava godendo forse lo stava facendo bene, pensò il più piccolo.
All'interno di quella stanza si ascoltavano soltanto i suoni della bocca di Jimin contro l'intimità della sua guida e i gemiti di quest'ultimo che dopo qualche minuto alzò il viso del corvino e baciò le sue labbra con foga, delirio.
«È arrivato il momento, ragazzino» farfugliò il rosso mentre sdraiava l'altro e spalancava le sue gambe. Toccò nuovamente l'entrata di Jimin e al contempo la sua intimità per stimolarle al massimo. JK portò il suo petto contro quello dell'altro, che in quel momento era un ammasso di gemiti, e i loro volti rimasero a pochi centimetri «Sarò veloce...» disse senza neanche aspettare poi una risposta.
Il maggiore coprì gli occhi del più piccolo con la sua mano ed entrò di colpo in lui rubando così la sua verginità. La bocca del minore si aprì per gettare un urlo di dolore camuffato come piacere mentre trafiggeva la pelle contraria con le sue unghia.
JK sentì la sua mano umida. L'aveva messa lì di proposito, per non far vedere le lacrime del minore alla telecamere. Baciò le sue labbra e intrecciò le loro lingue con avidità per camuffare il tutto, per camuffare il fatto che quell'attore aveva appena preso la verginità di quel ragazzo dai capelli corvini.

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𝑳𝒊𝒕𝒕𝒍𝒆 𝑩𝒐𝒚 | 국민
Fanfictionᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀᴛᴀ Dove Jimin fa un provino per diventare un porno attore e Jungkook è il suo porno attore preferito; [Perché la leggete? Scusate il cringe!] ᴋᴏᴏᴋᴍɪɴ //ᴊɪᴋᴏᴏᴋ ᴏᴍᴏsᴇssᴜᴀʟᴇ sᴍᴜᴛ ʟɪɴɢᴜᴀɢɢɪᴏ sᴄᴜʀʀɪʟᴇ sʜɪᴘ sᴇᴄᴏɴᴅᴀʀɪᴀ: ᴛᴀᴇᴊɪɴ