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«Andiamo a fare il bagnetto!» annunciò Jungkook verso sua figlia che annuì velocemente, alzandosi dal tavolo poi si rivolse verso l'altro «Ragazzino non fare il timido che non ti si addice proprio» riferì quando vide il minore guardarsi intorno quasi come se fosse imbarazzato.

«Non è questo... È solo che mi dispiace disturbare i vostri momenti di padre-figlia. Devo ancora abituarmi al fatto che tu sia un padre e non solo un porno attore che ama dare ordini all'ora dell'azione» rispose con un leggero sorriso.

«Quella è solo una mia sfaccettatura per quel tipo di mondo ma il vero me è questo che vedi» disse il maggiore con assoluta sincerità.

I tre iniziarono poi ad incamminarsi verso il bagno, anche questo semplice ma allo stesso tempo elegante.

«Yeri, stai un attimo con Jimin che io vado a mettermi il costume»

«Il costume?» domandò il corvino nettamente confuso.

«Farò il bagnetto con lei. Se fosse stato un maschietto, sarei entrato nudo ma ahimè è una bimba e non posso impressionarla, giusto?» sorrise maliziosamente e Jimin fece una smorfia «Puoi spogliarla? Torno subito»

«Si... Yeril vieni qui» chiamò il minore che si sedette sulla tavolozza del water, la piccola si avvicinò subito dopo «Allora, io adesso toglierò il tuo pigiamino così potrai lavarti con il tuo papi, d'accordo?»

«Si!» esclamò felicemente mostrando tutti i suoi piccoli dentini.

«Ma te lo hanno mai detto che sei tenerissima?» chiese Jimin con un enorme sorriso mentre toglieva la magliettina e il piccolo pantalone alla minore «Sembri un piccolo orsacchiotto! Sei morbidosa!» ridacchiò facendole un po' di solletico.

«Jiminie! Jiminie!» urlò la piccola ridendo.

«Ok, scusa! La smetto ma sei davvero troppo tenera!» disse un'altra volta per poi togliere l'ultimo indumento alla bambina che diventò rossa come un peperoncino «Oh, sei arrossita! Che carina»

«Diventa una timidina all'ora del bagnetto» intervenne Jungkook già svestito e con il costume posto.

«Non è velo, papi!» Yeril mostrò ad entrambi un piccolo broncio.

«È antipatico, vero Yeril?» domandò Jimin con un sorriso.

«Si!» ribatté la piccola con le braccia incrociate, Jungkook allora la prese subito in braccio.

«E quindi papà è antipatico? Oggi a scuola come merendina ti porterai i broccoletti!» avvertì il rosso entrando in doccia. Jimin, nel frattempo, li osservò con una certa emozione e nostalgia.

«No! I boccoletti, no! I boccoletti, no! Papi sei simpatico!» Jungkook baciò la sua fronte e la lasciò sul piatto doccia.

«Brava... Hai visto, ragazzino? So far cedere anche i bambini!» comunicò Jungkook che osservava Jimin mentre slegava le codine della figlia e bagnava lentamente i suoi capelli.

«Sei completamente stronzo» disse Jimin sussurrando quest'ultima parola per poi poggiare la sua testa contro lo parete per osservarli direttamente.

Era completamente sorpreso da quella versione di Jungkook. Dolce, amorevole, protettivo ma sempre con quel suo lato dominante che aveva la capacità di farti cadere in pochi secondi ai suoi piedi. Il minore dovette ammettere che quei tratti lo attraevano particolarmente, lo costringevano a cedere proprio come quella volta in cui cercò di resistere alla volontà del maggiore ma alla fine cadde e finirono per l'ennesima volta insieme in un letto.

In seguito si dedicò ad osservare i loro visi, le loro espressioni, i loro movimenti e un sorriso apparve sul suo volto. Jungkook che giocava, lavava e faceva ridere sua figlia era una delle cose più belle e tenere di questo mondo agli occhi di Jimin che, in quel momento, non riusciva proprio a smettere di sorridere come un ebete.

Diede poi un'occhiata alla piccola che immediatamente gli sorrise e poi alzò il suo sguardo verso il più grande trovandolo già a fissarlo con il labbro inferiore fra i denti. Jimin deglutì a quella visione così calda. Le sue guance presero colore all'istante ma non gli importò, anche lui morse il suo labbro facendo sorridere il contrario.

«Hai voglia di me?» mimò il rosso con le sue labbra già umide. Jimin negò con la sua testa «Bugiardo» mimò ancora per poi prendere la bambina, uscire dalla doccia e avvolgerla con un piccolo accappatoio sui toni del rosa «Amore, vuoi che Jimin ti vesta?» Yeril annuì allargando le braccia verso il corvino che affettuosamente la ricevette «Mi hai detto che volevi aiutare perciò fallo... Io ho un'erezione da togliere. Me lo hai fatto alzare, ragazzino» sussurrò al suo orecchio.

«Sei un pervertito!» rispose Jimin percependo una sorta di calore sulla sua parte bassa «Vado a vestire, Yeril» uscì di corsa.

«I vestiti sono sul mio letto! La stanza è quella accanto a Yeril» urlò Jungkook mentre ridacchiava.

...

Qualche minuto dopo la piccola era già vestita e giocava con Jimin seduti sul pavimento della camera del maggiore. Quest'ultimo, invece, aveva appena fatto il suo ingresso nella stanza con il suo asciugamano in vita iniziando a cercare nel suo armadio qualcosa da mettere. Il minore gli lanciò alcune occhiate furtivamente.

«Jiminie come hai conosciuto il mio papi?» domandò Yeril improvvisamente. Sorprendendo soprattutto il corvino mentre l'altro si limitò a sorridere e a lasciar cadere via l'asciugamano. Atto che fu visto all'istante da un Jimin totalmente rosso.

«E-Ehm... U-Uhm... Beh, ci siamo conosciuti... Ci siamo conosciuti al lavoro. Si, lavoro nello stesso luogo di tuo papà» controbattè leggermente titubante.

«Oh, che bello! E cosa ti ha detto il mio papi quando ti ha vitto?»

«Se sapesse...» pensò Jimin nascondendo una risata «Mi ha detto "mi sembri simpatico, sono Jungkook e tu?"» mentì.

«Quello sarà stato Taehyung e non io!» ridacchiò Jungkook ponendosi l'ultimo suo capo d'abbigliamento. La piccola rise ma senza capire mentre Jimin lo guardò in malo modo.

«Comunque piccolina è andata così! E adesso siamo amici... Qualche volta litighiamo ma questo è parte di ogni relazione» sorrise sarcasticamente verso il maggiore.

«Ah, se la mia bocca potesse parlare!» imprecò il rosso «Yeri, io adesso ti preparerò lo zainetto-» la bambina lo interruppe.

«I boccoletti, no!»

«Non li metto, amore!» ridacchiò contagiando anche Jimin «Ti ho insegnato a lavarti i dentini perciò vai. Jimin ti farà compagnia»

«Si! Jiminie devi lavalli anche tu?» il menzionato pensò ad una risposta.

«Si» intervenne il più alto che dopo qualche secondo si avvicinò all'orecchio del minore «Usa quello arancione e... Pensami quando lo fai» farfugliò con tono seducente accompagnato da una risata.

«Sto cercando in tutti i modi di trattenermi dal colpirti ma tu non aiuti» sul viso del corvino apparve un broncio.

«Shh!» sorrise l'altro prima di uscire.

𝑳𝒊𝒕𝒕𝒍𝒆 𝑩𝒐𝒚 | 국민 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora