«Stai fermo, ragazzino!» esclamò Jungkook mentre medicava la ferita di Jimin. Era già sera ed era tempo di cure.
«È c-che... È c-che brucia terribilmente tanto. Che cazzo! Ouch!» si mosse urlando nuovamente quando il rosso passò il cotone leggermente umido di acqua ossigenata per disinfettare la zona ferita «Piano...» piagnucolò.
«Metti la mano qui» il maggiore segnalò la sua gamba «Affonda qui le tue unghia ma non troppo...» ridacchiò «Abbiamo quasi finito, resisti» continuò con il suo lavoro.
«C-Cazzo...» strinse i suoi polpastrelli attorno al ginocchio di Jungkook e chiuse fortemente i suoi occhi, bruciava come l'inferno «Te l-la farò pagare u-un giorno...» l'altro rise a quell'affermazione, applicando in seguito la crema e il nuovo cerotto. Quella orribile benda, secondo Jimin, che fasciava la sua testa, era finalmente andata via.
«Come pensi di farmela pagare, eh signorino? Sentiamo» sorrise mettendo via tutti quegli arnesi usati per la medicazione.
«A suon di botte» si alzò sorridente dal letto e abbracciò il più grande, circondandogli la vita.
«Queste sarebbero le tue "botte", eh? Dammene quante ne vuoi allora, sono tutto tuo» carezzò i suoi capelli per poi collocare le mani alla base del suo collo massaggiandolo lievemente.
«Sono dolci botte» ghignò e Jungkook baciò calorosamente la sua fronte «Kook io volevo dirti grazie...» sussurrò con imbarazzo «Grazie per esserti preso cura di me e che continui a farlo»
«Grazie a te per permettermi di farlo, ne sono felice» Jungkook lo abbracciò e Jimin sfiorò con delicatezza la sua schiena.
«Hai avvisato Namjoon ed Hoseok di questo accaduto? Non potrò registrare per un po' di tempo» ricordò seriamente.
«Si...» rispose «Stavo pensando ad una cosa, in realtà ci penso già da molto... Vuoi davvero continuare a lavorare lì? Io stavo pensando di smettere di registrare video porno ma di restare al mio posto di capo» ammise senza giri di parole «Ti sarò franco... Non voglio più che la nostra relazione, nella parte più intima giustamente, sia divulgata in questo modo. Prima era veramente per lavoro ma adesso no, e non vedo il motivo di continuare a farlo»
«Beh, forse hai ragione... Anche a me non piace più l'idea di farmi riprendere mentre teniamo relazioni sessuali» rifletté «Troverò un altro lavoro che non abbia a che fare con questo...» rise «Ricordo che una caffetteria qui vicino cercava un nuovo cassiere magari lo cercano ancora»
«Non è faticoso quindi potrebbe anche andare bene! Altrimenti ti aiuterò io a trovarlo» sfiorò la sua guancia e guardò totalmente innamorato i suoi occhi.
«Tranquillo, Kook» baciò la punta del suo naso e poi la sua bocca «È strano che Taehyung tuttavia non sia arrivato ma sicuramente Hara lo avrà intrattenuto più del dovuto» disse quando guardò il suo orologio e notò l'orario, 10:30.
«Non c'è da preoccuparsi, è con Hara!» sorrise.
«Già... Che ne dici di guardare un film in salotto? Così aspettiamo, Tae» propose dirigendosi verso la porta ma Jungkook afferrò immediatamente la sua mano.
«Non vedi l'ora che io me ne vada, eh?» sogghignò.
«Non è questo, Kook. Yeril ti aspetta stasera! Domani, invece, sarà diverso. Verrà anche lei qui» affermò con felicità.
«Quindi hai accettato la mia offerta...» il rosso fissò l'altro con uno sguardo vincente e un sorriso ammiccante «Non vedo l'ora che sia domani» gli rubò un bacio e corse giù.
«Che stupido» sorrise emozionato e raggiunse l'altro in salotto «Vuoi scegliere tu il film? Basta che non sia troppo sdolcinato. Io, nel frattempo, preparerò qualcosa da mangiare» asserì.
«Si, lo faccio subito... Va bene un porno, ragazzino?» domandò mentre rideva.
«Giuro che le botte, te le do adesso. Un film serio ma non troppo!» dichiarò con il suo dito indice puntato dritto dritto verso di lui.
«Il mio piccolo amore...» Jungkook lanciò uno dei suoi baci volanti al minore che rise imbarazzato per il gesto e per il tenero nomignolo.
«Zitto, va» sussurrò per poi avviarsi verso la cucina ma qualcosa, al passare dalla porta d'ingresso, captò la sua attenzione.
Alcuni strani rumori, un botto di un qualcosa appena caduto e poi un grido struggente.
«J-Jimin-ah!» urlò una voce aldilà della porta «J-Jim...» dissero nuovamente.
Il minore corse ad aprire la porta con il suo volto totalmente pietrificato, il suo corpo tremqnty e con il suo cuore in gola che martellava di ansia e timore puro. Cosa cavolo stava succedendo lì fuori?
«Taehyung! Taehyung!» gridò Jimin quando vide il corpo del suo migliore amico disteso sul ciglio della porta «Taehyung! Che cazzo ti hanno fatto? Maledetti! Taehyung!» il maggiore accorse subito sentendo quelle urla strazianti da parte del suo compagno.
«Che succ- Oh mio dio! Santo cielo!» si abbassò immediatamente all'altezza dei due amici vedendo come qualcuno aveva ridotto il povero Taehyung.
«Jungkook! Jungkook!» lacrime varcarono il volto sconvolto del più piccolo al vedere il sopracciglio e il labbro del castano completamente spaccati e insanguinati «Che cazzo ti hanno fatto? Taehyung, rispondi!» pianse cercando di rianimarlo ma l'altro sembrava aver perso totalmente i sensi.
«Dobbiamo portalo in ospedale! Porca puttana! Ucciderò quel bastardo di merda!» alzò la voce con frustrazione per poi prendere Taehyung fra le sue braccia e avvicinarsi alla sua auto «Jimin prendi le chiavi della macchina! Veloce! Dobbiamo sbrigarci!»
Jimin corse dentro casa e con le sue mani tremanti afferrò chiavi e telefono per poi entrare in macchina con Jungkook e Taehyung ancora incosciente. Di fretta e furia, il rosso guidò verso l'ospedale per l'ennesima volta.
Jimin non riusciva più neanche a pronunciare una singola parola, lasciò solamente che le lacrime facessero il loro corso e i singhiozzi riempissero l'intera auto facendo sì che il cuore del più grande di spezzasse in mille piccoli pezzi. Potevano toccare lui ma il suo migliore amico, la sua unica famiglia era tutt'altra cosa. Osservò Taehyung al suo fianco ridotto in quelle pietose condizioni e il suo pianto aumentò. Si sentiva così debole in quei momenti, debole per non averlo potuto evitare, debole per non aver protetto la sua vita da quella bestia umana che stava cercando di rovinare la sua vita.
Jungkook sapeva perfettamente cosa provava Jimin in quel terribile momento. Lo aveva provato lui stesso sulla sua pelle quando il minore si trovava sull'asfalto incosciente e con una ferita alla da cui non smetteva di fluire sangue, quando vide che stavano tentando di uccidere l'amore della sua vita. Lo sapeva e si sentiva inutile per non poter fermare quel dolore.
«Cazzo!» Jimin diede un pugno contro il finestrino e Jungkook strinse i suoi pugni attorno al volante con rabbia e impotenza «Perchè a lui? Che cazzo c'entra Taehyung in tutto questo! Fanculo!» sputò con voce impastata dalle incessanti lacrime.
«Lo risolveremo!» confermò il maggiore.
«Finchè quel figlio di puttana non andrà in galera o sparirà da questo minchia di mondo, non avrà fine questo martirio! Non si risolverà un cazzo, Jungkook!» sbottò con ira mentre beveva quelle goccioline così salate ma al tempo stesso così dannatamente amare.
«Perdonami, è tutta colpa mia...» mormorò Jungkook con amarezza e animo ferito.
Kyum-So colpiva Jimin per colpa sua, solo ed esclusivamente per colpa sua e non si sarebbe fermato per nulla al mondo finché non avrebbe raggiunto i suoi malsani scopi. Jungkook, di questo, ne era più che certo.
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𝑳𝒊𝒕𝒕𝒍𝒆 𝑩𝒐𝒚 | 국민
Fanfictionᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀᴛᴀ Dove Jimin fa un provino per diventare un porno attore e Jungkook è il suo porno attore preferito; [Perché la leggete? Scusate il cringe!] ᴋᴏᴏᴋᴍɪɴ //ᴊɪᴋᴏᴏᴋ ᴏᴍᴏsᴇssᴜᴀʟᴇ sᴍᴜᴛ ʟɪɴɢᴜᴀɢɢɪᴏ sᴄᴜʀʀɪʟᴇ sʜɪᴘ sᴇᴄᴏɴᴅᴀʀɪᴀ: ᴛᴀᴇᴊɪɴ