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Quando Jimin tornò a casa, l'unico posto in cui volle andare per prima fu il suo letto per riposare. Non gli passò per la mente neanche per un secondo l'idea di mangiare qualche cosa. Il suo stomaco era come se fosse già pieno, chiuso da un qualcosa di astratto.

Forse stava esagerando o forse no. Forse non aveva senso comportarsi in quel modo quando il tutto era già ben chiaro, pensò Jimin prima di cadere in un lungo sonno dove il volto e il nome del maggiore erano più che presenti.

...

Jungkook fumò la sua sigaretta, assaporando quel suo fumo così nocivo e malsano. Aveva smesso già da qualche tempo con quella dipendenza ma in alcuni casi, come quello, sentiva enormemente la voglia di immettere sul suo corpo, di provare nuovamente quelle sensazioni che quella sostanza gli provocava.

Parcheggiato difronte la casa del più piccolo ed osservando l'ingresso, aspettava che il suo orgoglio si mettesse finalmente da parte per entrare. Il cielo stava già iniziando ad oscurarsi, segno della sera imminente.

Taehyung uscì improvvisamente da quell'ingresso, sembrava molto interessato a chattare con il suo telefono. Jungkook colse finalmente l'occasione ed uscì dalla macchina se non prima di aver buttato via la sua sigaretta appena consumata.

«Ehi!» esclamò il rosso avvicinandosi lentamente verso il castano che immediatamente girò il suo volto.

«Sei Jeon Jungkook? Come mai qui?» domandò Taehyung con curiosità e confusione.

«Non penso che il cazzo motivo per cui io sia qui debba interessarti ma è comunque ovvio. Devo vedere il tuo amico» rispose aspramente.

«Senti questo... Vaffanculo» Taehyung alzò il suo dito medio e iniziò a camminare. Jungkook lo fermò.

«Che cazzo ti prende?»

«Potrai anche essere più grande di me ma io da te in quel modo non mi faccio parlare. Se devi dirmi qualcosa devi prima calmarti e prendere un bel respiro poi forse ti ascolterò» sbottò il castano.

«Tu e il tuo amico siete proprio uguali»

«Non si tratta di essere uguali. Non ci facciamo mettere i piedi in testa, semplice» sorrise sarcasticamente «Che cazzo vuoi allora?» il rosso prese un bel respiro seriamente.

«È in casa il tuo amico?»

«Ma almeno sai il suo cazzo di nome? Che fastidio» rispose l'altro.

«E va bene cazzo! Jimin è in casa?» urlò il più alto.

«Si, stava ancora dormendo quando sono uscito... È successo qualcosa fra voi due che io dovrei sapere?»

«No, non è successo nulla. Sono qui per parlargli di lavoro ed è molto importante quindi potresti darmi gentilmente le tue chiavi così potrò entrare e non svegliarlo?» chiese dolcemente il maggiore.

«Solo di lavoro?» insistette Taehyung e l'altro annuì «Non me le bevo questa ma ti do le chiavi solo perché non mi piace molto che Jiminie stia in casa da solo senza di me» disse per poi consegnargliele «Fagli qualcosa ed io saprò dove trovarti» rise dicendolo e poi se ne andò.

«"Fagli qualcosa ed io saprò dove trovarti" gn gn gn. Fanculo!» Jungkook imitò la sua voce con ironia e poi si diresse verso l'ingresso della casa.

Dopo alcuni pensieri e ripensamenti decise di aprire e richiudere la porta dietro di sé. Posò le chiavi sul mobiletto più vicino e iniziò a guardarsi intorno.

Una foto immessa in una cornice color azzurro molto appariscente, captò la sua attenzione. Si avvicinò e la osservò meticolosamente. Un piccolo sorriso apparve sul suo volto.

La foto ritraeva due bambini di all'incirca 7-8 anni, Jimin e Taehyung. Quest'ultimo baciava la guancia del corvino che nel frattempo, sorrideva amorevolmente. Era paffuto e i suoi occhi erano totalmente chiusi in due linee dolcissime che scaturirono il sorriso del maggiore.

Jungkook sviò poi i suoi occhi e iniziò a salire le scale per dirigersi in camera del minore. Arrivato davanti la porta, respirò a fondo e alla fine entrò all'interno della stanza.

«TaeTae, sei r-rientrato?» sbadigliò una piccola voce ancora addormentata. Jungkook sorrise internamente e andò verso il lato in cui Jimin era girato, abbassandosi alla sua altezza. Si intenerì all'istante per quell'espressione sul volto del minore. Coperto fino al collo, occhi serrati, guance leggermente rosate e le labbra schiuse e più sporgenti del solito.

«Si, sono rientrato Jiminie» rispose il rosso sedendosi sul pavimento con la schiena contro il comodino. Il menzionato si mosse lentamente sentendo quelle parole poi pian piano aprì i suoi occhi.

«Grand'uomo so che sei tu... Taehyung mi sarebbe saltato addosso o avrebbe urlato» ridacchiò brevemente il più piccolo che subito dopo sgranchì le sue ossa.

«Oh, che bello! Sai riconoscere la mia voce!» commentò con sarcasmo. Jimin lo guardò con le sopracciglia alzate.

«Gn Gn! Come minchia sei entrato?» domandò stringendo la coperta attorno al suo corpo.

«Taehyung... Mi ha detto che non gli piace l'idea che tu stia in casa da solo e mi ha dato le chiavi» riferì passando una mano fra i suoi capelli.

«Lo ucciderò quando verrà, porca miseria... Comunque, mi potresti dire il motivo per cui sei qui e hai interrotto il mio sonno?» chiese sentendo poi il suo stomaco brontolare, cosa che fece ridere il maggiore e arrossire le sue guance.

«Hai fame?» l'altro non rispose «Tieni, ti ho portato questa... Suppongo che tu non abbia mangiato» Jungkook prese dalla sua tasca una barra di cioccolato al latte e gliela consegnò.

«Cazzo, amo il cioccolato al latte» ammise il corvino afferrando la barra fra le sue mani per poi guardare il rosso che sembrava aspettare impazientemente qualcosa «Grazie» sussurrò e l'altro poté mostrare un piccolo sorriso.

«Perchè sei qui? Ti ho solo detto che volevo riposare» parlò Jimin assaporando un pezzo di quel cioccolato, così buono, delizioso per le sue papille gustative.

«È buono, vero? È uno di alta qualità» controbattè con un altro tema.

«Si ma non cambiare discorso. Ti ho fatto una domanda e gradirei una risposta» ricordò ponendosi seduto sul letto.

«Oggi non ci siamo lasciati proprio bene... Volevo sapere perché cazzo dobbiamo sempre litigare quando abbiamo detto esplicitamente di voler ricominciare. Siamo come cane e gatto, non riusciamo a trovare un punto d'incontro» spiegò Jungkook sedendosi accanto a lui.

𝑳𝒊𝒕𝒕𝒍𝒆 𝑩𝒐𝒚 | 국민 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora