diciannove.

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"A finger beckons.
My choice is to turn away.
It is a mistake."
- Ricelle E. Goodrich

Jungkook POV

Non importava quanto l'aria condizionata fosse calda o quanto continuassi ad abbassarla, il mio corpo non poteva fare a meno di sudare e surriscaldarsi dopo ogni lezione. La seconda lezione che avevo appena tenuto era finita da cinque minuti e avevo già svuotato la mia terza bottiglia d'acqua.

Non appena anche le ultime persone uscirono dalla stanza, mi sfilai la maglia, il tessuto inzuppato di sudore incollato alla mia pelle mi dava fin troppo fastidio.

Ero intento a cercare la mia maglietta di scorta all'interno dello zaino quando la porta della sala si aprì e sentii dei passi echeggiare e fermarsi poi all'improvviso. «Oh, ehi, scusa.» Incespicò nelle sue stesse parole.

La voce mi era familiare e sbirciai attraverso le ciocche con un sorriso; l'altro istruttore, che si era fermato sui suoi passi con due bottigliette d'acqua, guardava imbarazzato le pareti e il soffitto. «Ehi, Kino.» Dissi, lasciando ricadere lo zaino sulla sedia e mettendo in pausa la mia ricerca della maglia così da poter prendere l'acqua dalle mani dell'altro ragazzo imbarazzato.

«Ciao, ehm- ehi, come va?» Kino mi fece gesto con il capo.

Camminai verso di lui con un piccolo sorriso e guardai le bottiglie. «Una di quelle è per me?» Chiesi, inclinando lievemente il capo.

Kino annuì e notai che il suo sguardo aveva continuato a procedere verso il basso, indugiando un po' su certe zone. Divertito, mi morsi il labbro inferiore. «Puoi prenderle entrambe.» Disse, porgendomi le bottiglie.

«Va bene così.» Risposi, prendendone soltanto una e ringranziandolo con un gesto del capo, raggiungendo poi nuovamente il mio zaino e scolandomi una generosa quantità d'acqua. «Per caso sai dov'è Jimin?» Chiesi dopo aver controllato il mio cellulare, solo per ritrovarmi senza alcun messaggio da parte sua.

Kino scosse il capo lì dov'era rimasto, non si era ancora mosso ma piuttosto aveva cominciato a giocare con le dita e dondolare sui piedi. «Penso che si sia preso un giorno libero perché è malato.»

«Malato?» Mi voltai, agrottando le sopracciglia. Non mi aveva detto di essere malato.

L'altro ragazzo semplicemente scrollò le spalle. «Non lo so, l'ho solo letto nella tabella degli orari, non ho parlato con lui.»

Mormorai lievemente, prendendo un altro sorso dalla bottiglia d'acqua e sbloccando il mio cellulare per mandare un veloce messaggio a Jimin. C'era particolarmente silenzio nella sala, fin quando Kino non si schiarì la voce prima di parlare. «Ehm, Jungkook?»

«Sì?»

«Puoi indossare una maglia?»

L'acqua nella gola mi andò di traverso, dato che avevo inalato aria nello stesso momento, causandomi una leggera tosse. Cercai di riprendermi mentre Kino correva verso di me per battermi una mano sulla schiena. «Ehi, stai bene?» Mi chiese non appena cominciai a ridere invece che tossire.

«Vuoi che indossi una maglia?» Chiesi mentre recuperavo ancora il fiato e guardavo il ragazzo accanto a me, la sua mano era ancora sulla mia schiena nuda. Sembrò accorgersene in quel momento e lentamente lasciò cadere il braccio lungo il fianco.

«Mi distrae.» Kino si difese, ma nessuno avrebbe potuto non notare que lieve rossore che aveva imporporato i suoi zigomi.

Sorrisi di nuovo e lo ascoltai mormorare qualcosa, mentre io tirai fuori la mia maglietta bianca di scorta e la indossai, prima di mandare giù l'acqua che rimaneva nella bottiglia.

WALLFLOWER  [TRADUZIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora