trentaquattro.

2.2K 194 14
                                    

"I met a boy whose eyes showed
me that the past, present and future
were all the same thing."
- Jennifer Elisabeth

Taehyung POV

Spesso le persone considerano soffici le nuvole o le piume di un uccellino o i cuscini sotto la testa quando ci si addormenta. Per quanto tutto ciò possa essere vero e per quanto queste cose appena elencante siano morbide al tatto, niente può essere paragonato al contatto delle sue labbra contro le mie.

Quei pezzi di carne lisci avevano un leggero sapore di lampone per via della sua bevanda. Lo avevo intrappolato contro il muro mentre lo stringevo a me, premendo il mio petto contro il calore del suo corpo. Jungkook si stava sciogliendo tra le mie braccia, ma non si stava mica lamentando mentre la sua lingua si spingeva tra le mie labbra per dare vita a una danza con la mia. Era assurdo che qualcuno così testardo potesse sottomettersi così facilmente con un semplice bacio.

«Quindi avete intenzione di rimanere qui fuori tutto il giorno o volete entrare?» Yoongi aveva aperto la porta, il suo tono di voce era sfacciato e leggermente scocciato.

Mi allontanai da un Jungkook a corto di fiato, le guance tinte di rosa e le labbra lievemente gonfie. Per un momento desiderai che potessimo trovarci nel suo appartamento.

«Oh, sì-» Il corvino incespicò e si passò le dita tra i capelli, dandomi al tempo stesso delle gomitate per non farmi stare troppo vicino. «Stavamo solo- saremo subito-»

«Dacci un attimo, Yoongi.» Interruppi Jungkook, chiaramente non aveva intenzione di discutere per ciò.

Yoongi annuì semplicemente e addirittura ridacchiò prima di chiudere la porta per lasciarci da soli di nuovo. «Sei carino quando ti imbarazzi.» Sussurrai al più piccolo.

Le sue guance erano ancora leggermente rosa e il suo petto si sollevava in fretta per recuperare il fiato. Il bacio che gli lasciai sotto lo zigomo non aiutò a far sparire il rossore in fretta.

«Andiamo, scemo.» Gli sorrisi.

Jungkook sembrava diventare sempre più attraente ogni volta che mi giravo a guardarlo. C'era sempre qualcosa di nuovo da notare e apprezzare in mezzo a tutte le sue meravigliose caratteristiche. Se non era la delicata inclinazione del suo naso, allora era il colore rosa delle sue labbra che mi faceva venire voglia di assaggiarle ancora ed ancora. Era la droga della quale non avevo mai abbastanza.

Yoongi doveva essersi sicuramente accorto del fatto che avessi un debole per il ragazzo più piccolo, era evidente dal sorrisetto che mi rivolse da dietro il bancone della cucina quando entrammo in quel piacevole appartamento.

«Jimin è a letto, non si è ancora alzato e non penso che sappia che sei qui.» Disse.

Jungkook annuì e ci avvicinammo alle scale di metallo che portavano alla loro camera da letto. C'era un piccolo bozzolo sotto le lenzuola bianche e dei capelli biondi disordinati sul cuscino. Jimin non sarebbe nemmeno sembrato vivo se non fosse stato per il lieve alzarsi e abbassarsi dovuto al suo respiro.

«Lascia che gli parli io per primo.» Jungkook sussurrò silenziosamente. Mi rivolse un'occhiata e io annuii.

«Certamente, come vuoi. »

Annuì e con i denti cominciò a mordicchiarsi il labbro inferiore. Quella pessima abitudine.

«Non farlo.» Mantenni basso il tono della voce, con il pollice gli sfiorai il labbro inferiore così che smettesse di morderlo.

«Scusa.» Mormorò.

Mi avvicinai quanto bastava per poter baciare dolcemente le sue labbra, notando il sorriso che apparve quando mi allontanai. «Aspetto giù.»

WALLFLOWER  [TRADUZIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora