"I'm intrigued by the
smile upon your face, and the
sadness within your eyes."
- Jeremy AldanaTaehyung POV
Il soffitto cominciava a diventare noioso per i miei occhi e il rumore del lavandino ancora non si era fermato. Qualunque cosa stesse facendo sembrava durare troppo e, disteso a letto da solo e senza niente da abbracciare, cominciavo a perdere la pazienza.
Mi misi a sedere e mi passai una mano tra i capelli, le punte delle mie ciocche mi sfiorarono le palpebre, dandomi conferma che avrei avuto bisogno di tagliarli al più presto. Finalmente il rumore del lavandino cessò e la porta si aprì, rivelando la figura di Jungkook illuminata dalla luce della luna attraverso la finestra. Il suo solito look da maglietta bianca era stato sostituito da un'altra, larga e nera, che gli copriva il busto fino a metà coscia, il resto delle gambe era scoperto a causa dei pantaloncini che stava indossando. Il fatto che stesse indossando i miei vestiti e si stesse avvicinando al letto fece agitare qualcosa all'interno del mio stomaco.
Il calore nel mio petto crebbe quando lo vidi infilarsi sotto le mie coperte senza dire una parola, prese la mia mano nella sua a mo' di invito a stendermi accanto a lui e circondargli il bacino con il braccio. Notai che i suoi occhi erano fissi nei miei, dunque mi fermai così da poter analizzare la sua reazione prima di stringere la presa attorno alla sua vita sottile e attirarlo contro il mio petto. «Sembri distrutto, Kook.»
Le occhiaie scure, prima nascoste dal trucco e dai brillantini sparsi, parlavano al posto suo, in quanto prova di notti trascorse senza un istante di riposo. Jungkook scrollò le spalle e non disse nulla, mentre con le dita tracciava forme a caso sul mio petto.
Eravamo così vicini, solo pochi centimetri ci dividevano tanto era il mio bisogno di averlo sempre più vicino. Questa distanza inesistente rese più facile capire cosa stesse provando, quali fossero quelle sensazioni che riusciva a mostrare attraverso le azioni piuttosto che le parole che, come sapevo già, quel ragazzo testardo non avrebbe mai pronunciato.
Riuscivo a vedere la sua mandibola contratta e i suoi occhi fissi su un punto nel mio petto, la sua gola si muoveva ad ogni groppo di saliva che sembrava sempre più difficile da ingoiare.
«Ehi, piccolo...» Ripresi a parlare a voce bassa, aspettando per un secondo che i suoi occhi si sollevassero per rivolgermi tutta la sua attenzione. Il chiarore della luna brillava sui suoi occhi umidi e cominciai ad accarezzargli dolcemente la schiena.
Fu breve e delicato, ma mi allungai per lasciargli un bacio sotto entrambi gli occhi e premerne un altro sulla sua fronte.
Sembrò quasi spaventarsi quando mi ritrassi, perché nell'istante in cui mi allontanai quanto bastava per guardarlo in viso, lui si spinse in avanti per nascondere la faccia contro il mio collo, con le braccia schiacciate tra i nostri busti mentre si aggrappava con le dita alla mia maglia. Riuscivo a sentire il suo corpo tremare contro il mio, il suo respiro accelerare e suoni soffocati provenire da quelle sue morbide labbra da bambino.
Sembrava un pianto senza lacrime. Jungkook tremava contro il mio petto e teneva gli occhi serrati mentre scuoteva il capo, desiderava solo piangere e liberarsi del peso di qualsiasi cosa lo stesso facendo stare male, ma al tempo stesso non voleva mostrare quelle emozioni a nessun altro all'infuori di se stesso.
I suoi capelli mi solleticavano la gola ma lo tenni comunque stretto a me, con le mani gli accarezzavo la schiena e la mia voce era calma e dolce nel tentativo di tranquillizzarlo.
«Jungkook, piccolo.» Dissi, spostandomi un po' indietro e sollevando la mano per poggiare il palmo sulla sua guancia e accarezzare quest'ultima con il pollice. «Parlami un po' di ciò che scrivi.»
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WALLFLOWER [TRADUZIONE]
أدب الهواة[TAEKOOK] Jungkook sapeva che l'altro ragazzo non ricambiava il suo amore, ma non riuscì a resistere. Si avvicinò un po', le loro fronti si sfiorarono. Il suo senso di solitudine lo spinse a far sfiorare le loro labbra, il respiro di Taehyung era ro...