ventisei.

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"Closed in a room, my imagination
becomes the universe, and the rest of
the world is missing out."
- Criss Jami

Jungkook POV

Per quanto potesse essere bello, a volte stare in buona compagnia non faceva altro che ricordarti che esisteva anche la cattiva compagnia o che ti mancava una compagnia.

Era esattamente ciò a cui stavo pensando quando Yoongi entrò nella sala proprio mentre la mia lezione stava per finire. Il più grande era sempre il benvenuto, ma vederlo mi faceva venire in mente quanto poco fossi stato in compagnia del mio migliore amico.

«Ehi, Yoongi.» Lo chiamai, il più grande mi salutò con la mano prima di sedersi accanto al mixer. Salutai i miei studenti e risposi ad alcune domande prima di vedere lo studio nuovamente vuoto, c'eravamo solo noi due.

Aveva i capelli disordinati, probabilmente per averci passato le mani in mezzo un po' troppe volte. «Ehi.»

«Come va?» Domandai, lasciandomi cadere sul pavimento con un grugnito per distendermi sulla schiena, la maglietta umida a causa del sudore mi si era appiccicata al busto.

Yoongi si tirò su il cappuccio della felpa e chiuse gli occhi, riducendo la sua voce a un flebile mormorio. «Mi annoiavo nel mio studio e Jimin è impegnato.»

Lo ascoltai mentre ero ancora per terra e usai le mani come dei cuscini per poggiarmi contro il pavimento in parquet. «Anche Taehyung è impegnato.» Dissi. Sembrava che entrambi avessero molte cose da fare ultimamente, ma ero riuscito comunque a impegnarmi per incontrare il ragazzo più grande e forse avrei dovuto fare lo stesso nei confronti di Jimin. Quel pensiero mi fece sentire in colpa per un momento, un dolore prese vita dal petto non appena realizzai che avrei dovuto fare di più per il mio migliore amico. «Dopo andrò da Jimin per vedere come sta.»

Non ottenni risposta dall'altro ragazzo, dunque aprii un occhio per guardarlo, solo per trovarlo a giocare con i lacci della sua felpa.

«Ehi, che succede?» Gli colpì il piede con la mia scarpa. «Dimmi la verità.»

Yoongi sospirò lievemente. «Ultimamente mi è venuto un blocco.» La stanchezza era evidente sul suo viso e il suo corpo urlava quanto fosse stressato. «Sono settimane che non riesco a finire una canzone.»

Non c'era molto che potessi dire. Era davvero brutto non riuscire a completare qualcosa dopo tante settimane per uno che solitamente riusciva a portare a termine un nuovo progetto entro la stessa sera. «Vuoi andare a fare qualcosa per distrarti? Forse hai solo bisogno di liberarti la mente.» Proposi.

Il ragazzo più grande scrollò le spalle semplicemente e si passò le dita tra i capelli di nuovo. «No, però volevo chiederti un favore.»

Annuii lentamente e mi alzai dal pavimento per cominciare a raccogliere le mie cose, d'altronde la mia lezione era finita e in più sapevo che Taehyung sarebbe dovuto passare da casa mia dopo il suo impegno di famiglia.

«Va bene, spara.» Dissi.

«Okay, prima ascoltami.» Cominciò, rendendomi già nervoso. Nessuno dovrebbe mai cominciare una conversazione in quel modo. Ma di sicuro così era riuscito ad attirare la mia attenzione e farmi posare lo zaino e la bottiglia d'acqua di nuovo per terra. «Jimin mi ha detto che non riesci a scrivere un libro, o che comunque non sai come cominciare.»

Rimasi a bocca aperta e sbuffai. «Io so iniziare un libro, solo che ci vuole davvero tanto tempo e lui non riesce a capirlo.»

Yoongi ridacchiò. «Okay, anche se fosse vero, un paio di idee scarabocchiate su un post-it non contano come un libro.»

WALLFLOWER  [TRADUZIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora