16.scream

1.4K 36 3
                                    

"Trovato!"esclama aprendo la porta di camera mia.
Lo guardo sorpesa e mi alzo subito correndo con lui verso il suo ufficio.

Si china subito sul computer e io mi poso sulla sua spalla allungandomi pure io.

"Omar Benfatni"leggo ad alta voce.
"Lo conosci?"aggiungo e lui scuote la testa.
"No,ma ho il suo indirizzo,partirò domani stesso"

"Tu non verrai con me"aggiunge e io lo guardo supplichevole.
"Amir per favore...è mio figlio"
"Amy dubito che Rayan sia da lui,dovrò torturarlo per farlo parlare e non voglio tu veda"

Mi avvicino a lui posando le mani sulle sue guance.
"Ho visto Josh uccidere un uomo davanti a me,per favore...voglio venire con te"cerco di fare gli occhi più dolci possibili e tiro fuori il labbro inferiore.

Sospira e si passa una mano tra i capelli.
"Come posso dirti di no se mi guardi così?"esultò ad alta voce e gli saltò addosso.

"Prepara la valigia per una settimana okay?"annuisco e subito dopo lo bacio.

Geme per la sorpresa e mi va a poggiare sulla scrivania.
Quando sta per abbassarmi le mutandine lo fermo.

"Ho il ciclo...."sussurro contro le sue labbra.

"Non fai la-"
"No ecco...ho paura degli aghi"sorride leggermente e mi accarezza la guancia.

"Fa niente,quanto ti dura?"
"3 giorni"
"Proverò a resistere"mi lascia un bacio a stampo per poi farmi scendere dalla scrivania.

"Amy..."dice all'improvviso mentre me ne stavo andando.
Gli sorrido leggermente.
"Dimmi"

Abbassa la testa scuotendola e mi sorride a sua volta.
"Niente,vai a preparare le valigie,partiremo domani appena verrà Josh"dice e io annuisco confusa.

-----

Butto dentro la valigia ogni cosa.
Non sto nemmeno a guardare cosa ma voglio partire subito per andare da mio figlio.

Sono passati 5 anni,non so se riuscirò a riconoscerlo...o se lui si ricorderà di me.

Mi siedo nel letto sospirando e mi passo una mano sul viso.
Non finirò mai di essere grata a Amir che nonostante non sia suo figlio ci ha provato.

Dovrei avvisare Josh?È suo figlio...
Ma come dovrei fare?Non ho nessuno modo per chiamarlo.

Sospiro e mi alzo in piedi andando verso l'ufficio di Amir.
Una volta davanti alla porta sento delle voci e mi avvicino di più per sentire.

"...Pensi sia giusto?"Amir dalla sua vice sembra turbato.
"Tu?"un'altra voce maschile mi fa corrugare la fronte.

Sento un sospiro da parte di Amir.

"So solo che questo mi fa star bene..."aggiunge la voce sconosciuta.

Mi abbasso alla maniglia e dal buco cerco di guardare cosa ce al di là della porta ma la chiave girata mi fa vedere ben poco.

E quindi decido di bussare.

"Un'attimo!"la voce di Amir sembra agitata e io mi affretto a parlare.
"Sono Amy!"aggiungo e un attimo dopo la porta si apre.

"Ti...ti serve qualcosa?"chiede appoggiandosi alla porta.
Lo guardo confusa guardando dietro di lui.

"Possiamo entrare?"gli chiedo e lui mi passa una mano tra i capelli.
"Io...non possiamo parlare qui?"dice.

"Chi c'è con te?"chiedo.
La voce era molto familiare ma non vedendo la persona di faccia non sono riuscita a distinguerla.

"Nessuno"
"Ti ho sentito parlar-"

"Amy ti ho detto che non ce nessuno!Ora dimmi che cazzo ti serve!"mi urla contro e io sussulto facendo un passo all'indietro.

Un groppo mi si forma in gola e non riesco a fare uscire nessuna parola.
"N-non...n-non mi serve niente"dico a stento e lui sospira avvicinandosi ma io scuoto la testa per poi allontanarmi.

"Amy,aspetta dai..."ignoro la sua voce e corro praticamente verso la mia stanza.

Non ho fatto niente per farmi urlare contro in quel modo e so che può sembrare un comportamento da bambina questo ma ho subito fin troppe violenze e pensavo che con Amir sarebbe stato diverso,che mi avrebbe rispettata,ma a quanto pare non è così.

The Sun After The Storm (1-2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora