35.Bagdad

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POV Amir

"Amir!Appena ho saputo che sei qui,beh...sono felice di vederti"dice Bagdad.
Faccio un piccolo sorriso e lui posa una mano sulla mia spalla.

Vorrei urlargli contro di toglierla,ma non posso.
"Come stai?"mi chiede.

Mi schiarisco la gola per poi rispondere.
"Bene...ehm..dovrei chiederti un favore"dico sui fa un ghigno.

"Sai che ogni cosa ha il suo costo vero?"annuisco deglutendo.
"Sono disposto a pagare qualsiasi cifra..."

Scuote la testa.

"Non solo soldi Amir,e questo lo sai bene..."si ferma in cima alle scale e io lo seguo.
"Ma...io..."non voglio farci sesso,cazzo.

"Prima dimmi qual'e questo favore"mi viene incotro e io deglutisco con fatica.
"C'è una ragazza...che vorrei far uscire da questo giro"dico e lui scuote la testa.

"Non penso di poterti aiutare,senza che tu ci metta un po di volontà..."mi spinge verso la ringhiera della scala.

"Io non...non vendo il mio corpo,posso darti qualsiasi altra cosa..."
"Mi dispiace,niente libertà per la tua prostituta"si allontana leggermente e io lo guardo disperato.

"Per favore..."Dio non dovrei supplicarlo, ma ho promesso che l'avrei tirata fuori.

"Ti sei innamorato di lei?Sai che questo va punito vero?"

"No!Non mi sono innamorato di lei...ma è una brava persona...e..non voglio rimanga dentro"
"Beh sai cosa devi fare se vuoi che lei esca...prometto che sarò gentile con te...è la tua prima volta con un uomo?"mi accarezza la guancia e sono tentato di tirargli un pugno,ma mi trattengo.

"Non sono...non sarebbe la mia prima volta.."dico a stento e lui mi guarda sorpreso.
"E quale sarebbe il problema principino?"

"Ho una relazione..."ammetto infine.
Non voglio che Mohamed lo venga a sapere,ho appena confessato di tenerci a lui,e se venisse a sapere di questo ne sarebbe distrutto.

"Ma se è questo il problema puoi stare tranquillo,il tuo ragazzo non lo verrà a sapere..."sospiro stringendomi tra le braccia.

Porta un dito sulle mie labbra che accarezza dolcemente e poi mi afferra la mano.

"Andiamo..."sussurra avvicinandosi alle mie labbra.

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Mi sveglio frastornato sentendo freddo per il corpo e mi guardo attorno.

Dio sono ancora da lui?
Guardo il mio corpo ancora nudo e mi alzo mettendomi i boxer.

Vedo una porta aprirsi e da essa entra Bagdad con una vestaglia addosso.
"Buongiorno principino"mi sorride.

"Come stai?"faccio un cenno con la testa per dire che sto bene e continuo a vestirmi.
"Io...devo andare"mi passo una mano tra i capelli e lui annuisce.

"Devi lasciarmi il nome e il codice della tua prostituta"lo vedo recarsi verso una stanza e io lo seguo,notando che sta andando nel suo ufficio.

"Amy Jefferson,codice-"lo vedo guardarmi sorpreso.
"Che succede?"chiedo preoccupato.

"Non posso farla uscire"mette giù la penna che aveva in mano e io spalanco gli occhi.
"Cosa...ma io sono stat-"

"Lo so,e mi dispiace di non essere di parola,ma ho promesso a mio figlio Mohamed di non lasciarla andare"mi avvicino disperato.

"Per favore...ho bisogno che lei sia libera"dico e lui sospira.
"Mi stai chiedendo di andare incotro a mio figlio"dice e io lo guardo supplichevole.

"Ti voglio qui,una volta a settimana per un mese...e poi lei sarà libera"
"C-Cosa?"

"Hai capito,se devo andare contro mio figlio voglio ci sia una ragione"scrive qualcosa su un foglio e io annuisco a stento.

"Devo andare..."annuisce e si avvicina a me.
"Ci vediamo mercoledì prossimo"mi lascia un bacio sulle labbra per poi uscire dall'ufficio.

Una lacrima riga il mio volto che mi affretto ad asciugare.
Ne vale veramente la pena?Vendere il mio corpo per una ragazza?

The Sun After The Storm (1-2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora