{42} New team

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TONY POV
Arrivammo davanti al jet dello shield dov'è tutta la squadra ci stava aspettando chiamai a me bruce, steve è natasha con la scusa di aver trovato dei civili intrappolati, nonostante le loro facce sorprese decisero di seguire me e Harley dietro un muro della struttura, ci fermammo e iniziai il mio discorso
Io: ho bisogno del vostro aiuto per una missione segreta
Bruce:*si mette una mano sulla fronte* cosa hai combinato adesso
Io: io niente ma non voglio che Fury sappia di peter e del altro tizio tutti voi sapete che lo shield non farebbe sconti per loro e li tratterebbe come spazzatura e poi Fury non sa di peter e non ho voglia di sentirmi le sue ramanzine
Nat: cosa vuoi che facciamo allora Tony? Fingiamo che lui non sia infetto dal simbionte? Così appena riprende i sensi ci uccide tutti e stermina l'umanità
Io: No, c'è piu ho meno ma non è questo il punto
Steve: Tony e una pazzia sei quel coso è ancora dentro di lui dobbiamo agire in sicurezza
Io: se mi fate finire, allora negan consce un posto noi cinque andremmo li e tireremo quel coso fuori da mio figlio e l'altro tizio e infine torneremmo a New York, senza che Fury sappia dei due
Bruce: e quale la tua scusa per rimanere qui? Non credi che Fury si insospettirà se non ci vede sul jet
Io: inventeremmo una scusa, posso dire che devo concludere degli affari qui vicino e quindi rimarrò qualche giorno
Nat: e noi che gli diciamo? Vogliamo fare una vacanza?
30 minuti dopo
Fury:  forza avengers tutti sul jet prima che vi lascio tutti qui
La squadra saliva sul jet e rimanemmo a terra solo noi cinque
Fury: hey belle statuine che aspettate a salire?
Io: mi dispiace Fury ma non godrai della mia amabile compagnia per questo volo e steve e Harley verrano con me ho delle faccende da sbrigare
Fury: agente Romanoff, dottor banner voi siete dei nostri?
Natasha: mi dispiace Fury ma noi abbiamo bisogno di una piccola vacanza quindi vi raggiungeremo tra un paio di giorni
Fury: vabbene fanculo a voi
Sali sul jet che mano mano si alzò in volo e si allontanò nel cielo che iniziava a scurirsi
Io: allora ragazzi siete pronti
Nessuno rispose
Io: ok lo prenderò come un si
Iniziai a incamminarmi verso il bosco e a seguire le tracce nella neve, a detta di negan la baracca doveva essere a pochi miglia di distanza ma a me sembrava di girare intorno in quel bosco innevato
Steve: Tony ma dove ci stai portando c'è il rischio che ritorni ad essere un ghiacciolo se continuiamo a camminare
Io: da quando hai imparato il sarcasmo cap
Comminano un altra mezz'ora sempre seguendo le tracce e poi finalmente arrivammo era una baracca abbandonata da chissà quanto tempo
Io: siamo arrivati
Bruce: li dentro? Seriamente
Io: e un posto momentaneo
Mi avvicinai alla porta e bussai, attendemmo un paio di minutu e poi la porta si aprì e ci ritrovammo davanti la ragazzina
Kiara: c'è ne avete messo di tempo?
Ci fece cenno di entrare e appena metterò piede li dentro quella catapecchia cambio completante aspetto sembrava una baita in montagna una di quelle che ci si spende milioni solo per dormirci una notte, anche gli sguardi degli altri erano sbalorditi
Nat: e qui la situazione cambia
Bruce: già Nat magari finalmente passiamo un po' di tempo insieme
Io: hey Romeo e giulietta vi ricordò che abbiamo una missione
Steve: dove sono gli altri?
Kiara: se intendi negan è Wade sono giù in cantina in quello che loro chiamano "laboratorio" mentre peter e il barbone che avete salvato di sopra e stanno riposando
Tony: come sta peter?
Kiara: e stabile ma non ha ancora ripreso coscienza quindi dobbiamo aspettare intanto Tony e bruce raggiungete i due di sotto e gli altri seguitemi vi mostro le vostre stanze

Scesi velocemente con bruce al piano di sotto dove ci trovai un mini laboratorio e gli altri due che guardavano delle cartelle cliniche
Io: allora qualche novità ?
Negan: loro due sembrano stare bene ma c'è qualcosa in peter che sembra strano
Io:cosa?
Negan: vedi questi sono i risultati di alcuni test che gli ho fatto per controllare se stesse bene d come puoi notare ci sono delle anomalie ora tu penserai che è normale che ci siano ma guarda queste *gli porsi un vecchio fascicolo* lo fatte quando peter era più piccolo e le anomalie sono completante diverse da quelle precedenti. Ora ci sono due possibilità la prima e che crescendo le cose siano cambiate la seconda è che il mostro gelatina sia ancora detto di lui
Io: bene allora mettiamoci al lavoro cechiamo un modo per cacciarlo fuori
Negan: qui abbiamo non abbiamo tutto il necessario quindi vedi quella specie di radio dobbiamo ripararla per metterci in contatto con Alexandria
Io: ok ci vorrà poco intanto bruce analizza il resto dei campioni e fatti dare una mano da J
Nagan: Wade da una mano a Tony io aiuto il dottor banner prima finiamo prima torniamo a casa

KIARA POV
Io: seguitemi
Senza fiatare i tre mi seguirono come dei cagnolini salimmo al secondo piano che era dedicato alla zona notte e gli mostrai le camere
Io: abbiamo solo tre camere e suppongo che la biondina dormirà con il padre di peter mentre il ragazzino condividerà la stanza con Wade mentre la rossa con il bestione vi va bene ?
Loro annuirono
Io: potete anche parlare ve lo giuro che non vi uccido
Steve: grazie per l'ospitalità
Io: non c'è bisogno capitan Portorico Tony vi ha scelto perché si fida di voi quindi dovete ringraziare lui se siete qui nat: capitan porto che?
Io: la sua tuta ha la bandiera del Portorico disegnata. Non ve ne eravate accorti vero?
Harely: peter dove sta?
Io: stanza infondo, ora andatevi a riposare sta sera qualcuno dovrà fare la guardia e non sarò io
Tutti si ritirarono nelle loro stanze, io a differenza loro andai da peter, apri la porta della sua stanza e lo guardai steso sul letto era pallido. Mi avvicinai a lui e mi sedetti affianco al suo letto
Io: sai pete non pensavo che il nostro incontro sarebbe stato così, ritrovarci in una base segreta del Hydra. Ogni volta che immaginavo il giorno in cui ci saremmo rincontrati lo immaginavo pieno di abbracci di pianti magri con un bacio anche se sono sicura che non capiterà perché però te sono come una sorella *feci una pausa di qualche minuto*Ora però devi rimetterti in forze, così potremmo tornare a casa e mi farai fare quel giro per New York di cui tanto mi parlavi....
Una lacrima bagno la mia guancia e subito ne seguirmi altre la mia mano era ancora stretta tra la sua
Tony: wow bel discorso ragazzina
Io: non dovresti essere giù in laboratorio *mi asciugai velocemente le lacrime con le maniche della felpa*
Tony: si ma sono venuto qui per vedere mio figlio come sta
Si avvicinò al letto e si sedette affianco a me
Tony: sono sicuro che starà meglio e ti porterà a New York
Io: quanto hai sentito di quel discorso
Tony: solo l'ultima parte è spero di non aver rovinato una un momento intimo
Io: tu hai paura
Tony: cos?
Io: riesco a percepirlo la paura il tuo senso di insicurezza ti si legge in faccia ma senti anche qualcos'altro la tua speranza
Tony: sei anche tu una strega, no perché in questi ultimi giorni ho conosciuto più strega che persone normali
Io: non sono una strega e se può rassicurarti lui c'è la farà me lo sento, quindi ora torna in quel cazzo dì laboratorio e fai quello che sai fare per aiutarlo
Tony: wow i tuoi discorsi sono davvero incoraggianti. Tu sei kiara giusto?
Annuisco e continuo a guardarlo negli occhi, lui fa un sorriso bacia la fronte di peter e si dirige verso la porta la apre e prima di uscire dice - tienilo d'occhio per me- gli feci un sorriso rassicurare e poi uscì definitivamente dalla stanza tornammo a essere solo io peter e il barbone. Passò circa un'ora e quando mi svegliai di soprassalto con quella donna che cercava di mettermi una coperta, ero ancora seduta affianco a peter con la mia mano nella sua
Nat: ti ho svegliato scusa
Io: non ti preoccupare e comunque grazie per la coperta
Nat: ero venuta qui per controllare i ragazzi è per vedere dove eri finta
Io: come mai? Avevi paura che scapassi
Nat: sono natasha *mi porse una mano*
Io: kiara *strinsi la sua mano e venni catapultata nel suo passato la visione della sua vita mi fece sobbalzare al indietro*
Nat: tutto bene?
Io: si tutto bene, comunque ti darò una mano per preparare la cena
Nat: non te lo avevo ancora chiesto
Io: davvero allora potevo scamparmela

Mi alzai dal letto e scesi al piano di sotto per aiutare natasha, riuscivo a sentire il suo istinto materno da metri di distanza e dopo aver visto la sua storia un senso di malinconia mi pervase l'anima

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