{51} il simbionte

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PETER POV
Salito sul tetto della torre mi sedetti a piedi penzolanti in attesa di vedere una scintillante armatura al orizzonte o un grosso macchinone nero che si avvicinava alla torre. Passo un ora ma niente, accesi il telefono per controllare se mi fosse arrivato qualche messaggio ma niente nessuna notifica, gli scrissi un altro messaggio e provai a chiamarlo ma ricevevo sempre la stessa risposata una voce metallica che diceva - complimenti hai provato a chiamare il genio, milionario, playboy filantropo più figo del mondo se non ti ho risposto ho non voglio parlarti o sono impegnato prova a lasciare un messaggio magari ti rispondo - ero triste non si era mai comportato così non mi aveva mai lasciato per così tanto tempo da solo, mi sentivo sprofondare nel baratro della tristezza mi stesi sul tetto con ancora i piedi a penzoloni, le palpebre mi pesavano e in pochi secondi i miei occhi si chiusero -buio non riuscivo a vedere niente, l'oscurità mi avvolgeva stavo sognando? Probabile, scorsi una porta in legno chiaro al orizzonte a passo lento decido di avvicinarmi, arrivato difronte alla grande porta appoggio una mano sulla maniglia che inizia a congelarsi, apro la porta ed eccomi di nuovo alla torre faceva freddo e dalle finestre riuscì a vedere la neve che scendeva come se fosse in tempesta, dove sono tutti? Mi avvio verso la camera di mio padre ma non trovo nessuno la stanza e vuota e ci sono armadi aperti e vuoti. Cosa era successo? Controllo le camere degli altri e la scena e semper la stessa camere vuoti con armadi spogli. Mi avevano abbandonato?- Mi sveglio di colpo per via di un rumore in lontananza mi guardo intorno sperando di trovare mio padre ma non c'era presi il telefono e controllai l'orario, il display segnava le tre del mattino, faceva freddo ma non avevo intenzione di tornare dietro avrei aspettato finché mio padre non si fosse vivo, rimasi lì al freddo per ore mentre il dolore e la rabbia facevano a gara su chi dovesse avere la meglio ero arrabbiato non poteva sparire nel nulla senza avvisarmi era lui il primo che quando uscivo con Ned mi chiedeva di inviagli un messaggio ogni ora e invece lui poteva sparire per ore senza inviare un messaggio o chiamarmi per dirmi - hey pete guarda che tornerò tardi non preoccuparti per me non sono sparito non ti ho abbandonato- quanto mi faceva impazzire, per sfogare la mia rabbia diedi un pugno affianco a dove ero steso il palazzo tremo leggermente e delle grandi crepe si formarono sulla parte colpita cavolo se ero migliorato una notifica fece squillare il mio cellulare che subito afferrai al volo per vedere chi fosse, era Ned che mi avvisava che sarebbe tornato in città per le vacanze di natale risposi che ero felice di vederlo e che gli avrei potuto finalmente presentare i nuovi membri della squadra. Non mi aspettavo una risposta da lui da quando si era trasferito non ci sentivamo più così spesso eravamo comunque molto amici ma non parlavamo più come prima. Controllai di nuovo l'orario erano le quattro e mezza sono quasi sicuro che sia in pericolo ed eccola l'ansia che si faceva spazio tra la mia mente se lo avessero catturato? Se si fosse ferito? Se fosse stato ucciso? Le mani mi tremavano è una lacrima mi rigava la guancia, non potevo avere un'altro attacco di panico non adesso che sono solo e ora che c'è la possibilità che mio padre sia in pericolo. Aspettai in altra ora ormai le luci del Alba si facevano spazio tra i palazzi, finalmente una macchina nera si fermò davanti alla torre, dall'auto uscì mio padre, ero più tranquillo ma ero comunque arrabbiato con lui, decisi di non scendere da lui avrei aspettato che si accorgesse della mia assenza. Venti minuti dopo un armatura arrivo alle mie spalle liberatosi di essa di avvicinò e si sedette affianco a me
Tony: wow è alto qui su *provo ad avvolgermi un braccio attorno alle spalle, ma io lo scansai* adesso perché sei arrabbiato con me?
Io: perché sono arrabbiato con te? Seriamente non lo capisci da solo? Hai bisogno che te lo spieghi * mio padre fece spalluccia e io strinsi talmente forte i pugni che riuscì a conficcarmi le unghie nei palmi* sei scomparso non mi hai avvisato e ti presenti ora alle cinque e mezza del mattino e hai il coraggio di chiedermi il perché sono così arrabbiato con te? TU NON PUOI SPARIRE NEL NULLA PENSAVO FOSSI MORTO O CHE NON VOLESSI PIÙ VEDERMI TI AVRÒ INVIATO ALMENO DUEMILA MESSAGGI E TU AVRÒ CHIAMATO ALMENO MILLE VOLTE TI DOVE STAVI MI HA FATTO STARI QUI SU AL GELO PER TUTTA LA NOTTE CON LA PAURA CHE TU FOSSI MORTO O CHE MI AVESSI ABBANDONATO* mi resi conto solo adesso che lo tenevo stretto per il colletto e che aveva uno sguardo impaurito mi guardai le mani e notai che le mie vene erano diventate nero pece lentante lasciai la presa e le lacrime iniziarono a bagnarmi il volto* m-mi dispiace* provai a lanciare una ragnatele ma la mano di mio padre mi blocco tirandomi indietro
Tony: hai ragione ho sbagliato
Mi abbraccio e mi strinse a se più forte che poteva
Io: pensavo che mi avessi abbandonato *dissi tra i singhiozzi e le lacrime che continuavano a scendermi sul volto*
Tony: non lo farei mai
Mi diede un bacio sulla fronte e mi strinse ancora più forte a se riuscivo a sentire il suo cuore battere fortissimo aveva paura aveva paura di me io gli facevo paura
Io: hai paura?
Tony:di cosa piccolo?
Io: di me per quello che è successo
Tony: no so che non mi faresti mai del male.... ora andiamo a dormire è tardissimo
Aveva merito ma ora avevo bisogno di riposare mio padre mi porto in braccio nella camera e subito mi infilai nel letto affianco a kiara che era bellissima anche quando dormiva
Tony: ora riposati
Mi lascio un bacio sulla fronte e poi se ne andò. Mi rigirai nel letto per guardare la figura di Kiara che se attorcigliata nelle coperte e spontaneamente mi venne da sorridere vedendola
Kiara: adesso tu piace anche fissare le persone nel sonno petey
Io: se sono così belle si
Kiara sorrise e si avvicinò a me si appoggio al mio petto e io le circondai la vita tra le braccia, il mio cuore batteva fortissimo e ma stessa cosa faceva il suo mi addormirai con quella dolce melodia di sottofondo

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