{17} non sprecarla

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PETER POV
Salito nel mio appartamento feci un resoconto dei danni, cazzo se erano tanti il salotto era completamente distrutto e la vetrata de laboratorio completamente sfondata, ci sarebbe voluto un po' di tempo per mettere apposto. Non sapevo deve si trovasse mio padre, decisi di inviargli un messaggio- hey, appena torni a casa, ti va se discutiamo del fatto che vuoi cacciare gli avegers, secondo me stai facendo un grande errore- ero molto annoiato Lila era uscita e Harley non avevo idea di dove potesse essere. Decisi di entrare nel laboratorio magari avrei potuto aggiornare qualche costume, pensai per pochi secondi cosa fare e poi dissi - KAREN sblocca 17a,18b,15d- subito la voce Metallica disse- subito - dopo pochi secondi sbuco un braccio meccanico che mi porse i tre costumi erano per alcuni del umbrella Academy li avevo costruiti prima di partire peccato che me li sia dimenticato e li è praticamente vietato uscire qualsiasi mezzo di comunicazione. Erano perfetti il primo era per Diego(02) aveva milioni di tasche e porta coltelli era una semplice tuta nera ma resistente a qualsiasi cosa fuoco,proiettili,lame era persino dotata del riscaldamento, la seconda era per numero cinque sono molto simili ma quest ultima si adatta ha i suoi poteri quindi può essere teletrasportata insieme a lui, invece l'ultima era di ben uno tra i miei lavori migliori, i demoni sarebbero riuscita ad oltrepassarla senza danneggiarla.. peccato che non potrà mai più usarla. Decisi di chiamare a me anche le tute dei restanti quattro erano tutte molto simili solo che a lato di ogniuna c'era il loro numero di un colore diverso, decisi di aggiornarle mentre aspettavo mio padre. Passo un ora ma non si fece vivo, vidi che aveva visualizzato il messaggio iniziai a preoccuparmi dovevo trovarlo andai in camera mia e apri il cassetto della mia scrivania per prendere le chiavi della moto ma i miei occhi si posarono su un apparecchio costruito da me. Lo avevano tutti quelli del Accademia, avevamo delle regole non potevamo parlarci dopo aver finito. Quindi decisi di costruire questo mini bracciale con un pulsante che se premuto mandava un segnale di allarme a gli altri, doveva essere usato solo in caso di vera emergenza lo avevo costruito dopo l'ultima missione non volevo che in caso di emergenza si trovassero da soli, pregavo ogni sera che non suonasse anche se avvolte avrei voluto solo parlare con loro, erano come dei fratelli per me. Decisi di prendere le chiavi della moto e di portare con me anche quel bracciale non sapevo in che guai so potesse essere cacciato mio padre.lo rintracciai grazie al tracciatore che avevo nascosto in un anello che gli avevo regalato, già è un po' strano ma da piccolo avevo paura di perderlo di nuovo. Presi la moto e iniziai a sfrecciare rimasi sorpreso quando il GPS mi lascio davanti a un vecchio parco abbandonato. Scesi dalla moto ed entrai, poco più avanti c'era mio padre su una panchina mi avvicina e mi misi seduto vicino a lui rimanemmo in silenzio per circa dieci minuti ma quel silenzio era pieno di dolore e di sofferenza
Tony: ho avuto paura
Io: di cosa?
Tony: che tu morissi, eri steso a terra privo di sensi con tutti quei vetri nel petto e le ferite piene di sangue.... non riuscivo a respirare dalla paura
*le lacrime gli iniziarono a scendere e io lo abbaracciai*
Io: ti prometto che io non me ne andrò mai più
Tony: me lo prometti
*tony alzò la mano e mi tese il mignolo sembrava proprio un bambino*
Io: te lo prometto
*gli presi il mignolo*
Io: ora però dobbiamo parlare di steve e gli altri
Tony: non c'è niente da discutere se ne andranno domani mattina
Io: papà devi ragionare non puoi dividere gli avenger, e poi tu ami steve e le due spie sono tuoi amici no?
Tony: questa volta hanno superato il limite, potevano ucciderti e se tu non fossi così forte lo avrebbero fatto
Io: erano spaventati da Fury e tu sai che ti vogliono bene
Tony: potevano anche dire di no a Fury, potevano essere onesti avevo intenzione di dire a steve la verità quando sarebbe tornato dalla missione invece no mi hanno mentito, loro sapevano che tu non eri pericoloso ma per pararsi le chiappe hanno deciso di incastrarti sono dei codardi
Io: papà non sprecarla
Tony: cosa non dovrei sprecare?
Io: la tua seconda occasione. Con steve e la prima volta che ti vedi innamorato e fidati me lo ricordo bene il dottor coso che mi ha sbloccato i ricordi è stato molto preciso , dopo pepper lui è l'unica persona che hai amato e gli avengers ti hanno sostenuto nei momenti più bui non mandare tutto la aria non devi cacciarli-
Tony: tu sei la mi seconda occasione, steve lo amo ma sono arrabbiato. Le due spie erano miei amici e vero ma non hanno esitato un secondo a indagare su di me e ha combattere con te, gli altri posso perdonarli non avevano idea di chi fossi ma loro lo sapevano
Io: questo già lo hai detto, te ne pentirai se li cacci steve stava malissimo..... e poi se li cacci potrebbero dire a Fury di me. Invece se restano potresti tenerli sotto controllo
*Si giro e mi guardò mi accorsi che aveva ancora gli occhi lucidi
Tony: sei sempre stato furbo. Potranno rimanere ma se ti faranno di nuovo del male o se li beccherò di nuovo a fare qualcosa di nascosto nemmeno tu piccolina canaglia riuscirai a farmi cambiare idea
mi pizzico la guancia e uscimmo dal parco. Appena vide la moto disse
Tony: seriamente?
Io: gia
Tony: ok ma Guido io
Io: non ci pensare nemmeno
*mi misi al volante e sfrecciai a tutta velocità mio padre dietro è visibilmente preoccupato e si teneva a me come un bambino già forse avrei dovuto rallentare un po' ma dettagli , arrivammo alla torre erano le 19:30
Io: ti va se veniamo con la squadra oggi mi sembravano molto dispiaciuti per quello che era successo. Magari potrei fargli capire che non sono arrabbiato con loro
Tony: va bene ma solo perché il tuo appartamento e distrutto, poi sta sera dormirai con Harley e io credo che rimarrò in laboratorio o starò sul divano
Io:papà, non devi dormire sul divano poi se stai in laboratorio voglio restare con te
Tony: non se ne parla devi riposare
Io:uffa, ti va se ti mostro un gadget che ho creato un prima di tornare a casa magari puoi prendere spunto
*tony alzò il sopracciglio*
Tony: va bene piccolo saputello
Arrivammo nella mia camera è gli mostrai le tute che avevo preparato per i ragazzi del Accademia, ma non gli parlai del bracciale, mi sarebbe piaciuto mostrarglielo ma avevamo un accordo noi e quelli del Accademia nessuno apparte noi poteva sapere del bracciale, era molto colpito dopo un dieci minuti se ne andò a cucinare la cena con gli avengers e io rimasi un po' da solo. Ero davanti alla scrivania con quel braccialetto tra le mani non sapevo se indossarlo o lasciarlo a prendere polvere per qualche altro giorno, mi stesi sul letto ancora con il bracciale tra le mani e chiusi gli occhi ci volle poco prima che venni sommerso da i ricordi
Kiara- ehy petey, svegliati dai presto dobbiamo andare -
Io-andare dove?-
Kiara- sul tetto dai sbrigati !!!
Io-perché dobbiamo andare sul tetto?
Kiara- tra cinque minuti sarà il tuo compleanno petey
Io- già me ne ero dimenticato
Kiara- sei il solito petey ora muoviti prima che ci scoprano
Faci aggrappare kiara a me è uscito dalla finestra iniziai a salire
Io: siamo arrivati principessa
Kiara- non chiamarmi così petey lo sia che lo odio
Io: e tu sai che odio essere chiamato petey
Kiara mi guardò e rise
Questo dolce ricordo venne interrotta dalla suoneria del mio cellulare era Harley che mi aveva inviato un messaggio - hey pete ti conviene scendere prima che tuo padre uccida steve, la situazione è abbastanza tesa magari puoi fare qualche miracolo- vidi il messaggio e mi alzai guardai ancora una volta quel bracciale e decisisi di metterlo

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