{58} controllo

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TONY POV
Il giorno precedente avevamo fatto alcuni esami basilari come prelievi e radiografie. E Dopo una notte insonne arrivo il fatidico giorno, mentre peter e i suoi amici erano a scuola io e banner stavamo preparando la sala per gli ultimi esami da fare. Avevo chiesto a banner il favore di fare qualche esame prima della "prova" . Tutto era pronto e tra poche ore, peter sarebbe tornato a casa
B: tranquillo Tony andrà tutto bene
Io: sono tranquillissimo
B: non è vero ti mangi le unghie e ti tremano le mani sei teso
Io: e come potrei stare tranquillo, hai sentito anche tu Fury l'unico modo per eliminare quel coso è eliminare anche la persona
B: sono sicuro che troveremo una soluzione ora ti va un cheeseburger?
Io: ho sempre voglia di un cheeseburger
Banner mi aiuto a tranquillizzarmi ora ero più fiducioso ma sempre teso, la vita di mio figlio dipendeva da le parole di Thor e loki. Gli avengers erano a una riunione con Fury, io e banner eravamo soli al complesso, ero sicuro che Fury avrebbe parlato dei due alieni che sono scappati via. Passarono due ore e finalmente era il momento di andare a prendere i ragazzi a scuola, lasciai banner a finire di controllare tutto e io mi diressi nel garage per prendere un auto. Decisi di prendere un suv nero non volevo dare troppo nel occhio peter non sopportava quando prendevo una macchina sportiva dice che sono egocentrico e mi fermai davanti il cancello della scuola. Vidi i quattro ragazzi uscire dalla scuola più l'agente Jones che ci faceva lì ? Che l'avesse mandata Fury? Devo scoprirlo. Abbassai il vetro della macchina e peter si accorse che ero io
Io: ragazzi salite anche tu Jones se ti va ovviante
Tutti salirono in macchina anche l'agente
Io: vi va di andare a comprare il pranzo, a casa ci siamo solo io e banner, e se vuoi puoi rimanere con noi Michelle
M: grazie ma mio padre mi aspetta a casa per pranzo
Io: oh ok mi dici dove abiti o giriamo a zonzo
Dopo che la ragazzina mi diede l'indirizzo di casa sua subito l'accompagnai a casa viveva in un appartamento del Queens a pochi isolati da casa di happy è may, magari si conoscevano, o magari quello era un appartamento che usa come copertura per indagare, appena uscita dalla macchina mi giro verso i ragazzi
Io: come mai va ancora a questa scuola pensavo che Fury le avesse affidato un altro caso
P: no ha detto che ora frequenta la scuola normalmente si è anche iscritta con il suo vero nome
Io: interessante..,. Cosa volete mangiare
P: tailandese
H: tacos
L: sushi
K: bistecca
Io: pizza
P: oh andiamo abbiamo mangiato ieri la pizza abbiamo sborsato anche i soldi a kiara perché ha vinto la scommessa
Io: che scommessa?
P: indovinare il nome del tizio che lavora nella pizzeria in cui andiamo sempre
Io: oh stan si lo conosco
K: non si chiama stan il suo nome completo è stanley martin lieber che abbreviato e Stan Lee
Io: va bene piccola saputella ma non ti sgancerò cinque dollari mi dispiace.
Andammo a comprare delle pizze e poi tornammo al complesso dove ad attenderci c'era bruce, entrammo nella grande sala e appoggiamo i cartoni di pizza sul tavolo
Io: J avvisa bruce che è pronto il pranzo
J: certo signore
Bruce arrivo e pranzammo tutti insieme, ci ingozziamo di pizza e discutemmo sul addestramento delle nuove reclute, poi circa un ora dopo eravamo tutti pronti, era il momento di togliere il cerotto.
Io: ok pete faremmo prima una risonanza magnetica per vedere un po' come la situazione tu non preoccuparti rilassati è andata tutto bene
Dissi per poi lasciarlo nel Garde macchinato
PETER POV
Entrai nel macchinario, ero abbastanza rilassato mi fidavo del dottor banner e mio padre. La risonanza inizio, ma cinque minuti dopo la situazione degenero mi faceva male tutto urlavo e mi dimenavo come un matto, tenevo le mani sulle orecchie quel rumore era insopportabile
Io: COSA MI STAI FACENDO!
Urlai, mente il macchinario si spegneva e mio padre si precipita insieme al dottor banner nella sala,
T: pete cosa è successo!
Disse abbracciandomi, io tenevo ancora le mani sulle orecchie e mi faceva ancora male tutto, potevo sentire dei Rivoli di sangue scorrermi dalle orecchie e dal naso
Io: cosa mi avete fatto. Mi faceva tutto male
Mio padre non disse niente, con la manica della sua felpa mi asciugo il sangue da sotto il naso e poi riprese a stringermi
B: credo che tu abbia avuto un attacco di panico
No non era una attacco di panico, era molto peggio come se ogni cellula del mio corpo si stesse staccando e ogni mio organo stesse bruciando.
Io: già...
B: va bene non ne faremo un altra il macchinario e comunque riuscito a prendere quello che serviva
T: va a prendere un po' d'aria io discuto un attimo con bruce e poi ti chiamo
Uscì da quella maledetta stanza e raggiunsi i miei amici, nel grande salone dove stavano studiando
H: hey pete tutto ok hai un aspetto orrendo
In effetti ero pallidissimo e mi girava un sacco la testa. Mi lascia cadere su una sedia e mi portai una mano sulla fronte
K: hey pete vuoi che chiamo tuo padre
Disse avvicinandosi a me è poggiandomi una mano sulla fronte
Io: no non c'è bisogno non ti preoccupare sto bene
L: stai veramente un schifo in realtà sembri un morto vivete o un barbone che va in overdose
Io: sempre di aiuto vero legolas junior, Sto bene non preoccupatevi appena fisco di fare quegli inutili esami con mio padre vado a riposarmi poi sta sera usciamo, ho sentito che hanno allestito un circo qui a New York magari ci andiamo
K: sei sicuro pete?
Io: sicurissimo ora fatemi vedere cosa state studiando
Mi mostrarono i loro quaderni con problemi di fisica. E iniziai a risolvere anche i miei mio padre aveva detto di rilassarmi e cosa c'è di più rilassante di un problema di fisica, rimasi lì per mezz'ora aiutando i miei amici e a discutere con Lila se la risposta fosse 4,5 o 6,9 finché mio padre non entro nella sala era leggermente pallido starno fino a cinque minuti fa stava bene, e sul volto aveva un espressione ansiosa ma mista alla tristezza e alla preoccupazione qualcosa deve averlo turbato
T: ecco dove ti sei cacciato, cosa fate di bello?
L: problemi di fisica
T: fatemi vedere
Disse prendendo il mio quaderno, spalancò gli occhi quando lo vide non so il perché ma sembrava sorpreso chi sa perché
T; va bene pete andiamo banner ci aspetta
Mi alzai s nonostante il giranti di testa riuscì ad arrivare da. Bruce
T: ok pete ora dobbiamo fare una cosa, dobbiamo chiamare il coso viscidoso e vedere se è buono o malvagio
B: già l'ha fatta molto semplice tuo padre. Allora sei pronto ragazzo
Io: ho altra scelta... come dobbiamo fare tipo voi mi fate qualcosa o...
non feci in tempo a finire che qualcosa mi colpì in petto era un FOTTUTISSMO PUGNALE
io: MA CHE CAZZO
b: ok sta funzionando
Io: STA FUNZIONANDO UN PAIO DI CAZZI MI HAI PUGNALATO
T: ok gli occhi già si stanno facendo neri
io: TU ERI D'ACCORDO? A PUGNALARMI
non ci vidi più dalla rabbia perché mi faceva questo perché? Perché mio padre
Buio.
Te lo avevo detto che non eri abbastanza forte e ora è il momento un cui lui si diverte

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