TONY POV
Uno scenario catastrofico si pose davanti a i nostri occhi quando varcano la soglia di New York la nostra città la nostra casa, mostri volanti e una navicella che era il doppio della nostra oscurava il cielo creando un ombra di oscurità nei quartieri sottostanti, fecero atterrare la nostra nave e subito ci dirigemmo verso il campo di battaglia. Ti prego fa che peter stia bene. Quando arrivammo li trovammo MJ e Lila intente a combattere piccole creature
Cli: Lila!
Urlo prima di correrle incontro è andarla ad abbracciare, mentre gli altri avengers erano intenti a combattere
Io: dove peter?
Chiesi alla ragazze, ma entrambe si guardarono in cerca di una risposta , diamine
MJ: non lo so stava con kiara e hailine poi c'è la strega da i capelli bianchi
L: Harley dove?
MJ lo guardò stranita come il resto della squadra come mai ha lui interessa di Harley?
MJ: sta comprendo il perimetro, comunque hailine e dei nostri
Steve: perché ci sono Fury e gli atri attaccati li?
Lila: sono stati posseduti non fateci caso più che altro, aprite le orecchie io e papà andiamo a coprivi da alto, steve nat, i guardiani e tutti i restanti si occupano di questi così rimanendo qui sulla terra, Thor, visione, loki e Wanda raggiungete hailine e kiara stanno combattendo la tizia da i capelli bianchi mi pare si chiami strega bianca, Tony e Rhodey voi date una mano ad Harley
Io: devo prima trovare peter
L: e allora muoviti, muovetevi tutti
Sam: da quando ci facciamo dare ordini da una ragazzina pensavo fosse steve il capo
Io: questa cosa mi offende molto piccione
L:piantatela
Rocket : questa tizia mi piace quanto vuoi per l'arco?
Lila lo ignoro e le diedi un passaggio insieme al padre su un tetto, tutti iniziarono a combattere mentre io ero alla ricerca di mio figlio in ogni singolo angolo. quando vidi un ammasso nero muoversi e fare a metà tutti quei robot strani tirai un sospiro di sollievo era lì nelle vesti di venom non so se essere felice o no ma almeno era vivo e non sta combinando nessun guaio . Mi avvicinai alla creatura che aveva appena finito di tranciare in due uno di quei mostri
Io: ehi non mi saluti?
Venom mi guardò con quei suoi occhi bianchi, ma mi ignoro completante balzando su uno di quei mostri. Cavolo pete mi aspettavo un abbraccio o un non lo so qualcosa. Iniziai ad inseguirlo, e ad aiutarlo ad eliminare quei così anche se riusciva a cavarsela
Benissimo da solo. Quando uno quei così lo colpi venne scaraventato sul tetto di un palazzo e subito lo raggiunsi, mi fermai tetto e mi avvicinai
Io: o mio Dio peter stai bene?
Aaaaaaaa
Io: dove ti sei fatto male?
La bestia grugnì di nuovo facendomi gelare il sangue nelle vene deve essersi fatto davvero male e io non so cosa fare. Il panico mi assaliva mentre tentavo in qualche modo di comunicare di quel essere
Io: pete mi senti?
Io... io... non sono peter noi siamo venom
Io: di cosa stai parlando dove mio figlio
Lui non è qui
Il volto della creatura si dissolse mostrando il volto di Eddie
Io: edward???
Sono Eddie!
Io: si vabbè è uguale dove mio figlio
Lui è andato a distruggere la navicella così che questi così robotici smettono di funzionare
Io: distruggere che cosa?!?!??
Quella
Indico la grande nave che oscurava il Cielo, ringraziai Eddie e feci per alzarmi in volo ma appena l'armatura si alzò di pochi metri la nave esplose, causando un boato che anche chi abitava in Congo senti, l'onda d'uroto facendo cadere tutti a terra, insieme a i grandi mosti robotici che come delle bambole di pezza di lasciarono cadere tra le strade.
Porca puttana
Subito ripresi il volo, schivando le gradi macerie alla ricerca di mio figlio
Io: friday cerca peter scansiona l'aria fa qualcosa
L'Ai mi apri una mappa raggi X sulla schermo in modo tale da poter trovare una fonte di calore, ovvero il corpo di peter ma di lui non c'era traccia. Mentre mi ripetevo che era impossibile che fosse morto e continuavo a cercare sentivo il respiro mancare e l'ansia salire. Dove sei peter? Lo so che sei vivo dimmi dove sei ti prego. Ripetevo nella mia testa mentre facevo lo slalom tra i detriti e cercavo mio figlio.
Io: friday localizza peter. Adesso fa in fretta
F: peter e a cinquecento metri da lei precisamente affianco a quella scuola elementare nel vicolo a sinistra. Vuole che controllo i parametri vitali?
Io: ovvio e fa in fretta
Attesi cinque secondi nei quelli subito mi fiondai in direzione di quella scardina
F: parametri vitali alterati, ha una ferita da cui perde molto sangue e deve aver preso una bella botta in testa suppongo che abbia un trauma cranico, dovrebbe portarlo subito in infermeria, per un controllo più accurato
Io: grazie friday prepara in armatura per portarlo a casa
Mi fiondai nella stradina e vidi peter disteso a terra con una mano appoggiata su un braccio mi avvicinai e gli presi la testa fra le mani
Io: pete tutto ok?
Lui annuì e tento di alzarsi
Io: fermo ho chiamato un armatura ma adesso te ne torni a casa senza discutere
P: c'è ancora la strega bianca non posso abbandonare il campo di battaglia
Io: di lei ci occupiamo noi tu adesso devi tornare a casa hai già fatto troppoLui non disse niente abbasso solo lo sguardo, sapevo che voleva rimanere ma non poteva non in queste condizioni non finché non sarebbe stato più grande. Gli medicai la ferita al braccio per fermare l'emorragia anche se sarebbero serviti dei punti, poi gli lasciai un bacio sulla forte e tornai sul campo di battaglia.
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The new avenger
FanfictionLa famiglia degli avengers e come un castello di carte basta un piccolo soffio per far crollare tutto il quadretto felice. Un soffio che verrà dato da un segreto di Tony. Che creerà scompiglio nella vita dei vendicatori. Ma Tony non è l'unico a tene...