Amelia Pov's
Rimetto subito l'anello tornando in me, appena in tempo mi poteva scoprire, ma perché mai i vampiri possono leggere nella mente? Mannaggia chi non prega, un essere di settecento anni non ci metterebbe nulla a scindere i miei pensieri da quelli Nikolai.Mi guardo intorno, sono circondata da un anello di fuoco, che sta iniziando a bruciare il pavimento, faccio appena in tempo a indirizzarlo nel camino prima che si espanda. Ho paura che rimarrà il segno sul pavimento, ma nulla che un grande tappeto non possa risolvere.
《Amelia apri subito!》urla Andras sbattendo alla porta, guardo fuori dalla finestra è già buio, che ore sono? Apro la porta e lui entra come un fulmine. 《Sai che ore sono? È l'una! E sei stata tutto il tempo chiusa qui, senza rispondere a nessuno!》continua ad urlare, non mi sono resa conto del tempo che passava, dovrei prendere una sveglia che suona a intervalli regolari.
Entra anche una cameriera con un vassoio, lo appoggia sul tavolino, scaloppine al limone con patate a forno e spinaci, pane, acqua e pure una cheesecake alla fragola, non ci vedo dalla fame. Mi siedo subito e inizio a mangiare, mentre un'Alfa al quanto spazientito mi osserva.
《È inutile che ti arrabbi così tanto, stavo lavorando per te. Il controllo è stabile, ho pieno accesso alla sua mente, posso per fino vivere ciò che vive lui. Nikolai è arrivato in Russia e Severius era lì ad attenderlo. Gli ha fatto le domande di rito e ha controllato la sua mente, mi sono disconessa, prima che capisse l'inganno.
Sicuramente cercherà di sfruttarlo nuovamente in qualche modo, dovremo solo attendere la sua prossima mossa. Spero che lo farà entro il prossimo mese, altrimenti ti avverto reciderò il controllo》spiego velocemente con la bocca piena, cercando di non strozzarmi.
In un battito di ciglia, avevo spazzolato via il piatto e ora mi sono catapultata sul dolce, amo la cheesecake, insieme alla torta della nonna, è uno dei miei dolci preferiti. 《Grazie, ma io ero preoccupato per te, non hai risposto alla porta per sette ore! E poi da quando Enrico da più retta a te che a me?!》continua, si siede sbuffando sulla sua poltrona e poi nota il pavimento.
Strofina una mano sulla bruciatura, forse pensa che sia una macchia o un graffio 《Hai dato fuoco al pavimento?》《Si, mi sono dimenticata delle fiamme. Come pensavo quando prendo il controllo di qualcuno, il fuoco mi circonda come mezzo di autodifesa. Finché sono nella mente di Nikolai, non brucia nulla, almeno che qualcosa non entri in suo contatto, quando torno in me ho pochi secondi di tempo per riassorbirlo o indirizzarlo da qualche parte》
Rimaniamo in silenzio e la cosa è abbastanza imbarazzante, finisco di mangiare. Il tempo di appoggiare il piattino sul vassoio, che lui lo prende e si alza《Ti lascio dormire, per favore la prossima che lo fai, avvertimi》dice e se ne va, senza dire o fare nient altro e la cosa un po' mi stupisce, ma è veramente arrabbiato con me?
Dopotutto sto lavorando per lui e il suo branco, oltretutto senza chiedere nulla in cambio! E si arrabbia perché non gli rispondo alla porta? Enrico gli avrà sicuramente spiegato perché doveva rimanere fuori, era per proteggerlo. E poi, non nego che ho accettato di aiutarlo anche per un mio tornaconto, è la prima volta che posso utilizzare i miei poteri senza limiti, posso imparare a controllarli meglio, svilupparli e magari posso scoprire nuove abilità, cose di cui non sapevo di essere capace, come il controllo a distanza su Nikolai!
Per fortuna che Roberto mi ha fatto leggere dei libri di psicologia, magari lui aveva già intuito qualcosa. Chissà cos'altro posso fare! Forse ho la velocità dei vampiri o la forza dei lupi, se sono particolarmente arrabbiata posso creare un fulmine, quello già lo sapevo, ma potrei anche creare una tempesta? Quanti fulmini posso produrre? Magari riesco a controllare anche qualche altro elemento.
Sono così tanto tempo reclusa, limitata e controllata, che ancora non mi sono veramente resa conta della libertà ottenuta con il patto con Andras, ho vitto e alloggio, istruzione, posso fare quello che mi pare e piace, alla fine sono io che mi limito, lui di certo non lo sta facendo. Sto sempre chiusa in stanza e con una guardia, la cosa non è cambiata, ma sto iniziando a capire la differenza tra protezione e reclusione.
Con Maximilian non potevo uscire dalla stanza, almeno che non mi era ordinato, la guardia non proteggeva me, ma gli altri da me, invece, con Andras, posso uscire quando voglio ed Enrico protegge me, no gli altri. E io che avevo creduto, mi ero in qualche modo autoconvinta, che tutto ciò che Maximilian mi diceva era per il mio bene, quanto sono stata cretina. Non so perché Andras mi abbia voluto, non gliel'ho mai chiesto, forse dovrei.
Mentre la mia testa era persa in questi pensieri, mi sono lavata e messa in piagiama, in maniera meccanica senza rendermene conto. Mi metto sotto le coperte e vedo sul comodino, il foglietto che mi ha lasciato Severius, non so se lo chiamerò mai, ma mi sembra che sia un uomo che ottiene ciò che vuole, se vorrà sarà lui a farsi vedere.
Angolo Autrice
Buongiorno a tutti! Ecco il nuovo capitolo🥰😘

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La Concubina Dell'Alfa
WerwolfCredete ancora alla storia della "compagna"? Dell'amore al primo sguardo? Mi fate ridere. Avete sempre letto la storia di un'Alfa che trova la sua Luna, ma delle persone che stanno intorno a questi Romeo e Giulietta improvvisati ve ne siete mai pre...