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La noia, mi inondava e se non ero concentrata su essa, arrivava la malinconia, un senso di vuoto, per l'abbandono, il tradimento di Maximilian e alla fine venivo pervarsa dalla rabbia, tanto che se non mi regolavo rischiavo di dar fuoco a tutto ciò che mi circondava.

Dopo la prima notte insieme Andras non sparì come pensavo, mi svegliai avvolta nelle sue braccia, per qualche secondo ebbi un senso di conforto, ma fu così breve che probabilmente lo avrò immaginato. Per i restanti cinque giorni, passava la maggior parte del suo tempo libero con me, non sempre parlavamo, spesso io stavo persa tra i miei pensieri affacciata alla finestra e lui seduto sulla poltrona immerso tra fogli.

Quasi ogni pomeriggio abbiamo giocato a scacchi e tutte le notti, abbiamo fatto sesso e ogni mattina mi svegliavo con lui che mi abbracciava, anche se mi addormentavo più distante possibile.

Victoria non la vidi più e evitai le altre due concubine, pranzando ogni giorno nel salotto delle donna, sapendo bene che non le avrei mai trovate. Enrico era la mia ombra, silenzioso, spesso mi dimenticavo della sua presenza, si assentava solo se c'era l'Alfa, per poi tornare subito quando quest ultimo se ne andava. E ora sono con il vecchio Vonoci per la nostra prima giornata di lezione.

《Quindi mi faccia capire, gli umani vivono in comunità, ma profondamente differenti tra loro anche se sono uguali? E questa differenziazione crea odio, disprezzo o paura tra una comunità e l'altra? Perché mai?》chiedo guardando lo schema sulla lavagnetta.

《Esattamente. Principalmente, secondo il mio modesto parere, gli umani sono numericamente superiore a qualsiasi altra specie animale e sparsi per tutto il globo, ciò non ha permesso loro di comunicare per secoli.

Ora che questa comunicazione è possibile, attraverso trasporti e tecnologia e il contatto tra comunità è più intenso, anche se separate da kilometri, sentono la loro cultura minacciata. È la paura per il diverso, per lo sconosciuto e lo stesso motivo per cui noi celiamo la nostra esistenza, alcuni branchi vivono nelle città e altri come noi tra le montagne.

Ma, comprenderai, che tutti i branchi anche prima di essere uniti sotto lo stesso Alfa, hanno la stessa cultura, magari qualcosina cambia, ma l'ideologia è uguale per tutti. È ciò che ha permesso al Sire di poter unire tutti i branchi, senza privarli della loro identità》spiega, accendendosi una sigaretta lunga e fina.

《Capisco, ma ciò che non comprendo è che voi una volta eravate umani? Perché questa scissione? Perché vivere nascosti, divenire leggenda》《Lei, signorina non si è resa conto di un piccolo particolare, per tutto il tempo della nostra lezione, ha dato per scontato che io fossi un licantropo, ma non è così io sono umano》un brivido sale lungo la vertebra

《E dalla sua reazione penso che abbia capito, il perché è stato meglio nascondersi e vivere nelle leggende, cosa si fa quando si ha una paura?》《Si scappa da essa o si prova ad eliminarla》

《Esattamente》dice soddisfatto alzandosi con un po' di fatica 《Direi che per oggi basta. Se ha qualche domanda sul mondo umano se la segni, in modo che domani chiudiamo per un attimo l'argomento e proseguiremo studiando e analizzando il mondo dei licantropi, mi sembra giusto che conosca prima il contesto in cui si trova e poi imparare tutto ciò che la incuriosisca》

Suo nipote, che per tutto il tempo è stato in silenzio a un angoletto a leggere, si alza e inizia a sistemare la cartella del nonno, mettendo dentro tutto ciò che si era portato per la lezione. Sarà umano anche lui? Perché mai una famiglia di umani dovrebbe vivere in un branco di lupi?

Domani gli farò qualche domanda o quando prenderò un po' più di confidenza, sono curiosa, oppure potrei chiedere ad Andras, oggi non l'ho visto. 《Vedo i tuoi occhi brillare di curiosità, sarà una fantastica allieva. Arrivederci》sorride mentre se ne va dondolando

《Arrivederci》sussurro, troppo presa dai miei pensieri per dargli attenzioni. Saprà dirmi cosa sono? A quale specie soprannaturale appartengo? Ci sarà un qualcosa con schedati tutti gli esseri non umani, esiste per gli animali, insetti, batteri, eccetera. Perché no anche per altro?

《Amelia》un ringhio minaccioso, mi richiama sulla Terra, intrappolando la mia attenzione nella furiosa figura dell'unico vera compagna Alfa 《Regina Victoria, come la posso aiutare?》chiedo decidendo saggiamente di dargli del voi per non farla arrabbiare ulteriormente.

In un battito di ciglia è di fronte a me, minacciandomi con lo sguardo e sfidandomi ad alzarmi, che farei senza problema, ma per ora preferisco assecondarla.《È da quando sei arrivata che il mio compagno non mi degna di uno sguardo, che non passa tempo con me, che non dorme più con me e questa situazione non la tollero!》

《Non le sembra più saggio discuterne con il diretto interessato che con me? Io eseguo soltato ciò che mi è stato richiesto》vive in una situazione "coniugale", se si può definere tale, è così disperata, se fossero stati una semplice coppia del branco, sicuramente lui l'avrebbe disconosciuta.

《Senti, perché non iniziamo a darci del tu e non andiamo a discuterne con calma all'aperto, oggi è una bella giornata è un peccato sprecarla》dico, mantenendo la calma e alzandomi guardandola nei occhi, sfidandola apertamente.

《Perché dovrei!? Tu devi solo andartene!》urla mostrando le zanne e mostrando tratti più bestiali《Io non devo fare proprio niente. Ora datti una calmata e discutiamone in modo civile.》dico senza scompormi, neanche quando stringe la sua mano intorno alla mia gola e le sue affilate unghie non penetrano nella mia carne.《Victoria!》la richiama una voce maschile, ben riconoscibile.

Angolo Autrice
Buonasera! Ecco il nuovo capitolo, fatemi sapere  cosa ne pensate. <3

La Concubina Dell'AlfaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora