28

5.6K 230 21
                                    

Tre giorni che Nikolai se ne andato, non ho cercato un contatto con lui, ma neanche lui a me. Tre giorni che continuo a ricevere regali e lettere da Maximilian, che butto in un angolo dell'armadio, ma soprattutto tre giorni che non vedo Andras e che Eloise è fastidiosamente felice e innamorata del suo compagno, che si porta ovunque anche nel salotto delle donne.

Stamattina Vonoci, ha spiegato la nostra religione, il sistema gerarchico nuovo dopo l'unione del branco, che vede Luna Victoria a capo del Tempio, con al di sotto gli Anziani, le sacerdotesse che sono le Lune dei altri branchi e i fedeli. Come funzionano le messe, le varie festività e i sacramenti, che sono solo due che il battesimo alla prima trasformazione e il funerale.

In realtà c'è anche il terzo, che è l'unione dei compagni tramite il marchio e il primo accoppiamento, ma è una cosa intima della coppia e non viene celebrata  in pubblico come le altre due. Ma alla fine abbiamo parlato di più delle religioni umane, a cui ero decisamente più interessata e ho scoperto che lui è cristiano cattolico e che il venticinque dicembre lui festeggia la nascita del suo messia, mi sembra che si chiamasse Natale.

È simile al nostro trentuno Marzo, che era una celebrazione di origine etrusca, data ripresa per festeggiare la "liberazione" dallo stato umano. Chissà se per i vampiri è la stessa cosa, magari posso fare un giro nella testa di Nikolai e scoprirlo. No è un essere vivente, no un oggetto e già è brutto sfruttarlo in questo modo.

《Amelia, Amelia, mi stai ascoltando?》domanda Clarissa sventolando una mano davanti ai miei occhi 《Scusa, mi ero distratta, cosa stavi dicendo?》《Non importa più, hai qualcuno qui che vuole parlarti》dice indicando la porta, Andras? No, Victoria. 《Vi lascio sole》dice la rossa alzandosi e andando via.

La Regina cammina a passo sicuro e a testa alta, verso di me, quando pochi metri ci separano mi alzo pronta a difendermi. 《Sono qui in pace, voglio solo parlarti e scusarmi per ciò che ti ho fatto, dopo una settimana capisco che magari è tardi, ma le mie scuse sono sincere》dice, alzando le mani, sembra sincera, ma questa stronza mi ha quasi ucciso.

《Possiamo parlare?》domanda insicura, abbassando lo sguardo e giocando con un elastico. Da quando la Regina ha abbassato la cresta? 《Si, che ne dici di una passeggiata?》propongo, accetta e usciamo scortate da Enrico che ci segue a distanza, ma che ci ha procurato due cappotti, presi non so dove.

《Non siamo partite con il piede giusto noi due e mi dispiace, ma capirai che non è facile trovarsi in casa l'ennesima amante del tuo compagno, l'ennesima prova che non ti ama e in più non è lupo, non è vincolata a un compagno e potrebbe portarmelo via definitivamente》dice, mentre imbocchiamo un sentiero che porta alla vetta della montagna.

《Ma la sera del ballo, quando l'ho visto andare via, tornare incazzato nero e tu non c'eri più. Ho capito che la sua gelosia verso di te, aveva superato il limite accettabile. Non ti nascondo che volevo fargli una scenata davanti a tutti e poi venire da te. Però, ho deciso di mantenere la calma e così quando è venuto in camera tua, io sono stata alla porta a sentire tutto》continua, mentre iniziamo a salire, dovremmo uscire dal bosco tra qualche centinaio di metri, mi guardo indietro, Enrico è ancora lì.

《E hai capito che non sono una minaccia》finisco il suo discorso, da quando è diventata così ragionevole?《Esatto, alla fine voi concubine non siete qui per portarmi via Andras, ma solo per dei vostri interessi. L'ho capito veramente quando ho visto Eloise con il suo compagno, ma non so i tuoi motivi, perché hai accettato di diventare una concubina?》domanda, questa Victoria un po' mi spaventa, ma .

Inizio a raccontargli tutta la mia storia, da quando Roberto è morte, alla storia di  "amore" se si può chiamare così con Maximilian e le torture di Samanta, fino alla sera che Andras mi ha portato qui. E mentre parliamo siamo uscite dal bosco, si vede il cielo grigio, si prevede brutto tempo e la cima della montagna ancora molto lontana.《Non avevi scelta, se volevi sopravvivere dovevi per forza accettare》dice, più a se stessa che a me, come per convincersi della verità, chissà cosa aveva pensato fino a ora.

《Perché non hai chiesto di entrare nel branco? Alla fine hai sempre vissuto in uno di essi, potresti entrare in quello principale, hai pure aiutato Andras con il vampiro. Sono sincera all'inizio te l'avrei impetito in qualsiasi modo, ma ora che so la tua storia ti accetterei》

《Dimmi perché hai cambiato idea sulle concubine? 》ribatto, ho risposto per troppo tempo alle sue domande è il momento di cambiare il turno. Siamo arrivate alla cresta della montagna, da un lato c'è il vuoto dall'altro la terra 《Perché se le cose tra a me e Andras non vanno, non è colpa vostra, è sempre stato lui a cercarmi e non viceversa?》lei non risponde, mi fa lo sgambetto e perdo l'equilibrio e mi spingeverso il vuoto, non faccio in tempo ad aggrapparmi a nulla, ma riesco a dargli fuoco.

Angolo Autrice
Buona domenica a tutte! Se c'è qualche scout buon San Giorgio

La Concubina Dell'AlfaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora