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Sono rimasta di fronte alla tomba, fin quando gli ultimi raggi solari non colpirono il mio volto riscuotendomi dai miei pensieri, spingendomi a tornare in camera prima che facesse buio. Ho ragionato ore su quello che mi ha detto Lilith, sui miei sentimenti e sul mio rapporto con Andras e ora so cosa fare.

Entro nella villa, ormai le persone che la frequentano quotidianamente non fanno più caso a me, solo gli estranei mi guardano incuriositi.Ma almeno che non si avvicinano per sentire il mio odore o i miei occhi sianp rossi, non si renderebbero mai conto che non sia un lupo. Salgo le scale e incrocio  i due Omega che discutono su possibili nuove strategie da provare e poi insegnare alle guardie. Chissà che fine ha fatto Enrico, è da un po' che non lo vedo.

《Scusate, sapete dirmi dove si trova il Re?》chiedo educatamente fermandomi uno scalino sotto di loro, smettono entrambi di parlare e quello che mi sembra si chiami Lucas, mi guarda a bocca aperta. È la prima volta che gli parlo e mi avvicino a loro, sono imbarazzata, mi torturo le mani e sicuramente sono anche rossa in viso.

《Ora capisco perché la tiene nascosta》sussurra questo dando vita ai suoi pensieri e prendendosi una forte gomitata alle costole dal collega, che se non erro si chiama Denis. 《È nell'ufficio》risponde, li ringrazio e li supero, mentre quest ultimo inizia a prendere in giro l'amico per il viso paonazzo e la figuraccia appena fatta.

Arrivo alla porta dell'ufficio, faccio per bussare, che la porta si apre di colpo e rimango con il pugno in aria. Andras ha un'aria stanca, le borse sotto gli occhi e il viso bianco. 《Hai la febbre?》domando mettendo una mano sulla sua fronte, sorride la prende facendola scivolare sul volto e baciandola.

《Entra》dice spostandosi per farmi passare, obbedisco, lui chiude la porta e fa girare la chiave, un brivido di eccitazione mi attraversa, ma devo rimanere concentrata sull'obiettivo, mettere le cose in chiaro con Andras. Si siede dietro la scrivania sospirando e rilassandosi sulla poltrona, ha fogli sparsi ovunque, libri aperti sopra o coperti da diversi documenti.

Rimango in piedi, camminando con le mani dietro alla schiena, fino a fermarmi davanti alla finestra, ormai la notte e scesa con il suo inquietante mantello e la luna sta ascendondo in cielo. Fisso il mio riflesso, neanch'io sembro avere una bella cera. Prendo un respiro profondo e mi volto verso l'Alfa.

《Dobbiamo parlare》dico giocando con il fischietto che mi ha donato, si passa una mano tra i capelli, apre un cassetto da cui estrae due bicchieri e una bottiglia di acquavite, ne versa un quantitativo esagerato in un bicchiere e molto di meno in un altro che mi porge e accetto un po' titubante.

《Andras, sicuro di stare bene?》domando preoccupata, sembra distrutto, prende un sorso e sbatte il tumbler, facendomi sussultare 《Ti ho visto parlare con Lilith quando sono andato a cercarti. Già so cosa vuoi dirmi, mi vuoi lasciare》quasi non ringhia stringendo il bicchiere《Io non vorrei separarmi da te, ma non voglio che la maledizione si realizzi e se la cosa migliore fosse che io...》il rumore di un vetro che si rompe, mi fa smettere di parlare.

La sua mano sanguina con alcune schegge di vetro penetrate nella carne, esco di corsa entro nella sua biblioteca privata, prendendo una cassetta di primo intervento e torno da lui, trovandolo intento a togliere da solo le schegge.

《Lascia fare a me》dico con la pianza in mano, mentre con l'altra prendo la sua ferita. Inizio a toglierne una a una con cura le scaglie, buttandole nella base del bicchiere. 《Perché vuoi abbandonarmi?》《Non mi hai neanche dato modo di parlare》dico calma sorridendo amaramente alla visione della sua mano martoriata.

《Se non volessi lasciarmi, non avresti quel tono e quell'espressione malinconica. Io ti chiedo, ti supplico di non farlo, senza te mi sentirei perso.》《Andras...》《Fammi parlare, non mi sono mai sentito così. Quando siamo in una stanza per me esisti solo tu, anche quando ci sono altri presenti, vedo e sento solo te. Sei come un faro in un mare in tempesta.

Ogni volta che percepisco la tua presenza mi rilasso, la mia mente si svuota e il mio cuore si riempe.》mi accarezza il viso con la mano sana e mi guarda dritto negli occhi 《Dopo aver provato la felicità che solo tu riesci a donarmi solo con la tua presenza, come pensi che riesca a separarmi da te?

Sono disposto ad accettare la maledizione se ciò può significare vivere anche un solo giorno con te come mia compagna, mostrarti agli altri e farti vedere nel modo in cui ti vedo io. Una Regina, l'incarnazione del Sole》

Non mi merito, tutto questo amore da parte sua. 《Andras, tu sei un Re, il più grande Alfa da quando esistono i licantropi. Hai costruito un impero prospero e pacifico, hai unito branchi in guerra da secoli, hai messo fine al conflitto con gli umani, basato sulla paura e l'invidia.

Tutti ti ascoltano, ti stimano e ti sono fedeli, non perché ti temono, ma perché ti amano. Non ti permetterò di tradire il tuo branco e gli altri per me. So cosa ti ha detto Lilith, non ti permetterò di diventare un lupo, seguire mia madre, vivere in solitudine e soffrire ogni giorno finché Lei non ti permetterà di morire.》

《Lasciami essere egoista》《No, perché so che te ne pentirai in futuro》dico riprendendo a togliere le ultime schegge, neanche mi ero resa conto che mi fossi fermata. 《Rimani con me》《Non ti permetterò di distruggerti》

《Allora, permettimi di vivere in un'illusione》mi stringe il braccio, i suoi occhi sono opachi, come se fosse morto e sul suo volto leggo la sua disperazione, mi si stringe il cuore, vorrei baciarlo, ma manderei a puttane tuttr le mie buone intenzioni.

《Io rimarrò con te, ma dovrai cercare di dimenticarmi e quando accadrà andrò via, me lo devi promettere che almeno ci proverai》dico, poco convinta di star facendo la scelta giusta. Sorride, malinconico, consapevole quanto me, che è importante smettere di amare 《Lo prometto, proverò》

Angolo Autrice
Sapete quando siete convinti di aver fatto una cosa, ma non è così? Ecco io ero convinta di aver aggiornato ieri😂

La Concubina Dell'AlfaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora