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Domani tornarò nel covo dei miei carnefici, mi rende irrequieta e non riesco a prendere sonno. In un mese sono cambiata tanto, ho preso sicurezza di me, ho compreso che non posso permettere a qualcuno di sottomettermi di rovinade la mia vita solo perché mi dice di amarmi. E tornare in quella casa, in quel branco, mi fa vergognare di me, di quello che ho permesso di farmi fare. Mi fa sentire debole in poche parole.

Questa notte è limpida, bellissima la luna è alta in cielo, piena, rido al pensiero dei giovani lupi in calore, gli umani pensano che con la luna piena si trasformino in dei mostri, invece l'effetto è un altro. Andras è rimasto con me finché l'effetto della luna era troppo forte, per non saltarmi addosso.

Oggi sono stata particolamente bene con lui, abbiamo parlato, riso e anche presi a cuscinate. Ora sarà sicuramente con Clarissa o con qualcun'altra, visto che con me non vuole più solo sesso, ma al momento è l'unica cosa che gli posso dare.

Lo conosco abbastanza bene, per dire che dopo che ha preso una decisione la rispetta. Appena l'effetto della luna piena sparirà, si farà vivo, sicuramente sarà qui domani mattina e vorrà fare colazione insieme, ci scometto.

Sono seduta davanti al fuoco, concludendo il ricamo del fiore, mi manca da fare solo le ombre alle foglie, alla fine è rilassante ricamare, ma penso che sarà un'attività che coltiverò in vecchiaia.

《Il cielo è pieno di stelle che fan sognare le cose più belle, più belle, più belle.

Tu sogni e guardi lont...》canto

《Che bella voce, moye zvezda》dice una voce alle mie spalle, smetto di cantare e salto per l'aria pungendomi con l'ago. La finestra è aperta e seduto sotto essa c'è Severius, vestito elegante come suo solito. Mi alzo di scatto, dimenticandomi del ginocchio infortunato, che mi fa provare un dolore lancinante, costringendomi a sedere di nuovo.

Il vampiro scoppia a ridere e mi raggiunge, sedendosi sul bracciolo della poltrona 《La prego, continui a cantare, mi sembra di conoscere quella canzone, ma non ricordo》《Hai perso un'occasione》ribatto, continuando a cucire, mi vergogno troppo a cantare di fronte a lui.

《Non si vergogni, d'altronde sono io. Se canta, lo riterrò come ripagamento per averle salvato la vita e prestato il bastone》quindi siamo tornati definitivamente al "lei", io gli darò comunque del tu《No》《Ho l'eternità davanti per tormentarla, finché non mi accontenterà》. Sbuffo, non era così rompi scatole, tanto vale accontentarlo subito.

*attivate il video per sentire la canzone*

《Il cielo è pieno di stelle e ti fan sognare le cose più belle, più belle, più belle

Tu sogni e guardi lontano vedi un gran fiume
che scorre pian piano, pian piano, pian piano.

Sul fiume c'è una piroga e dentro questa
c'è un negro che voga, che voga, che voga.

Ed ecco dietro a una duna vedi spuntare
pian piano la luna, la luna, la luna.

Il negro smette il vogare guarda la luna
e si mette a cantare, cantare, cantare.

Ti prego o madre luna dona al mio popol
ricchezza e fortuna, fortuna, fortuna.

Proteggi tutte le greggi fa che il mio popol
rispetti le leggi, le leggi, le leggi.

Proteggi l'acqua del fonte l'erba del prato
le piante del monte, del monte, del monte.

Intanto dietro a una duna vedi calare
pian piano la luna, la luna, la luna》canto, non so dove e quando l'ho imparata, l'ho sempre conosciuta e come se fosse stata impressa nella mia testa con il mio nome.

Sicuramente una delle poche eredità di mia madre, non me la ricordo bene, ho un'immagine confusa di lei, solo che era molto giovane e che aveva dei lunghi capelli con cui giocavo. Non ricordo se avevamo una casa, ma passavamo molto tempo nel bosco dove mi abbandonò e io vagai per non so quanto.

《È veramente un usignolo》e tu un grande paraculo《Severius, perché sei qui?》domando lasciando perdere il ricamo che lascio sul tavolino. 《Non sia così acida, non è felice che il suo vampiro preferito sia venuto a trovarla? A parte gli scherzi, sono venuto a vedere come sta e sicuramente il suo lupo non mi avrebbe permesso di entrare. È strano che un lupo con una compagna sia così protettivo, premuroso e possessivo verso un'altra donna》dice iniziando a girare con la stanza, curiosando in giro.

《Dove vuoi arrivare a parare? Non mi sembra più solo una visita di cortesia》dico prendendo il suo bastano, alzandomi per riuscire a seguire i suoi movimenti. 《Amelia, ammetto che non sono venuto qui solo per assicurarmi delle sue condizioni, ma anche perché da quando l'ho lasciata, molte domande mi frullano la testa e per quante risposte io possa ottenere da altri, non saranno mai veritiere come quelle della diretta interessata》risponde avvicinandosi lentamente a me e sollevandomi il volto, per poi allontanandosi velocemente e apparendo appoggiato allo stipite della cabina armadio, con un regalo in mano.

Vado verso di lui, supportata dal suo bastone, si fa stranamente serio e cupo e finalmente mi da del tu 《Non dovresti stare così, basta che me lo dici, non ci metto nulla a procurarti altro sangue di lupo》《Non sarà nulla un mese così e poi il medico, me l'ha sconsigliato. Sono più interessata a sapere quali sono le tue domande》

《Chi ti ha inviato tutti questi regali?》《L'Alfa Maximilian del branco in cui sono cresciuta》《Perché non li hai aperti?》《Perché sono di una persona ingratida. Severius non girarci troppo intorno, cosa vuoi sapere?》《Va bene, ti farò la domanda che mi preme di più sapere in questo momento. Ho qualche possibilità con te?》

La Concubina Dell'AlfaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora