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Penso che, dopo che il medico è scappato, io sia svenuta, non so cosa sia successo nel frattempo ho solo ricordi confusi, gente che correva avanti e indietro, che mi parlava, ma non sempre gli rispondevo. L'unica cosa di cui ho certezza, è l'arrivo di Andras, come una tempesta in una bella giornata di sole.

Mi sveglio e mi riaddormento non so quante volte, ma quando riprendo coscienza sono nella mia camera nella villa. Lentamente mi metto a sedere, non c'è nessun infermiere per fortuna, neanche Enrico e la cosa è strana.

Ora che ci penso dov'era quando Victoria mi ha attaccato? Che doveva andare in bagno proprio in quel preciso momento è un po' surreale, anche se dovrei proprio andarci io ora, la vescica mi sta chiedendo di svuotarla.

Tolgo l'ago infilato nel braccio, che attraverso un tubicino mi collega a una sacca di plastica vuota. Scendo da un letto con un po' troppa sfretta, vedo di colpo tutto nero e ritorna il fiasco alle orecchie, per un lasso molto breve di tempo.

Mi sento veramente fiacca e debole, ammetto ho sottovalutato la Regina, sono consapevole che i licantropi sono molto forti e che più è alto il loro grado più lo sono, ma non immaginavo che Victoria, mi potesse conciare così male solo lanciandomi contro un cazzo di muro.

La prossima volta gli do direttamente fuoco ai capelli, non ci perdo neanche tempo a fargli 'gentilmente' notare che le cose si possono risolvere in maniera più diplomatica, visto che il problema non sono io. Avrà fatto così anche con le altre due concubine? E poi, mannaggia chi non prega, io sono la terza! E che cazzo!

《Dov'è!?》urla qualcuno, dopo che la porta della camera sbatte violentemente sul muro, facendomi sobbalzare sulla tazza. Possibile che neanche posso fare i miei bisogni in pace? Velocemente, mi pulisco e mi rivesto.

《Sono in bagno, idiota!》rispondo tirando lo sciacquone e se non l'avete capito, mi sono svegliata con un diavolo per capello! Neanche, mi preoccupo di uscire, per accoglierlo, non ho voglia di vedere nessuno, ma lui ciò non lo ipotizza nemmeno, perché entra in bagno invadendo la mia privacy come se nulla fosse.

《Se non vuoi prendere fuoco, rimani lì》lo minaccio, cacciando letteralmente fumo dalle orecchie, non lo voglio avere intorno, voglio starmene da sola e prendermi da sola cura di me stessa come ho sempre fatto. 《Non osare mancarmi di rispetto》ringhia, senza avvicinarsi, ma chiudendosi la porta alle spalle.

《Perché altrimenti cosa farai? Mi spacchi la testa come la tua compagna? Grande Alfa di 'sto cazzo! Se avete problemi di coppia, li risolvete da soli, io di certo non ne sono la causa!》inizio a urlare, per quanto riesco, mi sento così debole che mi devo appoggiare al lavandino per rimanere in piedi.

《Infatti, sono problemi che non ti riguardano》dice a denti stretti, cercando malamente di trattenere un ringhio, alzo gli occhi al cielo sbuffando, perché non se ne va? Cosa vuole?

La mia attenzione cade sul mio riflesso, ancora non mi ero guardata, gli occhi rossi con due stelle a quattro punte per pupille, me li aspettavo e non mi stupiscono. Ciò che mi sorprende è che non ho il colorito pallido, le labbra bianche o delle profonde e scure occhiaie e quella stronza mi aveva conciato malissimo. Sono normalissima, mi viene da pensare di aver sognato tutto.

Anche se non ho bende o ferite visibili, io non posso guarire così velocemente e poi il medico si era rifiutato di curarmi, non dovrei neanche stare in piedi probabilmente. 《Che giorno è?》chiedo.

《Martedì mattina, hai dormito tutto il pomeriggio e la notte》risponde andandosi a sedere sul bordo della fasca da bagno, riuscendo così ad avvicinarsi si qualche centimetro a me. 《Avevi colpito con la testa un chiodo che fuoriusciva dalla parete, che te l'ha perforata, per non contare nel bel trauma cranico e le vertebre rotte alla spina dorsale, un semplice umano sarebbe morto, grazie alla Dea sei più resistente.》continua

《Ciò non spiega, come io ora stia in piedi, almeno che non sia morta, dimmi questo è l'inferno o il paradiso?》《Nessuno dei due》sorride 《Sei viva, ti ho guarita nell'unico modo possibile, ti ho dato il mio sangue》. Quasi non cado a terra, nessun licantropo si priverebbe di una singola goccia di sangue, è ciò che gli permette di guarire velocemente, di continuare a difendere il branco, fin quando non gli spezza il collo o strappa il cuore.

Il loro sangue è una pozione magica contro ogni male, segue la stessa logica della forza, più si è alto di grado più il sangue è prezioso e io ho ricevuto quello del Re degli Alfa, il più forte licantropo vivente è una cosa impensabile.

《Perché?》《Stavi per morire per colpa della mia compagna, era l'unico modo per ripagare il danno》ovviamente 《Grazie》sussurro ancora incredula, Maximilian mi avrebbe lasciato morire? O mi avrebbe fatto dono del suo sangue?

Andras sorride si alza e se ne va, senza avermi prima ordinato di tornare a letto e riposarmi ancora un po'. Quando sto per addormentarmi, bussano alla porta, non faccio neanche in tempo a dare il consenso che due donne timidamente entrano

Angolo Autrice
Questa quarantena mi sta facendo scrivere tantissimo e non vedo l'ora di pubblicare un capitolo in particolare, cercherò di aggiornare ogni due/tre giorni, ditemi che orari preferite, quando vi annoiate di più, io stavo pensando intorno all'ora di pranzo.

La Concubina Dell'AlfaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora