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Amelia continuava nervosamente a girarsi l'invito del ballo tra le mani, lo sguardo triste, sicuramente pensando a Maximilian insieme alla sua compagna, ma lei non è una debole, ha sfidato Victoria, me, può tenere testa a un'Alfa di titolo, ma non di fatto.

《Amelia, è la tua occasione per mettere un punto a questa storia, magari di vendicarti anche un po'. Se ti fa sentire più sicura, farò in modo da renderti irriconoscibile》dico prendendo la boccetta di profumo di lavanda, che solo lei indosserà.

Non sono stupido, camuffare l'odore è pericoloso, perciò ho fornito una lista di profumi tra cui scegliere, ogni partecipante ha annunciato ieri sera quale ha scelto, nessuno ha scelto la lavanda. Io e Victoria e gli altri Alfa non ne indosseremo nessuno.

Prendo una sua ciocca di capelli e inizio a giocare con il boccolo, tirandolo e ridandogli forma girandolo intorno al dito. È crespo, rovinato, ogni singolo capello ha almeno una doppia punta, si vede che non li ha mai curati molto, ma se ha sempre dovuto provvedere a se stessa da sola, i capelli saranno stati gli ultimi dei suoi problemi.

《Clarissa, chi è la parrucchiera migliore del branco?》chiedo telepaticamente 《La cappa Anna, maestà. È per Amelia?》《Si, digli di prendere i suoi prodotti migliori per i capelli ricci, forbici, qualsiasi cosa gli possa tornare utile e venire da me》《Certo, mio Alfa》dice chiudendo la conversazione, non posso avere un canale privato per ogni singolo lupo uscirei pazzo, perciò ne ho solo per alcuni, che decido io se aprire o no.

Si alza di colpo andando in bagno e la seguo silenziosamente. È davanti allo specchio, fissa il suo riflesso, scaricando la tensione in un ciuffo di capelli. Vorrei tanto poter entrare nella sua testa, capire cosa stia pensando.

La guardo attraverso riflesso, la sua espressione insicura non mi piace, si sottovaluta troppo, poi vedo una luce accendersi in quel rosso spento, dando vita a due splendidi rubini, la sua espressione si fa più decisa, il suo sguardo tagliente e sensuale. Ecco la mia donna.

《Se decidessi di venire, dove posso trovare un vestito》sorride perfida, ha in mente di vendicarsi in qualche modo e non posso nascondere un sorriso di soddisfazione. L'abbraccio da dietro e appoggio il mento sulla sua testa, noto con piacere che ha messo su peso da quando è arrivata, è più soffice.

《Te lo procuro io, dimmi solo come lo vuoi》già la immagino in un vestito che le accarezza le curve, magari con una leggera scollatura, mi sto eccitando solo a pensarlo《Il più sexy possibile, rosso, non troppo scollato e con uno spacco sulla gamba》dichiara e non riesco più a nascondere l'erezione, che le premo contro.

《Vuoi farmi ingelosire?》chiedo con voce roca, la giro con una mossa e la blocco tra me e il lavandino. 《No, non vorrei mai fare un dispetto al mio Re》continua, "mio Re" mi piace detto da lei, sento che i miei neuroni si stanno spegnendo lentamente.

《Amelia, che ne dici di un bel vestito blu, magari tutto intero》propongo, va bene che vuole attirare Maximilian nella sua ragnatela, ma martedì ci sarà una sala piena di ragazzini con gli ormoni a palla. 《No, o come dico io o nulla, non è colpa mia se vi eccitate facilmente, pervertito》dice premendosi leggermente su di me, dandomi del voi incredibilmente sta peggiorando la situazione.

《Va bene, ma la tonalità di rosso la scelgo io》ringhio, un sorriso gli illumina il volto e in un impeto di felicità mi dà un bacio sulla guancia, peccato che mi concentri sul suo corpo che in quel gesto innocente, sfiora parti che non avrebbe dovuto e un scarica elettrica mi attraversa.

《Se non vuoi che ti prenda sul lavandino, ora. È meglio che tu non mi sfiora, visto che tu non hai tanta voglia》sussurro con voce roca sento la gola secca. 《Lo farei, se ti allontanassi》sorride malizioso, neanche mi ero reso conto di aver diminuito lo spazio.

《Non ci riesco》sussurro baciandogli il collo, gli prendendo i fianchi e l'avvicino, aspetto un suo rifiuto, ma quando non arriva, la sollevo, prontamente lei stringe le gambe intorno a me e le braccia intorno al collo. Premo il mio sesso contro il suo, strofinandolo per fargli sentire tutta la mia eccitazione.

Inizio a baciarla con foga, erano due settimane che sognavo le sue labbra. L'appoggio sul lavandino, in modo da avere più spazio di manovra, gli accarezzo la coscia, fino ad arrivare al suo punto caldo. La sento già pronta per me dalle mutandine umide, infilo una mano tra il pizzo e inizio ad accarezzarla, per infilare un dito dentro a intervalli.

Nel frattempo gli lecco e gli bacio il collo 《Andras》sospira, infilo due dita muovendole lentamente e poi velocizzando il ritmo, fermandomi quando la sento star per arrivare. 《Uhm》si lamenta 《Cosa vuoi bimba?》《Lo sai 》《Dimmelo》ordino mordicchiandogli la guancia.

《Te》non aspettavo altro, libero il mio amico, gli strappo le mutande e entro iniziandomi subito a muovermi velocemente, ce l'ho così duro che non pensavo di resistere ancora. Mi morde il collo per non urlare, accrappandosi alla mia schiena. È mia, tutta mia, solo mia.

Angolo Autrice
Per le persone che mi seguono da tempo e/o che hanno letto tutti i miei libri, mi sono dimenticata di avvertirvi che ho ripreso a scrivere ed aggiornare "Wolf - Crudele come pochi"

La Concubina Dell'AlfaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora