36

5.3K 232 8
                                    

《Il confine tra amore e odio è molto sottile. Vattene》《Hai ricevuto i miei regali?》《Si, puoi anche smettere di inviarli, li ho buttati tutti》mento, mi prende per il polso, tirandomi verso il basso《Non so cosa c'è tra il Re con te, ma so che sei in astinenza, se vuoi ti posso soddisfare subito》sussurra con fare malizioso, mi viene da vomitare.

Sono pronta a infilzarlo, che qualcuno mi batte nel tempo e un pugno di tutto rispetto lo colpisce in viso, sotto l'occhio.《Sei ancora qui?》ringhia il Re, Maximilian si inchina 《Mi perdoni mio Re》sussurra tremante 《Ti ho detto via!》urla quest altro, lui chiede nuovamente perdono e se ne va. Prima che Andras se ne possa rendere conto, richiudo il bastone, per poi entrare nell'ufficio seguito da lui.

"Potere" Nikolai questo non è il momento più adatto "Prendere tutto"

Mi siedo di fronte alla sua scrivania, lui sbatte la porta sbuffando e si accomoda sulla poltrona di fronte a me. 《Non volevo che lo incontrassi》dice passandosi nervosamente una mano tra i capelli 《Perché era qui?》domando appoggiando il bastone al tavolo.

《Ha avuto un colpo di stato, qualcuno ha cercato spodestarlo ed è venuto qui a chiedere il mio aiuto》dice aprendo un cassetto e dandomi un scatola con una pipa e tutto il necessario per essa, che avevo lasciato per le lezioni con Vonoci, mentre lui si accende un sigaro, è la prima volta che lo vedo fumare.

《Mi conosci bene》dico accendendo la pipa e poi allungandomi per accendergli il sigaro 《Si, quando sei stressata, arrabbiata, triste o pensierosa fumi ed è il modo migliore per tranquillizzarti》espira il fumo, non riesco a non nascondere un sorriso.

《Hai deciso di aiutarlo?》chiedo curiosa 《No, quel ruolo se lo deve meritare, se qualcuno del branco l'ha sfidato non sarò certo io a fermarlo, ma andrò per assicurarmi che l'incontro sia leale e nel caso dare la mia benedizione al nuovo Alfa, o meglio dire assicurarmi che non sfidi il mio potere》

Se Maximilian venisse declassato godrei troppo, spero proprio che perdi, vorrei andare a vedere per assicurarmene, ma giuro che non farò nulla e non userò i miei poteri. "Attaccare"

《Arriviamo al punto perché mi hai fatto venire qui?》domando, anche penso di sapere la risposta e da quando abbiamo litigato alla festa che non abbiamo fatto nulla, invece, rimango stupita quando mi estrae da un cassetto la scatolina d'argento. Oggi è il mio compleanno e me ne sono dimenticata?

《Ho notato che hai già ricevuto un regalo oggi, ma a differenza di quel bastone, io spero che questo non dovrai usare》dice porge l'oggetto, lo prendo e apro, senza troppe cerimonie e trovo un fischietto, cosa ci farei mai? Ci soffio e Andras si copre le orecchie, ma non suona.

《Non funziona》《Invece si, solo che tu non lo senti, così in caso di emergenza potrai chiamarmi》《Grazie》dico sorridendo, mentre lo metto al collo, lui mi fa cenno di sedermi sulle sue gambe e zoppicando vado a sedermi su di lui. Mi stringe forte e si rilassa, è come se fossi valeriana pura per lui.

《Per favore, devo lavorare ancora un po', puoi rimanere qui?》《Si》rispondo accarezzandogli i capelli, la storia del tentato omicidio ha scosso più lui che me. Io da tempo mi sono preparata all'idea di essere uccisa e sono fermamente convinta che non morirò di vecchiaia, dovrei preparare anche lui a questa idea?

Probabilmente si, a piccoli passi, facendo qualche accenno ogni tanto, anche se lui probabilmente mi rinchiuderà da qualche parte, ma deve prepararsi all'idea di perdermi da un momento all'altro. Con Vonoci, ho discusso prima della paura del diverso, è una cosa intrinseca in tutte le comunità, ciò che esce dagli schemi che non è classificato, ho si cerca di sottometterlo e imporgli un controllo o si cerca di eliminarlo, perché considerato pericoloso per la sopravvivenza della comunità.

Io sono sempre stata considerata una minaccia e quanto tale sono stata sottomessa, ma non mi è mai stata data la possibilità di mostrare il contrario, almeno fino a ora, ma i pregiudizi sono duri da eliminare. Se mi attaccassero e io mi difendessi, quella condannata sarei io, le persone avrebbero la scusa per confermare i loro pregiudizi. Voi vi sareste comportati diversamente? Io dubito.

Andras legge, firma e corregge documenti su documenti, mentre li smista in tre diversi contenitori. Prendo un foglio e lo osservo, è una tabella piena di numeri, che non so da quale parte iniziare e come leggerlo. 《È un bilancio》dice Andras continuando a fumare il sigaro, si è pure messo un paio di occhiali. Certo che in versione ufficio, con occhiali e sigaro non è per niente male.

《Perché mi guardi in quel modo?》domanda 《Oh, nulla》《Nulla? È ora di una pausa》annuncia, sposta le cose sulla scrivania, mi prende e mi fa sedere sopra. Mi prende per i fianchi, si alza e mi avvicina pericolosamente a lui, fino a sfiorarci il naso 《Stai pensando quanto sia sexy?》《Può essere》sussurro, lui mi bacia, prima lentamente con molta calma, poi approfondisce il bacio, in un bisogno disperato.

Le sue mani iniziano a scorrere sul mio corpo, mentre io mi avvinghio a lui, faccio per spogliarmi che mi ferma《Non farò più nulla con te》dice, ho sentito male 《Vuoi cacciarmi?》domando preoccupata, sono la sua concubina, i patti erano in cambio di "favori" lui mi dava vitto e alloggio.

Ridacchia e mi bacia sulla fronte 《No, assolutamente no, non ci riuscirei anche se lo volessi. Voglio che la prossima volta non fosse solo sesso, ma so che devo aspettare》《Andras, io...》non so cosa dirgli, ho così tanti pensieri nella mente che non riesco a metterli in ordine. 《Lo so, non c'è bisogno che me lo dici》dice con un sorriso amaro sul volto e si siede sulla poltrona, scendo dalla scrivania e riprendo il bastone. 《Forse è meglio che vado》sussurro e me ne vado, senza che lui mi fermi o aggiunga altro.

Angolo Autrice
Buongiorno! Ecco il nuovo capitolo, cosa ne pensate?

La Concubina Dell'AlfaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora