Andras Pov's
Due minuti, due fottuti minuti che l'ho lasciata sola perché chiamato dai beta, che avevano trovato gli intrusi e per gestire l'osceno spettacolo dato da Samanta. E la ritrovo con una giacca di qualcun altro addosso. Guarda caso, proprio di quello con cui aveva ballato.Preso dalla rabbia, strappai la giacca in due, la presi di peso e corsi fino a casa, per lei la festa era finita. È stata una cosa egoistica lo ammetto e sono stato una testa di cazzo, soprattutto a chiuderla dentro a chiave mentre lei sbatteva i pugni alla porta, imprecandomi contro e dicendomi quanto sia coglione, ma ero incazzato nero.
E ora sto come un bambino seduto nel corridoio, non troppo lontano dalla sua porta, ma abbastanza per non sentirla imprecare me l'ha mandate così tante che non so come non ho fatto a rompermi il collo da fermo. Avere un udito molto sviluppato non aiuta.
Vorrei lasciare la discussione con lei a domani mattina, ma non sono un codardo, voglio farlo ora appena lei si calmerà come me. Ma chi voglio prendere in giro? Sto solo temporeggiando, da quando il Re degli Alfa ha paura di una semplice discussione.
Mi alzo in piedi, prendo la maniglia, aspetto un paio di secondi, poi decido di bussare. Lei non risponde, ma entro lo stesso, è appoggiata allo stipite della porta della cabina armadio, in pigiama e con gli occhi di fuoco. 《Io...》cerco di dire.
《Zitto!》tuona e chiudo meccanicamente la bocca 《Tu emerita testa di cazzo! La prossima volta che rompocoglioni per una festa e poi mi porti via in quel modo, te li faccio ingoiare! Quant'è vera la Luna!》urla.
《Se posso...》in un battito di ciglia e di fronte a me, non sapevo che fosse così veloce. 《Seduto!》obbedisco, mi siedo sulla poltrona, se mi vedesse mia madre urlerebbe al miracolo, io che obbedisco, mi vergogno di me.
La vedo caricarsi e scaricare tutta la tensione in un fulmine, che lancia nel camino, creando una fiammata così forte che esce fuori, bruciando un po' i contorni. Non sapevo potesse fare anche questo. Sospira pesantemente, incrocia le braccia al petto rimandendo in piedi di fronte a me.
《Parla》ordina, ora più calma 《Perdonami, giuro non lo farò più, non farò più qualcosa contro la tua volontà, cercherò di mantenere la calma e parlare con te con calma》dico veramente pendito. 《Lo spero vivamente e poi?》《Poi cosa?》《Tu non hai capito l'altro motivo per cui sono arrabbiata》Sbuffa, passandosi nervosa le mani tra i capelli e alzando gli occhi al cielo. Per cos'altro dovrebbe essere?
《Il problema è che sei geloso di me》《Ovvio che lo sia》《Perché?》《Tu sei la mia concubina》《Non centra, non sei così con Clarissa ed Eloise! Perché sei geloso Andras!?》《Perché sei mia!》urlo alzandomi di scatto, lei fa lo stesso fronteggiandomi.
《Io. Non. Sono. Tua! Tu mi scopi, in cambio di vitto e alloggio! 》mi spintona, per poi puntarmi il dito al petto. No, è mia, deve esserlo la voglio solo per me! 《Tu mi appartieni, perché io appartengo a te》ringhio
《No, no, no. Tu non puoi provare qualcosa per me, ciò che pensi di provare è solo dato dall'istinto, la tua fame di possesso! Non puoi pensarti superiore alla tua natura! Non ami la tua compagna, ma ciò non significa che io sarò la sua sostituta!
Solo perché a differenza di Clarissa e Eloise è più difficile che ti lasci per un altro! Questo "amore" che pensi di provare per me è dato dal tuo essere lupo e dalle tue insicurezze!》ribatte, smontandomi lentamente pezzettino per pezzettino, facendomi soffrire sempre di più a ogni sillaba che pronuncia, come se mi infilasse tanti piccoli aghi.
《Lascerò definitivamente Victoria, farò qualsiasi cosa tu voglia, ti darò qualsiasi cosa desideri, ma sono sicuro di ciò che provo, dammi una possibilità》la prego, mi genufletto dinnanzi a lei, mettendomi completamente a nudo, mostrandogli tutto il potere che ha su di me.
Potrebbe prendermi, rigararmi come un calzino, glielo lascerei fare. Mi ha colpito dalla prima volta che l'ho vista, in tutti questi anni mi è rimasta tra i pensieri e quando mi si è presentata l'occasione di averla, non ho perso tempo. Ma tutto questo lei non lo sa e se ora glielo dicessi, sembrerebbero le bugie di un disperato.
《Alzati, ti prego. Facciamo così, prendiamoci un periodo di pausa pensaci a mente fredda, dai un'altra possibilità a Victoria, o conosci un'altra donna non lupa. Quando capirai se ciò che provi sia vero o meno ne riparleremo, io nel frattempo ci penserò》dice lasciandosi cadere sulla poltrona, mentre si massaggia le tempie.
Pensavo, speravo, volevo, che andasse diversamente, che magari anche lei provasse qualcosa per me, che mi desse la possibilità di vivere la nostra relazione in maniera diversa, di dimostrargli che più del suo corpo io ami la sua mente. La tristezza viene subito sostituita dalla rabbia, me ne vado sbattendo la porta, diretto alle prigioni dove posso liberamente sfogarmi.

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La Concubina Dell'Alfa
Lupi mannariCredete ancora alla storia della "compagna"? Dell'amore al primo sguardo? Mi fate ridere. Avete sempre letto la storia di un'Alfa che trova la sua Luna, ma delle persone che stanno intorno a questi Romeo e Giulietta improvvisati ve ne siete mai pre...