Rose's pov
Mi svegliai sentendo la voce arrabbiata di Scorpius gridare qualcosa, e spalancai gli occhi alzandomi a sedere sul letto.
Scorpius era in piedi e mi guardava, i suoi occhi azzurri erano freddi e impersonali.
Notai che gli avevano restituito la bacchetta, che teneva vicino al fianco puntata a terra.
-Non fare mosse avventate- mi ammonì una voce, e subito affianco a Scorpius si materializzò Rosier, avvolto nella tonaca scura e con i riccioli castani che gli scendevano negli occhi.
Puntava la bacchetta alla gola di Scorpius, il quale se ne stava immobile e senza reagire, come una bambola inerme.
Non lo avevo ancora mai visto sotto Imperius.
-Piantala di fare il bambino e incantami- dissi sbuffando e alzando le mani al cielo in segno di resa.
Rosier sembrò soddisfatto della mia sottomissione, e sorrise mettendo in risalto gli incisivi d'oro.
-Imperio!- esclamò agitando velocemente la bacchetta verso di me.
Venni avvolta da un dolce profumo di pesca e zucchero filato, e lo inspirai a pieni polmoni senza riuscire a impedirlo a me stessa.
Subito la stanza perse i suoi colori, e divenne delle più svariate tonalità di grigio; mi sentii stanca, come se portassi sulla schiena un carico eccessivo da troppo tempo.
-Alzati- ordinò Rosier, e notai che era l'unica figura ancora a colori.
I muscoli delle gambe si mossero da soli e mi trovai in piedi vicino a Scorpius.
Avrei voluto toccarlo, oppure voltarmi verso di lui, ma riuscivo solo a fissare il grigio davanti a me.
Era come se la mia vitalità fosse stata risucchiata da un dissennatore, e la mia unica cura era eseguire ciò che Rosier mi ordinava.
Dentro di me, nascosta in qualche angolo irraggiungibile, sentii la rabbia e la frustrazione ribollirmi dentro.
Tuttavia non riuscii a esternare assolutamente nessun genere di emozione.
Io e Scorpius seguimmo Rosier, che ci portò fuori dall'edificio facendoci camminare nella foresta per un tempo lunghissimo.
Era ancora notte, perciò ci lasciammo guidare dal suo Lumos mentre ci precedeva.
Quando il cielo passò dal nero pesto al blu lapislazzuli, e le stelle iniziarono a sparire, arrivammo in una enorme pianura piena di fiori di campo.
Avrei urlato, se fossi stata in me, alla vista di quello scempio.
Avevo una cinquantina di Inferi davanti, i loro corpi putrefatti e scheletrici si muovevano scoordinati, colpiti spesso da spasmi muscolari involontari che li facevano sembrare ancora più spaventosi.
I loro colli erano circondati da catene collegate tra loro, una ad una, fino a finire in un unico laccio tenuto in mano da Mellbourne, uno dei Mangiamorte prediletti di Antares.
Più indietro due Trolls stavano spingendo in avanti grosse catapulte di legno, grandi quanto loro almeno.
E per finire in bellezza, più di una cinquantina di Mangiamorte erano pronti e in attesa della battaglia, in un numeroso gruppo che affiancava gli Inferi.
Era un bell'esercito, anche se non possente come lo era stato quello di Voldermort, ma io sapevo il motivo.
Antares aveva me, ed ero certa di essere letale almeno quanto la cinquantina di Inferi che avevo davanti, se non di più.
Sarebbe stata una sconfitta schiacciante per Hogwarts, pensai con orrore mentre continuavo a guardare indifferente un punto davanti a me.
-Ci siamo!- esclamò Antares spuntando dal nulla, se non fossi stata vittima della maledizione Imperius probabilmente sarei sobbalzata dallo spavento.
L'uomo guardava adorante il suo esercito, con gli occhi rossi che luccicavano dall'emozione.
La cicatrice che gli scendeva sulla guancia era deformata dal suo ampio sorriso: sembrava in bambino durante la mattina di Natale.
-Siamo in perfetto orario, tra quindici minuti sorgerà il sole!- esclamò, non ebbe bisogno di urlare dato che l'intera folla si era zittita appena l'aveva sentito arrivare.
-Oggi sarà un grande giorno!- annunciò Antares al suo pubblico -Un giorno che il mondo magico ricorderà!- gli tremava la voce dall'euforia.
Ormai ero abbastanza certa che avesse dei seri problemi mentali.
-Su non perdiamo tempo! Al mio tre!-
Vidi i suoi uomini mettersi in posizione.
-Uno... due... tre!- qualcuno mi aveva afferrato per il braccio, e sentii l'inconfondibile pressione della smaterializzazione su ogni centimetro del corpo.
Atterrammo tutti all'unisono, con un sonoro "pop" che sembrò un colpo di pistola, per via della massa di individui smaterializzati insieme.
Eravamo arrivati in cima a una collina, mentre davanti a me si ergeva il castello di Hogwarts.
Come immaginavo, era coperto da un'enorme cupola scintillante che avrebbe carbonizzato chiunque la attraversasse.
-Tutte qua le loro difese?- ghignò Antares.
Si voltò e fece un cenno ai suoi uomini, che caricarono le catapulte con enormi massi argentei; evidentemente i Trolls non avevano voluto partecipare, ma solo occuparsi della parte tecnica.
Vidi spuntare le prime luci dell'alba, quando sganciarono le catapulte lanciando in aria gli enormi massi.
Andarono a schiantarsi sullo scudo semi trasparente del castello, e si ruppero in mille pezzi a contatto con esso.
-Beh, non sono così sprovveduti a quanto pare- ghignò Antares, e lo vidi voltarsi verso di me.
-Rosier, che ne dici di un potente Bombarda?- suggerì.
Rosier, l'unico che vedevo a colori, mi si avvicinò sussurrandomi all'orecchio l'incantesimo.
Avanzai di qualche passo, senza riuscire a impedirmelo, mentre sentivo già il potere attivarsi e circolarmi nelle mani come piccole scariche elettriche.
-Fa' del tuo meglio!- gridò Rosier dietro di me.
Non mi voltai.
Presi un profondo respiro, mentre puntavo il palmo di una mano verso Hogwarts.
Potevo vedere gli studenti oltre lo scudo, pronti alla battaglia e affiancati da enormi statue, tra di loro c'era la mia famiglia e i miei amici.
La scarica elettrica del mio palmo scaturì lanciando un piccolo proiettile, grande quanto una scheggia di vetro, che volò velocissimo fendendo l'aria e puntando allo scudo.
Appena vi entrò in contatto esplose producendo un boato assordante, e una nuvola di fumo dalla cupola.
-Di più!- gridò Rosier dietro di me, e così cominciai a lanciare una scheggia dietro l'altra.
I botti erano potenti e tanto assordanti da farmi fischiare le orecchie, intravedevo le crepe formarsi sullo scudo mentre continuavo a colpirlo.
"Rose fermati, così lo farai crollare" disse un angolo della mia mente, eppure non riuscii a dargli ascolto.
Continuai a colpire, mentre i boati riempivano l'aria uno dopo l'altro.
Ero certa che, se non fosse stata coperta dal rumore, avrei sentito la risata maniacale di Antares dietro di me.
Seppi di dovermi fermare, solo quando lanciai l'ultimo Bombarda, e il rumore di una crepa sormontò i boati.
Vidi come una ragnatela spargersi su tutta la cupola, e le difese di Hogwarts si infransero davanti ai miei occhi mentre i brandelli semi trasparenti cadevano a terra come vetro.
L'esercito dietro di me esultava urlando, e io guardando ciò che avevo fatto avrei voluto piangere se mi fosse stato concesso di farlo.
-Rosier, prendi i due!- tuonò Antares mentre mi afferravano per un braccio e facevano lo stesso con Scorpius.
-Voi tre davanti, seguiti dagli Inferi e i Mangiamorte per ultimi!- gridò.
Il tutto si susseguì in pochi secondi: prima sentii i ringhi dei non morti finalmente liberi dalle catene, e poi Rosier trascinò me e Scorpius iniziando a correre giù per la collina.
-Attacca!- mi ordinò, mentre gli Inferi ci stavano alle calcagna qualche metro dietro di noi, pronti a sbranare chiunque incontrassero.
Nella mia mano si formò una sfera di fuoco, che andò a colpire una statua di pietra che ci correva incontro con la mazza in aria.
Si sbriciolò mentre avanzavamo, e Rosier preso dalla foga ci lasciò indietro iniziando a scagliare maledizioni.
Feci per imitarlo, quando io e Scorpius ci ritrovammo bagnati fino alla vita da dell'acqua.
Continuai a correre e superato il ruscello mi resi conto che il mondo si era colorato nuovamente, e che non ero più sotto l'influsso della maledizione Imperius.
Correndo mi voltai verso Scorpius, e vidi che anche lui era tornato in sé.
-Combattiamo!- mi urlò, puntando la bacchetta dietro di sé e facendo saltare in aria un gruppo di Inferi.
Accelerai il passo, finché i muscoli delle gambe non mi bruciarono implorando pietà.
Dopodiché mi voltai di scatto fermandomi, e puntando le braccia verso la cinquantina di Inferi che mi veniva incontro.
-Ardemonium!- gridai.
Era un incantesimo oscuro e incredibilmente potente, non ero sicura di poterlo evocare ma non avevo scelta.
Solo il fuoco poteva sconfiggerli, quindi o ci sarei riuscita, o gli Inferi mi avrebbero travolta raggiungendo il castello.
Vidi una enorme fenice di fuoco materializzarsi davanti a me, e il suo gracchiare mi perforò i timpani mentre sbatteva le enormi ali rossastre, e planava verso i mostri che avanzavamo.
Cercai di concentrarmi il più possibile, mentre la fenice infuocata aumentava le sue dimensioni e si buttava tra gli Inferi, facendoli accasciare a terra mentre il fuoco li divorava.
-Cosa stai facendo?! Smettila subito!- tuonò Rosier raggiungendomi, mi voltai vedendo la confusione nei suoi occhi.
-Spiacente- dissi girandomi piano verso di lui, e lasciando gli Inferi infuocati alle mie spalle.
Ero pronta a farlo soffrire per avermi manovrata come un burattino, ma Scorpius mi precedette apparendo di fianco a me e gridando -Expulso!-
Rosier venne scagliato via in aria e andò a schiantarsi contro lo scudo di una statua, la quale guardò stranito il Mangiamorte che gli era finito addosso, come se fosse un fastidioso insetto.
Dopodiché la statua puntò me e Scorpius, ma invece di attaccarci ci fece un inchino, riconoscendoci come suoi alleati.
Corremmo raggiungendo la folla di studenti riuniti davanti all'ingresso.
Mi stupii di trovare Draco e Astoria Malfoy in piedi vicino alla preside, e Scorpius corse verso di loro abbracciandoli.
-State bene? Quello era Ardemonio signorina Weasley?- mi chiese la McGranitt sconvolta, guardando in lontananza i corpi dei non morti accasciati a terra, che ancora bruciavano.
-Che cos'era quell'acqua?- chiesi in preda all'euforia.
-Cascata del Ladro, lava via ogni incantesimo- mi rispose Lily, facendomi l'occhiolino.
Avrei voluto abbracciarla dalla felicità ma il rumore di qualcosa di grosso che fendeva l'aria, mi costrinse a voltarmi.
Vidi un enorme masso argenteo lanciato da una catapulta colpire la vetrata del castello, mandandola in frantumi.
-Prepariamoci! Non è ancora finita!- gridò la McGranitt agli studenti, che presero a correre con le bacchette sguainate, insieme alle statue che facevano rimbombare i loro pesanti passi sul terreno.
Mi voltai e vidi che il gruppo di Mangiamorte era finalmente entrato in campo.
-Tesoro!- sentii qualcuno afferrarmi e stritolarmi in un forte abbraccio.
-Mamma! Papà! Zii!- gridai vedendo la mia famiglia davanti a me.
-Dobbiamo muoverci!- urlai per farmi sentire attraverso i boati degli schiantesimi.
Hermione Granger mi afferrò per la spalla, costringendomi a voltarmi.
-Mamma io combatterò! Non puoi impedirlo!- gridai scostandomi e fissandola con fermezza.
-Non voglio impedirlo, lo faremo insieme- disse lei guardandomi con orgoglio e impugnando saldamente la bacchetta, mentre a me spuntava un gran sorriso.
-Ho visto cosa hai fatto... avrei dovuto parlarti prima dei tuoi poteri...-
-Non importa mamma- dissi con un cenno.
Guardai dietro mio padre, e vidi Harry, Ginny, Bill, Fleur George e Percy tutti pronti alla battaglia.
-Andiamo!- gridai mentre Scorpius, i suoi genitori e la mia famiglia mi affiancavano, buttandoci nella mischia.
Notai anche molti Auror insieme agli studenti, che difendevano i meno abili nel duello.
Senza gli Inferi al comando di Antares, eravamo in netto vantaggio.
"Impedimenta!" Pensai fissando un Mangiamorte che duellava con mio fratello, e subito venne avvolto da spesse catene che lo fecero stramazzare al suolo.
-Bel colpo!- esclamò mio padre chinandosi per schivare una maledizione e schiantando un altro Mangiamorte.
Scorpius era impegnato a fronteggiare quello che riconobbi come Mellbourne, mentre attorno a me vedevo i miei amici e parenti avere la meglio nella lotta.
Le gigantesche statue colpivano i Mangiamorte con le loro lance, quasi stesso giocando a Hockey, e la McGranitt era impegnata in uno scontro con due uomini, che le lanciavano incantesimi a rafficca.
"Incendia!" pensai guardandoli, e i loro vestiti presero immediatamente fuoco, facendoli correre via e rotolarsi a terra.
-Questo merita cinquanta punti per Grifondoro, signorina Weasley!- esclamò la McGranitt colpita, guardando i suoi assalitori a terra.
Risi abbassandomi per schivare uno schiantesimo.
Mi allontanai dalla mischia e andai da mia cugina Lily, che continuava a lanciare Protego, dato che la stavano attaccando in tre.
-Non è leale!- gridai indicandone uno, e dalla mia mano esplose uno. schiantesimo che lo lanciò addosso al suo compagno, Lily colpì il terzo un Expelliarmus, e venne a darmi il cinque saltellando dalla gioia.
-Come stiamo andando?- le chiesi, se c'era qualcuno che poteva conoscere le sorti della battaglia, quella era lei.
Ci abbassammo schiavando uno Stupeficium, e schiantai l'uomo che ce lo aveva lanciato.
-Bene... devo andare ad aiutare Lorcan!- gridò lei di colpo, dopodiché sparì come un razzo nella folla.
Mi preparai a scegliere il mio prossimo avversario, anche se ormai mi sentivo stanca e senza energie, per i troppi incantesimi senza bacchetta che avevo lanciato.
Qualcosa di innaspettato mi fece bloccare: un bruciore insopportabile mi colpì il palmo della mano.
La guardai confusa vedendola normale, solo leggermente rosea per via dell'ustione provocatami quando avevo toccato il braccio di...
-Castiel!- urlai voltandomi, e sondando la mischia con lo sguardo.
Gli era successo qualcosa, lo avevo percepito attraverso il nostro legame, e dovevo trovarlo a tutti i costi.
Feci per incamminarmi, quando una maledizione Cruciatus mi colpì alle spalle, facendomi contorcere terra dal dolore.
-Rose Weasley!- gridò una voce che avevo ormai imparato a riconoscere.
Alzai la testa e vidi Antares sormontarmi con la bacchetta puntata sul mio viso.
-Sei morta- disse con un sorriso sadico e gli occhi rossi che luccicavano di soddisfazione.Angolo Autore
Salve! Spero che il capitolo vi sia piaciuto (avevo paura di deludere le aspettative, descrivendo la battaglia)
Fatemi sapere che ne pensate, a presto! ^-^
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~Rose e Scorpius~ "Secrets"
FanficÈ il quinto anno ad Hogwarts per Rose Weasley. Un altro normale anno, in cui non sarebbe successo niente come nei precedenti. O almeno così pensava. Le cose nella scuola di magia e stregoneria cominciano a farsi burrascose quando Rose e Scorpius, gr...