Rose's povLo stavo davvero per fare? Ero così stupida da chiedere un favore al diavolo?
Beh, quella mattina ero di cattivo umore. Quindi sì.
Svoltai l'angolo, ritrovandomi nelle vicinanze dell'ufficio di Gunter, il custode.
Mentre mi avvicinavo notai che il portone di legno massiccio era socchiuso, e dall'interno si sentiva nettamente la voce di mio cugino James, sbraitare giustifiche.
Il patronus di Alice mi aveva raccontato in breve cosa era successo.
Quell'arpia bionda non avrebbe potuto trovare un'accusa più viscida da rivolgere a mio cugino.
L'avrebbe pagata cara.
Bussai all'enorme portone ed entrai subito senza aspettare un invito, cercai di assumere l'espressione più dolce e sorridente che mi riuscisse, mentre mi richiudevo il portone alle spalle.
-Buongiorno, Arnold- dissi rivolgendomi cortese al custode, e chiamandolo addirittura per nome.
Avrei vomitato più tardi, ora c'erano cose più importanti a cui pensare.
Lui mi guardò un po' stranito.
-Weasley, cosa vuole?-
Mi avvicinai con un sorriso.
Sapevo perfettamente, come molti altri studenti del resto, che Gunter era un magonò, come il suo predecessore.
Tirai fuori dal mantello una boccetta a forma di rombo, di vetro trasparente, e gliela misi davanti agli occhi.
-Ti propongo uno scambio, Arnold. Questo qua...- abbassai la voce avvicinandomi, e lui fece altrettanto, incuriosito -... è Verita Serum- sussurrai guardandolo in modo eloquente.
-Rose! Non vorrai dargli... sei impazzita?!- esclamò James esterrefatto corrugando le sopracciglia scure.
-È semplice: tu sorvoli su ciò che è successo a mio cugino James, e sarà tua.-
Vidi il suo faccione contorcersi per pensare, imbruttito da mille rughe.
- Ma non si può usare il Verita Serum...-
-Andiamo Arnold, sono certa che non avrai difficoltà a non farti beccare- dissi con una risatina dandogli una pacca sulla spalla.
- Andata! Fuori dal mio ufficio voi due!- gridò poi con un tono più alto, spingendo me e James verso la porta, che venne chiusa con un tonfo appena fummo usciti.
-Qualcuno è nei guaaaaaiii- cantilenò Pix, spuntato dal nulla davanti a noi, e facendoci boccacce.
-Immobilus!- dissi puntandogli la bacchetta contro, dopodiché mi incamminai con passo svelto e James mi seguì corricchiando.
-Rose, gli hai davvero dato il tuo Verita Serum... per salvarmi...- sembrava quasi commosso.
- Non essere stupido, James.- dissi ridendo di gusto -Quella boccetta conteneva solo acqua e miele- spiegai con un sorriso.
- Ma... se Gunter lo scoprisse?-
-È un magonò, a meno che non la provi non può scoprirlo. Inoltre cosa pensi che andrà a dire? Che ha messo in punizione una studentessa da cui ha comprato un Verita Serum illegale da usare sugli studenti?- spiegai immaginando ogni minima possibilità, mentre salivo la scalinata a chiocciola che portava alla Torre Di Astronomia.
- Cugina... sei sicura di essere una Grifondoro? Una cosa del genere me la aspetterei da Albus e Scorp...-
Mi fermai per un secondo puntando il piede sul gradino.
James si fermò dietro di me riprendendo fiato.
-James, solo perché tu sei un idiota, non vuol dire che io sia un genio dell'astuzia- dissi riprendendo a salire le scale.
Quel commento in effetti non era stato molto carino, ma come avevo già detto, ero di cattivo umore.
-Si può sapere... dove andiamo... tanto di corsa?- chiese James con la voce rotta dalla fatica.
Mi fermai voltandomi con gli occhi al cielo.
"Stai calma Rose" pensai girando la testa verso mio cugino e facendogli un tirato sorriso.
-James.... Non so come dirtelo....- tentennai.
-Avanti! Dai!- insistette lui impaziente, gesticolando con le mani.
-Vedi... Io e te... Grifondoro... abbiamo la prima lezione della giornata, cioè Divinazione, con i Serpeverde, in cima alla torre di Astronomia. E abbiamo solo venti minuti per arrivarci!- finii esausta, e forse anche un po' esaurita.
- Ma i Serpeverde non ce li avevamo a Pozioni?- chiese lui confuso.
- Le coppie di case sarebbero cambiate dopo le vacanze di Natale, James, è una cosa che si fa tutti gli anni...-
-E perché stai correndo se mancano ancora venti minuti?- chiese come se stessi facendo qualcosa di altamente ridicolo - Io vado a prendermi una ciambella in Sala Grande, prima, ci si vede cugina!- esclamò salutandomi con la mano e prendendo a scendere le scale velocemente.
Ero senza parole.
Ripresi a salire, con le cosce che bruciavano per lo sforzo.
Arrivare alla Torre Di Astronomia era una salita infinita, e se non si partiva con il giusto anticipo, si arrivava sempre in ritardo.
Dopo un po', superai un paio di Serpeverde, e salii più veloce.
Avevo notato una chioma bionda guardando in su, sulle scale.
Dovevo raggiungerla.
Sì, era decisamente Evelyn.
La bionda aveva già preso a salire la piccola scalinata a chiocciola che portava alla botola sul soffitto.
La seguii e spuntai nell'aula, alzandomi per far passare i due Serpeverde che avevo superato in precedenza.
Corricchiai nel corridoio in mezzo agli scaffali che facevano anche da spalti.
Un raggio di sole mi colpì in faccia mentre avanzavo, ma non mi impedii di vedere la scena.
La vidi passare vicino al lato destro dell'aula, e salutare con la mano (come una stupida bambola) e con uno smagliante sorriso, il mio ragazzo.
Che ovviamente, alzò la testa da seduto, e ricambiò contento.
Mi resi conto di essermi fermata sul posto, e ripresi a camminare.
Mi fermai di fianco a Scorpius, lui alzò la testa e si stupì di vedermi.
-Ciao!- dissi salutandolo con la mano, imitando Evelyn, dopodiché gli lanciai l'occhiata più infuriata del mio repertorio e mi andai a sedere dal lato dei Grifondoro.
Ricaddi sbuffando su un cuscino enorme color malva, accanto a me Alice e Dominique, che mi guardavano confuse.
Sbattei il borsone sul tavolino rotondo che ci arrivava appena alle ginocchia, visto che eravamo tutti seduti a gambe incrociate sui cuscini.
Mi chiesi se l'aula della professoressa Sybil fosse stata costruita per ultima, quando Hogwarts aveva finito i fondi.
Era l'unica cosa che potesse spiegare anche i tappeti che ricoprivano il parquet, che sembravano essere stati presi ad una bancarella dell'usato.
-Hey!- esclamò forte una voce accanto a me, dandomi uno spintone sulla spalla.
- Non serve fare così Alice, ci sento!- risposi aggrottando le sopracciglia, e girandomi a gambe incrociate verso le due.
-A quanto pare no, visto che ti stavamo chiamando da un minuto buono- aggiunse Dominique guardandomi preoccupata con i suoi occhioni color whisky.
O forse color Jack Daniel's? In effetti però il Jack era un whiskey...
Scossi la testa per riprendere lucidità.
-Bellissima giornata, non trovate?- chiesi prendendo la bacchetta e i fogli di pergamena dalla borsa.
- No, sta per piovere... Rose a cosa ti serve la bacchetta? Siamo a divinazione...- continuò Dominique.
Oh.
La rimisi nella borsa, con mani tremanti dalla rabbia.
-Oh scusate... non si sa mai che possa servirmi sai... con una certa bionda...- borbottai.
-Potrei offendermi- disse Dominique.
-Tu sei rossa tendente al biondo Domi, non rientri nella categoria- dissi.
- Io ero appostata in Sala Grande come da programma, ho visto come quella oca ha aggredito James...- cominciò Alice.
-No non si tratta di quello, già sistemato. James dovrebbe arrivare da un momento all'altro con una ciambella in mano e nessun problema che possa sfiorarlo finché la avrà-
Come da copione, James spuntò tra gli spalti finendo l'ultimo boccone della sua ciambella e si andò a sedere tra Lorcan e Lysander, due gradinate più sopra.
-È quella odiosa vipera... l'avete vista? È passata apposta accanto a Scorpius per salutarlo come una stupida bambolina. E lui? Ovviamente ricambia tutto sorridente come un idiota!- non mi preoccupai troppo di moderare la voce, Evelyn si era seduta sugli spalti più in alto, come a volersi dare importanza. Era in mezzo a Mallory e Jane, due Grifondoro che avevo visto solo qualche volta di sfuggita, perché mi erano sembrate troppo snob per farci amicizia.
- Non credi di star esagerando Rose...- disse Domi, ma appena mi vide sgranare gli occhi alzò le mani al cielo ritirando tutto.
-Ciò che Domi vuole dire... è che era un innocente saluto... e se Scorpius l'avesse salutata per stare al suo gioco e scoprire qualcosa su di lei?-
-Gli ho espressamente chiesto di non farlo, abbiamo ingaggiato apposta James per sedurla al posto suo!-
Alice ridacchiò -Beh, non mi sembra che tra i due sia stato amore a prima vista no?-
Sorrisi, d'accordo con lei.
-E se...- iniziai lanciando un'occhiata al lato dei Serpeverde -... se lui avesse in mente qualcosa... riguardo Evelyn... se volesse entrare nelle sue grazie per scoprire informazioni su di lei...-
-Sarebbe così grave?- chiese Dominique interrompendomi.
-Sì!- esclamai decisa - Gli ho espressamente chiesto di non farlo... guardateli... stanno complottando come piccole serpi...- borbottai e ci sporgemmo in avanti per inquadrare la tavolata di Scorpius, che era seduto con Albus a borbottare e lanciare occhiate dalla nostra parte. Stava guardando proprio me? Da quella distanza non riuscivo a capirlo.
- Ci serve un piano, loro sicuramente ne hanno uno...- dissi decisa.
- Io ne ho uno- disse una voce alle nostre spalle.
Sobbalzammo e ci girammo vedendo la professoressa Sybil guardarci con le mani sui fianchi, gli occhi scoloriti sembravano tre volte più grandi attraverso le lenti degli occhiali, spesse come fondi di bottiglia.
-Troppe chiacchiere tra i Grifondoro- annunciò alla classe battendo le mani.
Dal lato dei Serpeverde si udì qualcuno ridacchiare.
-Oggi lavorerete in coppie, quindi scogliere i gruppi da tre ai tavoli...-
Io Alice e Domi ci guardammo, non sentendocela di buttare fuori nessuna di noi.
-Professoressa? Potrebbe decidere lei le tavolate... sa siamo tutte amiche e non vorremmo...- iniziò Alice, ma la professoressa la fermò alzando una mano.
- Non si preoccupi Paciock, sceglierò io le coppie e saranno miste-
Un mormorio si levò in tutta la classe, e la professoressa battè un paio di volte le mani per richiamare il silenzio.
-Con miste...- dissi rompendolo nuovamente -...intende maschio e femmina, vero?- azzardai, ma qualcosa che strisciava nel mio stomaco mi avvisò che non sarebbe stato così...
-Intendo Grifondoro e Serpeverde insieme. Ora prendete una sfera di cristallo dell'armadio per favore! Una per ogni tavolo!- alzò la voce pronunciando l'ultima frase,per sormontare i mormorii di protesta che si erano alzati da entrambe le case.
-Perché ho la strana sensazione che non ci sarò io in squadra con Scorpius, questa volta?- chiesi ad Alice alzandomi.
-Saranno le vibrazioni dell'aula cara, sicuramente è una predizione- disse la professoressa, che a quanto pare era alle mie spalle ancora.
Una predizione certo... come se fosse il Fato a scegliere le coppie, e non lei.
-Scusi il ritardo- disse una voce melodiosa e maschile.
Tutta la classe si girò verso l'entrata, vedendo un Castiel nella divisa dei Grifondoro entrare di gran carriera.
Ora sì che eravamo al completo.
Lui mi individuò subito tra tutti gli studenti e mi riservò un affascinante sorriso facendomi l'occhiolino.
Alice e Dominique ridacchiarono iniziando a parlottare e fare ipotesi sul gesto.
Vidi che un'altra persona non se lo era perso: Scorpius mi guardava accigliato e lanciava occhiate a Castiel che si era fermato a parlare con la professoressa Sybil.
Guardai il biondo con un sorriso perfido e alzai una mano agitando le dita, a mo' di saluto, mentre andavo a prendere una sfera di cristallo.
La giornata stava per prendere una piega interessante, e quella era di certo una predizione!
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~Rose e Scorpius~ "Secrets"
FanficÈ il quinto anno ad Hogwarts per Rose Weasley. Un altro normale anno, in cui non sarebbe successo niente come nei precedenti. O almeno così pensava. Le cose nella scuola di magia e stregoneria cominciano a farsi burrascose quando Rose e Scorpius, gr...