Rose's pov
"Ma che accidenti sta succedendo?" pensai guardando Scorpius, che si portò il bicchiere di vino alle labbra fissandomi impassibile.
-Hai gravemente ferito cinque dei miei uomini e cercato di uccidermi... il tutto di prima mattina...- disse Antares con un mezzo sorriso -...devo presupporre che hai dormito poco bene?-
Mi guardai attorno, e vidi che la sala da pranzo si era riempita di ulteriori guardie del corpo.
Avevo gli occhi di tutti puntati addosso, e i bestioni con addosso mantelle scure impugnavano la bacchetta saldamente.
-Beh lo capisco, molti sono di poche parole appena svegli- continuò Antares, fingendo che gli avessi risposto.
L'uomo posò il calice di vetro sul tavolo, e mi indicò la sedia davanti a me.
-Prego, siediti- disse cordiale, facendo indietreggiare la sedia da sotto al tavolo, con un colpo di bachetta.
Lo fissai con odio, incrociando le braccia al petto.
Sperai che fosse abbastanza furbo da capire il linguaggio del corpo.
Dietro di me udii dei bassi mormorii nella folla di guardie.
-Ho detto...- iniziò Antares puntando su di me i suoi occhi rossi, ora colmi di ira -...siediti!- gridò agitando la bacchetta.
Il dolore della maledizione Cruciatus mi colpì in pieno, facendomi piegare in due e costringendomi a sedermi per non stramazzare al suolo gridando.
La tortura si placò, e mi sentii spingere in avanti con la sedia.
Davanti a me avevo Scorpius, che guardava fisso il piatto stringendo tra le mani le posate, e alla mia sinistra, come capotavola, il figlio di Voldemort.
-Molto bene- disse quest'ultimo soddisfatto.
Poggiò i gomiti sul tavolo, incrociando le dita e giocherellando con la bacchetta.
Ci guardava a turno, lentamente.
-Non immaginate quanto io sia felice di avervi qui con me!- esclamò con uno scintillio negli occhi color vinaccia.
-Ci hai rapiti- disse Scorpius con un tono controllato, sebbene stesse perforando con lo sguardo il suo bicchiere di vino.
Talmente tanto che si ruppe, facendomi sussultare e macchiando di rosso la tovaglia di lino.
-Ecco perché l'ho fatto- disse Antares ridacchiando -perché siete speciali. Siete diversi-
-E tu...- dissi io incrociando le braccia al petto -...con quegli occhi rossi sembri un fottuto vampiro. Benvenuto alla tavolata dei fenomeni da baraccone- dissi con odio.
La mia affermazione però sembrò divertirlo.
-Beh, cara Rose, non potrai uccidermi con un raggio di sole, come hai fatto con Fergus- disse infilzando le uova che aveva nel piatto e mangiando di gusto.
Io non avevo lanciato neanche un'occhiata al contenuto del mio.
-Un incantesimo per farti fuori c'è- gli feci notare.
-Intendi l'anatema che uccide? Oh giovane ragazza, hai ancora tanto da imparare sulle maledizioni senza perdono- mi spiegò Antares agitando una mano, come se avessi detto una bazzecola.
-Non funzionano se non lo vuoi davvero- si intromise Scorpius.
-Esatto!- esclamò l'uomo -Devi volerlo, devi esserne sicura.. e non è così facile uccidere... per non parlare del fatto che le mie guardie vi ammazzerebbero all'istante se mi uccideste- aggiunse facendo spallucce.
Non stentavo a crederci, sembravano molto ansiosi anche solo di torturarci.
-Mangia, Rose- mi ricordò Antares, indicando il mio piatto.
Avrei voluto rispondergli a tono, e rifiutarmi, anche a costo di sopportare la maledizione Cruciatus di nuovo.
Però decisi di dargli retta: avrei dovuto mantenermi in forze per poter fare magie senza bacchetta.
Perciò mi fiondai sulle uova e le salsicce che riempivano il mio piatto, e mandai tutto giù senza sentirne nemmeno il sapore.
-Sentiamo...- dissi una volta che ebbi finito -...perché ci avresti portati qui?- non conoscevo ancora l'ubicazione del posto, ma ero certa fosse lontano da Hogwarts, il più possibile.
-Perché voi due sarete le mie armi migliori nella battaglia per conquistare la vostra scuola-
Sbattei le palpebre sorpresa, guardandolo stupita.
-Pensavo volessi attaccare Hogwarts per avere noi...- mormorai dopo un po', ricordando la mia visione.
Ma rammentai anche che, come mi aveva detto Lily, le visioni profetiche potevano cambiare.
-Invece voglio usare voi per avere Hogwarts! Una volta preso il castello, il mio esercito triplicherà con l'aggiunta di tutti gli studenti che si trovano lì...-
-Noi non ti aiuteremo! Nessuno lo farà!- gridai sentendo nascere una rabbia incontrollabile dentro di me.
-Ma certo che no, ecco perché ognuno di voi sarà sotto l'influsso della maledizione Imperius- spiegò lui con semplicità.
E in quel momento mi resi conto di cosa significava: decine di studenti, di ragazzini e bambini costretti a ferire e uccidere, senza la possibilità di ribellarsi.
-Sei un mostro...-mormorai sconvolta.
-Hai ragione, in fondo siamo alla tavolata dei fenomeni da baraccone, no?-Albus's pov
-Che cosa aspettano per fare qualcosa?- chiesi camminando avanti e indietro nell'ufficio della McGranitt.
Ero insieme a: Lily, Dominique, James, Hugo, Castiel, Alice e i gemelli Scamander.
Erano seduti per terra, alcuni appoggiati alle colonne dello studio.
-Il Ministero non conosce l'ubicazione di Antares Blackswan, signor Potter- mi spiegò la preside, passeggiando tra noi.
Come se non lo sapessi! Era ovvio che non la conoscevano, non si erano nemmeno presi la briga di cercarlo in tutto quel tempo!
-Encomiabili i loro sforzi di fermare la guerra magica che sta arrivando- borbottò Dominique, spostando dietro le spalle i capelli biondo rossicci.
-Il Ministero non fermò nemmeno l'ultima guerra- disse una voce dietro di noi, e ci voltammo verso il ritratto di Albus Silente, appeso sul muro.
Tuttavia egli non disse nient'altro, e si limitò a fissarci da sopra gli occhiali a mezzaluna.
-Mia cugina e il mio migliore amico sono stati rapiti!- gridai, reprimendo la voglia di rompere qualcosa.
-Lo so, Potter, ma possiamo solo aspettare- rispose la preside.
Alice si alzò raggiungendomi, e mi prese per mano guardandomi con i suoi grandi occhi verdi, pieni di dispiacere.
Sentii parte della mia rabbia sbollire, ma venne sostituita dalla voglia di abbracciarla e piangere.
Non lo avrei mai fatto in pubblico però, ero troppo orgoglioso.
-Ve l'ho detto, l'unica soluzione è l'acqua della Cascata Del Ladro...- ricominciò Lily, esponendo di nuovo il suo piano alla McGranitt.
Io non ascoltavo piu mia sorella però, mi persi pensando a dove potessero essere Rose e Scorpius, e a cosa stessero passando.
D'un tratto un grido mi fece sussultare tornando alla realtà.
Castiel stramazzò a terra, gridando di dolore e contorcendosi piegato su se stesso.
La McGranitt lo affiancò svelta come un fulmine, mettendogli una mano sulla schiena.
-Signor Collins? Che succede?- gli chiese preoccupata.
Castiel tornò a respirare, mettendosi seduto a fatica, e tirò su la manica della tunica dei Grifondoro.
Sull'avambraccio aveva un'impronta rosea, a forma di mano, che sembrava brillare leggermente.
-Si tratta di Rose... siamo ancora collegati...- spiegò il moro -...questa mi è sembrata proprio la maledizione Cruciatus...-
Era orribile, mi chiesi cosa stesse facendo mia cugina e cosa aveva mai fatto per meritarlo.
La McGranitt si rialzò, sistemandosi la tunica bordeaux e passandosi le mani sul viso sospirando.
Provava la stessa cosa che provavo io: frustrazione e impotenza di fronte a ciò che stava accadendo.
Pensai che Castiel se la passava addirittura peggio, sentendo sulla sua pelle ogni volta che Rose soffriva... era terribile.
-Tra quanto arriveranno?- chiesi.
La McGranitt non seppe rispondermi, ma mia sorella sì.
-Tre giorni- disse, con gli occhi color prato fissi nel vuoto.
Subito tutti nella stanza iniziarono a mormorare preoccupati.
Io stesso mi sentii sprofondare.
Tre giorni? Come ci si poteva mai preparare a una battaglia di quel calibro in così poco tempo?
Eravamo spacciati.Angolo Autore
Salve a tutti! Questo è ufficialmente il 50esimo capitolo della storia!
Wow! Stento a crederci io stessa.
Spero vi sia piaciuto.
A presto ^-^
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~Rose e Scorpius~ "Secrets"
FanficÈ il quinto anno ad Hogwarts per Rose Weasley. Un altro normale anno, in cui non sarebbe successo niente come nei precedenti. O almeno così pensava. Le cose nella scuola di magia e stregoneria cominciano a farsi burrascose quando Rose e Scorpius, gr...