5. Forse ti farò arrabbiare spesso
Stavo passando il foglio al ragazzo al mio fianco e proprio in quel momento mi accorsi di non sapere nemmeno il suo nome, avevamo parlato per molto tempo, ma non conoscevamo nemmeno come ci chiamavamo."Non vorrei sembrare polemica, ma sto per far firmare il contratto ad una persona della quale non so nemmeno il nome."
"Oddio davvero, non ci siamo nemmeno presentati. Piacere Niccolò o se preferisci il capo scorbutico." Mi disse finendo la frase con una piccola risatina. A quella frecciatina avvampai, Ludovica mi aveva detto che il capo del locale era una persona scorbutica, per questo motivo mi ero permessa di appellarlo così, ma mai avrei pensato che quel capo fosse un ragazzo che aveva più o meno la mia età.
"Piacere Gioia." Non volevo darmi appellativi, dato che lui non me ne aveva affibbiato nessuno.
"Quanti anni hai?" Se avessimo dovuto vivere insieme avremmo dovuto conoscere almeno il minimo indispensabile della nostra vita.
"Diciannove anni, tu?"
"Ventiquattro." Era giovanissimo ed aveva già un lavoro assicurato, non gli avrei mai dato più di venticinque anni per l'aspetto fisico, ma dato il suo lavoro pensavo ne avesse di più, ma se li portasse bene.
"Sei di Roma?" Cercai di captare le informazioni principali, mentre lui compilava il contratto.
"Sì, di San Basilio più precisamente, conosci San Basilio?" Mi chiese con un'aria strana.
"Guarda non sono molto pratica, non conosco i quartieri di Roma, a parte il mio dato che devo viverci."
"Beh dicono che il mio non è un bel quartiere, però io ne vado fiero, è il posto dove sono cresciuto e nonostante le mille difficoltà sono riuscito a vivere una vita tranquilla. Tu di dove sei?"
"Vengo da Napoli." Vivevo nella Napoli benestante, non ero stata fortunata negli affetti, ma avevo già un piccolo patrimonio solidificato, nonostante ciò non ero mai stata una persona viziata, anzi, ad esempio avrei potuto abitare in questo bilocale da sola, gravando sui miei familiari e sui miei soldi, ma ho preferito cercare un coinquilino per far diminuire le spese.
"Immaginavo non fossi di qui, si sente che non ha l'accento romano." Beh il mio accento non era abbastanza pronunciato, nonostante fossi di Napoli, i miei genitori mi avevano sempre cercato di far parlare in modo sostenuto, ma nel momento in cui mi arrabbiavo veniva fuori tutta la mia indole napoletana. "Ma a dirla tutta non sembri nemmeno molto napoletana."
"Beh cerco di mascherare il mio accento, ma basta che mi fai arrabbiare e sentirai come parlo in napoletano."
"Forse ti farò arrabbiare spesso."
"Peggio per te."
"Ho firmato tutto, da quando posso venire?"
"Guarda il mese finisce tra una settimana, se vuoi puoi venire anche da domani e fra sette giorni inizieremo a dividere tutte le spese." Non gli avrei mai fatto pagare un mese intero quando avrebbe messo piede in questa casa solo per sette giorni o anche meno. Non mi sarei mai approfittata di lui.
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𝑆𝑎𝑟𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑙𝑎 𝑟𝑖𝑠𝑜𝑟𝑠𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑠𝑜𝑟𝑟𝑖𝑠𝑜 /𝑈𝑙𝑡𝑖𝑚𝑜/
Fanfiction[COMPLETA] Una ragazza campana si trasferisce a Roma per frequentare la Sapienza, cerca disperatamente un coinquilino per far sì che possa sostenere le spese. Dopo una lunga ricerca riesce a trovare un nuovo inquilino. Chi busserà alla sua porta? Tu...