Capitolo 45

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45. Nic ti prego portami a casa

"Lo sai che questa è la frase più brutta che un ragazzo possa sentirsi dire?" Sapevo che in una coppia il ti devo parlare non presagiva nulla di buono e lo sapevo perchè ciò che si sarebbe sentito dire non gli sarebbe piaciuto affatto

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"Lo sai che questa è la frase più brutta che un ragazzo possa sentirsi dire?" Sapevo che in una coppia il ti devo parlare non presagiva nulla di buono e lo sapevo perchè ciò che si sarebbe sentito dire non gli sarebbe piaciuto affatto.

"Si Lorenzo lo so, ma è arrivato il momento di parlare." Io non mi sentivo più a mio agio con lui, tra le insinuazioni che aveva fatto il giorno che ci eravamo presi una pausa e tutte quelle domande senza sosta che mi aveva posto quella sera mi aveva fatto sentire male e mi aveva fatto arrivare all'esasperazione. Ero felice di non avergli raccontato tutto quello che riguardava la mia vita, non avrei potuto sopportarlo. Mia madre era un capitolo che non sapeva nessuno a parte Niccolò e i miei amici, fortunatamente non mi ero aperta con persone che non meritavano nulla.

"Per me non lo sarebbe, ma se proprio vuoi dirmi ciò che ti passa per la testa." Quel tono strafottente che aveva usato non mi piaceva affatto, doveva stare calmo con me, non gli stavo dicendo nulla di male, sì lo stavo lasciando, ma lui non poteva reagire aggredendomi con la voce senza nemmeno avermi ascoltato. Nonostante ciò decisi di non concentrarmi su quello, ma di portare avanti il mio discorso quello che mi avrebbe fatto stare meglio.

"Non sono una ragazza che gira intorno alle cose, solitamente vado dritta al punto ed è quello che farò anche stasera, tanto addolcire la pillola non serve a nulla. Stasera non mi sono sentita a mio agio con te, non mi sono piaciute le tue domande e sento che questa volta non ci sono giustificazioni, hai insinuato delle cose di me che non dovresti pensare e se in una coppia manca la fiducia, manca la base per costruire un rapporto solido. Io non sono più convinta di voler stare con te e mi dispiace davvero tanto dirtelo, ma allo stesso tempo devo rispettare in primis me stessa e poi te. In una relazione non ci si deve sentire giudicati e non è la prima volta che mi capita e questa cosa non mi va più bene. Sembrerò una ragazza senza cuore, ma per me è meglio finirla qui." Non avrei voluto dire tutta la verità dirgli che avevo baciato Niccolò avrebbe complicato tutto, avrebbe spostato il punto della situazione verso un'altra parte e Lorenzo non avrebbe capito il vero motivo per il quale lo stavo lasciando. Non lo avevo nemmeno tradito, noi eravamo in pausa e quindi un bacio con un altro ragazzo non era sinonimo di tradimento, ma io con Niccolò ci stavo bene e dovevo smetterla di negarmi la felicità per paura.

"Non ti capisco proprio Gioia, se mi lasci così significa che tu non sei mai stata innamorata di me e che tu abbia passato del tempo in mia compagnia solo perchè non avevi di meglio da fare."

"Credo che tu debba moderare leggermente i termini siamo in un luogo pubblico e non voglio che tu faccia questa scenata. Per te all'inizio sentivo qualcosa, ma in questi giorni ho capito che non basta, non sono felice con te e non posso negarmi la felicità per qualcosa che non porterà a nulla di importante." Eravamo ancora nel locale e lui aveva alzato la voce attirando l'attenzione di diverse persone, fortunatamente Adriano e Gabriele non si erano accorti di nulla e in più Niccolò era andato nel suo ufficio sicuramente a leggere qualche carta e mettere tutto in ordine, su questo era davvero un maniaco, non lasciava mai niente in disordine in quello studio.

𝑆𝑎𝑟𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑙𝑎 𝑟𝑖𝑠𝑜𝑟𝑠𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑠𝑜𝑟𝑟𝑖𝑠𝑜 /𝑈𝑙𝑡𝑖𝑚𝑜/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora