25. Non dirmi che lo hai fatto davveroErano passati diversi giorni da quell'isolamento totale e la nostra vita era tornata del tutto alla normalità. In quel periodo con Niccolò ero stata davvero bene, avevo passato delle giornate tranquille e ci eravamo divertiti. Anche stare con il nuovo cagnolino non ci era affatto dispiaciuto, fortunatamente si era affezionato a tutti e due allo stesso modo, c'erano notti in cui dormiva al fianco di Niccolò e notti in cui dormiva con me, proprio come aveva deciso di fare la notte precedente. Mi aveva tenuto compagnia fino a quando non mi ero addormentata e non aveva affatto dato fastidio. Dai suoi comportamenti non sembrava un cane non addestrato, anzi, sembrava abbandonato, la cosa che mi lasciava perplessa, però, era l'assenza del collare. Solitamente i cani che venivano abbandonati continuavano ad avere il collare.
Il mio risveglio mattutino era stato piuttosto insolito, purtroppo, non mi ero svegliata con la solita sveglia, ma con delle urla in sottofondo di qualcuno che si trovava in casa mia. Non sapevo chi potesse essere, dato che la voce non era di Niccolò e lui era l'unico che viveva insieme a me. Spugna fortunatamente non si era accorto di nulla e continuava a giacere beato sul mio letto. Sembrava davvero come il suo padrone, nemmeno le cannonate lo avrebbero svegliato.
"Ti pare normale Niccolò eh!" Sentii urlare da questa persona. Sembrava la voce di una ragazza anche giovane, chissà che ha combinato ora questo pensai tra me e me. Conoscevo bene la voce di Anna e sapevo che non potesse essere affatto lei, per prima cosa non aveva questa voce stridula, ma soprattutto lei lavorava sempre di mattina, quindi se fosse dovuta passare a casa nostra lo avrebbe fatto di certo la sera.
"Ma Francè spiegami na cosa, da quando in qua stamo insieme io e te?!" Non sapevo che Niccolò si stesse frequentando con qualcuna, non mi parlava quasi mai della sua vita sentimentale. Appena però sentii quella frase qualcosa dentro di me si ruppe, lo avevo sempre odiato, non avevo mai sopportato il suo carattere, ma quella settimana in cui ci ritrovammo chiusi in casa avevano fatto scattare in me qualcosa, mi avevano fatto aprire gli occhi.
"Da quando sei venuto a letto con me Niccolò!" Un altro crack si espanse nel mio petto, ogni parola pronunciata da quella ragazza mi faceva male al cuore, non potevo essere gelosa di Niccolò.
"Ma io ti avevo detto che non volevo! Sei stata tu a costringermi!" Niccolò era sempre stato rude, ma non mi era mai sembrata una persona che pensasse solo a divertirsi con le donne, altrimenti, dato che vivevamo insieme, poteva approfittarsi anche di me. E ti sarebbe piaciuto mi sussurrò la mia coscienza, ma non era così, non mi piace quando le persone si approfittano di me, dovevano meritarmi.
"Ma io credevo che facendo così potessimo essere qualcosa di più!" Ammise sconfitta la ragazza misteriosa.
"Io, invece, ti avevo detto che non saremmo nemmeno dovuti andare a letto insieme." Ma era possibile che non mi fossi accorta di nulla?! Avevano svolto attività fisica in casa mia e io, dormendo come un ghiro non avevo sentito niente. Questa settimana non gli avrei pulito la camera e, anche se avessi dovuto rinunciare alla mia ottima carbonara, non avrei toccato mai un luogo sporco come quello. Non so per quale motivo, ma questa conversazione mi stava dando ai nervi, dovevano smetterla il prima possibile, altrimenti mi sarebbe scoppiata la testa. No, è che sei invidiosa di quella ragazza, lei è riuscita ad assaporare le sue labbra tu, che ci vivi insieme, hai solo pensato ad usare la bocca per urlargli contro non stava mai zitta la mia coscienza, voleva mettermi davanti una realtà che non esisteva. Mi venne subito in mente il giorno in cui stavamo preparando la torta e lui avrebbe voluto fumare, ma non gliel'ho permesso. Lì stava succedendo ciò che la mia coscienza mi stava suggerendo e in quel momento, forse, avrei voluto che quel momento si ripetesse per far scattare un bacio tra di noi.
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𝑆𝑎𝑟𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑙𝑎 𝑟𝑖𝑠𝑜𝑟𝑠𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑠𝑜𝑟𝑟𝑖𝑠𝑜 /𝑈𝑙𝑡𝑖𝑚𝑜/
Fanfiction[COMPLETA] Una ragazza campana si trasferisce a Roma per frequentare la Sapienza, cerca disperatamente un coinquilino per far sì che possa sostenere le spese. Dopo una lunga ricerca riesce a trovare un nuovo inquilino. Chi busserà alla sua porta? Tu...