Capitolo 38

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38. Esco con un amico

"Dove stai andando e perché sei vestita in questo modo?" Niccolò dopo giorni di silenzio e risposte a monosillabi riuscì a formulare una frase di senso compiuto il tutto, però, con fare indagatore

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"Dove stai andando e perché sei vestita in questo modo?" Niccolò dopo giorni di silenzio e risposte a monosillabi riuscì a formulare una frase di senso compiuto il tutto, però, con fare indagatore. Lorenzo, alla fine, mi aveva proposto di uscire e di passare una serata in un locale insieme. Non mi aveva detto dove saremmo andati, mi aveva solo detto di voler passare una serata con me. Non sapevo assolutamente cosa indossare, un jeans sarebbe stato troppo informale, ma un vestitino importante avrebbe fatto sembrare il tutto fuori luogo. Avevo deciso quindi di indossare qualcosa che potesse essere una via di mezzo. Fortunatamente non faceva esageratamente freddo.

"Esco con un mio amico, perché?" Lo definii amico perché non sapevo come altro chiamarlo, alla fine era un conoscente che mi aveva chiesto di uscire.

"Ti sei preparata come se dovessi fare qualcosa di importante." Avevo messo un pantalone nero a palazzo e una camicetta corta bianca che si legava in vita. Avevo evitato di mettere i tacchi per stare comoda e poi perché non era assolutamente il caso, non era una cena elegante, ma solo un'uscita. Forse si sarebbe potuta trasformare in qualcosa di più, ma proprio per questo motivo era meglio farsi vedere per ciò che si era e non per altro.

"Ma tu non dovevi andare a lavoro?" Chiesi cercando di sviare il discorso. Non mi sembrava il caso di parlare con lui della mia vita privata, dato che non mi aveva rivolto la parola per giorni.

"Sì, ma stasera vado per poco tempo, ho tutto sotto controllo, tranquilla. E non cambiare discorso." Sentii il clacson suonare, segno che Lorenzo era appena arrivato sotto casa. Salutai il mio coinquilino che mi rivolse un solo segno con il capo e, subito dopo aver controllato di aver preso il telefono e le chiavi uscii di casa per poter passare questa serata con Lorenzo. Non era la prima volta che mi chiedeva di uscire, ma avevo sempre declinato cercando una scusa, purtroppo, però, le mie scuse erano terminate e allora quel giorno fui costretta ad accettare.

Lorenzo non era assolutamente un brutto ragazzo ed uscire con lui non mi dispiaceva affatto, ma tendevo sempre a fidarmi poco delle persone, prendevo tutto con le pinze, non mi volevo far prendere in giro da nessuno. Il motivo per cui, all'inizio, rispondevo a tono a Niccolò era per fargli capire che non mi facevo mettere i piedi in testa da nessuno, tanto meno da lui.

La prima volta che Lorenzo mi aveva chiesto di uscire mi ero ripromessa di farlo penare un po' per riuscire a capire se davvero volesse uscire con me o se aveva deciso di farmi quella proposta solo perché non aveva nulla da fare. Non aveva demorso e allora avevo deciso di dargli questa opportunità, non avevo nulla da perdere.

"Ciao Gioia, sei veramente carina."

"Grazie, anche tu non stai male." Gli risposi cercando di essere il più sincera possibile. Lui aveva indossato una semplice polo della Ralph Lauren e un jeans nero. Mi aveva aspettata fuori dalla macchina e avevamo scambiato le nostre prime battute proprio lì fuori. Mentre ci salutavamo Niccolò mise piede fuori casa, lo notai dato che il portone, ogni volta che veniva aperto o chiuso faceva un rumore inusuale.

𝑆𝑎𝑟𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑙𝑎 𝑟𝑖𝑠𝑜𝑟𝑠𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑠𝑜𝑟𝑟𝑖𝑠𝑜 /𝑈𝑙𝑡𝑖𝑚𝑜/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora