Capitolo 35

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35. Sei sempre dalla mia parte

"Senti mi fai parlare con Giuseppe? Ha chiamato me e vuole parlare con me, puoi uscire per piacere?" Chiesi a Niccolò che stava occupando tutto il letto e non aveva alcuna intenzione di muoversi

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"Senti mi fai parlare con Giuseppe? Ha chiamato me e vuole parlare con me, puoi uscire per piacere?" Chiesi a Niccolò che stava occupando tutto il letto e non aveva alcuna intenzione di muoversi.

"Ma questa è la mia camera, esci te." Non aveva tutti i torti, ma ormai ci avevo fatto l'abitudine, le mie amiche avevano occupato la mia stanza e, quando non potevo stare con loro, andavo sempre in camera di Niccolò.

"Non iniziate ragazzi, mi fate venire il mal di testa. Nic se te lo chiedo io mi faresti il favore di uscire?" Nonostante all'inizio Giuseppe e Niccolò non si sopportassero, erano riusciti a costruire un rapporto pacifico, anche perchè non si vedevano mai. Solo che non mi piaceva che due persone che, qualche volta avrebbero dovuto vivere sotto lo stesso tetto non andavano d'accordo, proprio come me e Niccolò.

"Solo perché sei te, dai. Ciao Giusè buona chiacchierata." Aveva partecipato ad altre videochiamate con il mio amico, solo dopo averlo spronato minimo cinque o sei volte, ma alla fine aveva ceduto.

"Che ci facevi nella sua camera eh?!" Chiese Giuseppe con il suo solito tono indagatore e malizioso.

"Purtroppo devo dormire con lui, perché Ilenia, Alessia, Giovanni e Andrea hanno invaso il soggiorno e la mia camera." Quel purtroppo era detto per non far trapelare le mie vere emozioni, non mi dispiaceva poi così tanto dormire in camera con Niccolò, si stava bene tra le sue braccia.

"Guarda credo a tutto quello che hai detto, ma non a quel purtroppo, si vede che non ti dispiace affatto dormire con lui, cara." Ovviamente il mio migliore amico mi conosceva meglio delle sue tasche, non gli si poteva nemmeno mentire che lui riconosceva i miei stati d'animo.

"Giusè ma ti sei fumato pure tu il cervello? No chiedo perché qua mi sembrate un po' tutti fuori di testa." Cercai di deviare comunque il discorso, non volevo affrontarlo in quel momento c'era troppa gente in casa e non potevo assolutamente sapere dove fosse Niccolò.

"No sto bene, il mio cervello è intatto."

"Menomale, come vanno le cose lì?" Cercai di cambiare discorso, non mi andava di parlare di Niccolò, soprattutto quando lui era dall'altra parte della stanza e avrebbe potuto sentire tutto, fortunatamente avevo messe le cuffie, così poteva sentire ciò che dicevo io e non la conversazione intera.

"Occhi verdi non cambiare discorso." Quando si impuntava su una cosa il mio migliore amico non si arrendeva mai, voleva conoscere la verità a tutti i costi e, solo quando si sentiva pienamente soddisfatto ti lasciava in pace.

"Non sto cambiando discorso, chiedevo solamente. Mi manchi e volevo sapere come stai." Certamente volevo sapere come stesse, non lo vedevo da novembre e mi interessava la sua salute e il suo stato d'animo, ma ovviamente quella domanda era stata posta per togliermi dall'imbarazzo.

𝑆𝑎𝑟𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑙𝑎 𝑟𝑖𝑠𝑜𝑟𝑠𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑠𝑜𝑟𝑟𝑖𝑠𝑜 /𝑈𝑙𝑡𝑖𝑚𝑜/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora