Capitolo 39

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39. Mi stai dicendo che vuoi uscire di nuovo con me

Non avrei mai pensato che passare la serata in compagnia di Lorenzo mi facesse così bene

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Non avrei mai pensato che passare la serata in compagnia di Lorenzo mi facesse così bene. Ero stata davvero a mio agio, mi era piaciuto davvero tanto stare con lui, tanto da aver accettato di rivederci di nuovo. Non avevo mai pensato di ricevere un secondo appuntamento, anche se alla fine ci saremmo visti lo stesso, se avessi dovuto portare a spasso Spugna da sola lo avrei portato al parco del nostro primo incontro, sia per stare più tranquilla sia per passare del tempo con lui, oramai Niccolò non veniva più in giro con noi e passare del tempo da sola mi rendeva triste.

Lui era entusiasta e non voleva perder tempo, tanto da darmi appuntamento per la domenica successiva. Avevo accettato solamente perché Ludovica non c'era e quindi non saremmo mai potute andare al locale di Niccolò. Non stavo usando Lorenzo, ma se la mia compagna di corsi non avesse avuto da fare non avrei potuto tradire la nostra tradizione, una sola domenica, da quando ero arrivata a Roma non eravamo andate da Marmo, la sera della settimana in cui mi avevano operato di appendicite. Avrei tanto voluto passare la serata con Giuseppe e Ludovica al locale di Niccolò, ma purtroppo quell'operazione me lo aveva impedito.

Aveva pensato di portarmi a cena e non mi sarei mai aspettata un passo in avanti così grande, la cena era qualcosa di importante, durante quell'ora si chiacchierava e ci si confrontava sulle cose principali della propria vita e se si rimaneva in silenzio per tutto il tempo era un vero e proprio fallimento, speravo davvero che non finissimo così, sarebbe stato davvero troppo imbarazzante. Non sapevo dove mi avrebbe portato, quindi avevo optato per un outfit carino, ma comodo, che non potesse sembrare né troppo sfacciato né troppo trasandato.

Dopo avermi scritto il messaggio per invitarmi ad uscire, presi la mia borsa e cercai di farlo aspettare il meno possibile. Lo salutai con un abbraccio e un bacio sulla guancia e salii nella sua macchina. Non mi aveva detto dov'eravamo diretti e quindi ne approfittai del tempo che avevamo da trascorrere in macchina per chiederglielo. Appena sentii la parola Marmo mi gelai sul posto. Saremmo andati nel locale di Niccolò, speravo solamente la serata finisse bene. In quel locale mi conoscevano tutti e io conoscevo loro essendo una sorta di loro capo. Avevo scritto un messaggio a Mirko, oramai avevo tutti i numeri dei dipendenti, dicendo di far finta di nulla all'entrata del locale, se avesse iniziato a far storie, Lorenzo avrebbe iniziato a pormi delle domande scomode.

Per cena il locale non era mai tanto affollato, anche se l'entrata era gratuita. Le persone di solito preferivano venire sul tardi per divertirsi ancor di più, ma era meglio così, era tutto più tranquillo. Avevo sperato, invano, non scegliesse quel locale, mi sentivo in difficoltà, qualsiasi mossa facevo ero controllata, ma questo Lorenzo non lo sapeva e non lo avrebbe dovuto sapere. Lo avrò ripetuto mille volte, ma per me quel locale, nonostante per la legge fosse un quarto mio era tutto di Niccolò e non avrei potuto mai togliergli ciò che lui si era costruito da solo.

Eravamo ancora all'inizio della nostra conoscenza, se il tutto si fosse fatto più serio, gli avrei spiegato, con l'appoggio di Niccolò, ovviamente, cosa era successo e il motivo per il quale io ero strettamente legata a questo posto. Fortunatamente vidi avvicinarsi Gabriele il quale mi fece un cenno di saluto e, fortunatamente, non disse nulla, fu discreto. Tra loro era sempre stato il più taciturno, non aveva mai fatto domande fuori luogo e per quella sera fu davvero un bene, mi sarei sentita in assoluto imbarazzo.

𝑆𝑎𝑟𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑙𝑎 𝑟𝑖𝑠𝑜𝑟𝑠𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑠𝑜𝑟𝑟𝑖𝑠𝑜 /𝑈𝑙𝑡𝑖𝑚𝑜/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora