Capitolo 30

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30. Non mi sono mai piaciute le etichette

"Adriano te non ci puoi credere, per davvero

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"Adriano te non ci puoi credere, per davvero." Mi ero ritrovato a parlare con il mio migliore amico prima dell'apertura serale del locale, avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno, Gioia aveva preferito non parlarmi, forse per paura, forse perchè non provava nulla per me. Non riuscivo a capire il motivo, eravamo grandi, avremmo dovuto affrontare l'argomento e non scappare, farlo sarebbe stato inutile.

"Cosa è successo vi siete messi insieme?!" Adriano sapeva che il giorno stesso avrei parlato con Gioia e aveva fatto davvero il tifo per me, sapeva quanto ci tenevo a far andare tutto nel miglior modo possibile, ma purtroppo non era stato così.

"No Cassio, ha detto che dovevamo far finta di nulla, non mi ha fatto nemmeno spiegare, non mi ha nemmeno dato il tempo di aprire il discorso che ha detto che si vergognava e quindi preferiva non parlarne." Ero ancora incredulo, per davvero, credevo potesse esserci una svolta o meglio almeno un singolo chiarimento, almeno per capire se con il tempo potessimo diventare qualcosa di più oppure dovevamo rimanere amici e basta.

"Ma come non erano le ragazze quelle che volevano assolutamente sapere i motivi di tutto ciò che facevamo, cosa sta succedendo a questo mondo?!" Questo era ciò che pensavo anche io, solitamente dopo che scattava un bacio tra due persone era sempre la ragazza a voler avere chiarimenti, il ragazzo li desiderava solo se era davvero interessato, ma il tono di Adriano mi aveva dato leggermente fastidio, era ironico, sembrava si stesse prendendo gioco di me.

"Adriano non è ora di scherzare." Non ero nel mood giusto, ero rimasto turbato dalla conversazione avuta con Gioia e nulla mi faceva ridere, dato il mio cattivo stato d'animo sapevo che avrei passato la serata nell'ufficio del locale, non sarei uscito per niente al mondo, mi sarei mosso solo se fossero arrivati i miei amici, che mi avevano promesso di passare.

"Ce sei rimasto male Niccolò?!" Dire male era dir poco, non mi sarei mai aspettato una cosa del genere da parte di Gioia, credevo volesse a tutti i costi parlarne, ma che mi stava evitando solo perché si vergognasse di ciò che era successo. Era passata una settimana in cui non riuscivamo nemmeno ad iniziare la conversazione che qualcuno ci interrompeva e, nel momento in cui avevamo tutto il tempo del mondo era stata lei a non voler parlarne.

"Male Adrià?! Malissimo, non mi ha nemmeno ringraziato per essermi fermato e per non essermi approfittato di lei. Io credevo che qualcosa tra di noi potesse cambiare, invece la conversazione che abbiamo avuto non ci ha portato a niente, meno di zero." Avevo davvero sperato che potessimo diventare più che amici, sapevo che diventare fidanzati in una sola serata non sarebbe stato possibile, ma comunque speravo che lei volesse iniziare a conoscermi meglio sotto una sfera diversa di quella dell'amicizia.

"Niccolò per piacere calmati e siediti, non ti agitare così tanto che ti sale la pressione." Stavo dando di matto, camminavo avanti e indietro nel locale, non riuscivo più a fermarmi.

𝑆𝑎𝑟𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑙𝑎 𝑟𝑖𝑠𝑜𝑟𝑠𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑠𝑜𝑟𝑟𝑖𝑠𝑜 /𝑈𝑙𝑡𝑖𝑚𝑜/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora