Capitolo 6

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6. Ci vediamo stasera

Non mi comportavo così con nessuno, soprattutto quando non conoscevo quasi per niente la persona con la quale mi stavo relazionando, ma in quel momento sentivo il bisogno di fare così, ero incuriosito dagli amici di Gioia, volevo vedere chi fossero

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Non mi comportavo così con nessuno, soprattutto quando non conoscevo quasi per niente la persona con la quale mi stavo relazionando, ma in quel momento sentivo il bisogno di fare così, ero incuriosito dagli amici di Gioia, volevo vedere chi fossero. Notai con piacere la presenza di cinque femmine e due maschi, mi sembravano tutti belli vispi, allegri, d'altronde erano giovani come me, anzi più di me, e se non fossero stati svegli loro non lo sarebbe potuto essere più nessuno.

Avevo dimenticato la mia felpa senza neanche accorgermene a casa di Gioia, non la conoscevo nemmeno, ma mi sentivo abbastanza a mio agio, non avevamo molti anni di differenza, forse quello era un motivo. La cosa che mi era piaciuto di più in quell'appartamento era la presenza di due bagni e soprattutto che ognuno riusciva ad avere i propri spazi a parte per il pranzo, avremmo dovuto condividere solamente una stanza e questo mi dava un senso di libertà. Avrei potuto vivere da solo, ma la solitudine mi faceva paura, quindi firmai immediatamente il contratto con lei, non volevo che qualcuno potesse prendere quella casa al posto mio.

Decisi di chiamare mamma per darle la notizia, speravo ne fosse davvero felice.

"Mamy ho trovato la casa, ho appena firmato il contratto." Ero entusiasta, cercare casa era davvero stancante e non trovarne una adatta alle proprie esigenze era deludente e stressante. Avevo da sempre voluto una casa con un coinquilino, non mi sarebbe piaciuto vivere da solo, perdermi nei miei pensieri non mi faceva sempre bene. Avere una persona con cui parlare, discutere e confrontarsi, invece era producente.

"Sono felice Nicco, dove si trova?"

"Purtroppo mà non è a San Basilio, è molto vicina al locale." Avere la casa vicino alla zona lavorativa era davvero confortevole, potevo fare tutto con calma e non dovevo svegliarmi ore prima per riuscire ad arrivare a lavoro. Ogni volta che mi muovevo dal mio quartiere trovavo sempre ingorghi e il tragitto non filava mai perfettamente liscio.

"Hai fatto bene Nic, questa rimarrà sempre casa tua e San Basilio il tuo quartiere, non è che se vai via non sarai più fiero del tuo quartiere. Quando ti trasferirai?"

"La settimana prossima già posso andare a vivere lì e se mi va posso iniziare il trasloco anche da domani mattina così da portare un po' di roba alla volta."

"Se ti serve una mano ci sono i tuoi fratelli." Valerio e Lorenzo mi avrebbero sicuramente aiutato in tutto e per tutto, avevamo un bellissimo rapporto, ma non mi andava di farli scomodare, ce l'avrei fatta anche da solo, avrei potuto scaglionare l'arrivo dei pacchi nella casa nuova e fare un trasloco molto tranquillo.

"Mamma stai tranquilla, non devo portare molta roba, mi bastano solo due giorni e completo tutto."

"Se vuoi inizio già a prepararti degli scatoloni, ho già finito di preparare la cena e stavo con le mani in mano."

"No mamma tranquilla, se ti va lo facciamo insieme, ma non mi va di far fare tutto a te e per di più da sola."

"Va bene, ora dove stai?" Mia madre era una donna molto apprensiva, mi voleva davvero bene, ci aveva cresciuto con degli importanti valori che non avrei mai potuto snobbare.

𝑆𝑎𝑟𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑙𝑎 𝑟𝑖𝑠𝑜𝑟𝑠𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑠𝑜𝑟𝑟𝑖𝑠𝑜 /𝑈𝑙𝑡𝑖𝑚𝑜/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora