Dalle risate che mi nascondevi!

Cap. XI

POV's Gaia

Era mercoledì, la settimana stava procedendo in fretta e stavo preparando le assegnazioni e i brani per la sfida. Devo dire di essere un po' agitata, non è bello ritrovarsi con la felpa rossa dopo due settimane, sapendo che potrei benissimo uscire.

Finito di provare i bravi vado in sala relax e ci chiamano tutti per delle comunicazioni. Entra Maria per chiederci come va e inizia un accesa discussione tra Michelangelo e Martina per la scelta di Rudy di non metterli in sfida. Sinceramente non trovo nulla di sbagliato in quello che ha detto Martina, ma quando viene attaccata è un fiume in piena, tanto da dire che vorrebbe cambiare squadra. Devo ammettere che questa cosa un po' mi ha ferita. Come può dire di voler cambiare squadra per un solo componente con cui non va d'accordo.
Maria ci chiede di uscire e andiamo nella prima saletta disponibile. Mi si avvicina Talisa.
<<Ehi Gà, che hai?>>
<<Niente Tali. È solo che mi ha un po' ferita il fatto che Martina voglia cambiare squadra>>
<<Gi lo sai che lo ha detto perché ed arrabbiata, non lo pensa davvero>>
<<Ne sei sicura? Perché sembrava molto decisa>>
<<Ma no Gi, stai tranquilla>>

Dopo un po' ci fanno rientrare e noto subito una cosa che mi colpisce: Martina ha la felpa della sfida. Ha fatto scambio con Nicolò perché vuole dimostrare a Rudy di riuscire a fare la sfida. Onestamente la vedo un po' azzardata come scelta, non perché non creda nel suo talento, anzi, probabilmente ci credo più io di lei, ma perché credo che avere una settimana in più sarebbe stato meglio.

Finisce la giornata e io vado dritto in hotel, non voglio incrociare nessuno, tanto meno Martina. Sono ancora scottata dalla sua affermazione di cambiare squadra, che sia detto per rabbia o per altro. Arrivo in camera e mi stendo sul letto. Sono distrutta, oggi è stata una giornata pesante.
Mi arriva un messaggio da parte di Martina.
"Posso venire in stanza tua? Devo parlarti"
"Vieni"
E subito sento bussare alla porta e vado ad aprirla.
<<Ciao>>
<<Ciao>>
<<Posso entrare?>>
<<Vieni, entra. Di cosa volevi parlarmi?>>
<<Talisa mi ha detto che te la sei presa per la mia frase di cambiare squadra. È vero?>>
<<Si Marti! Perché non penso che sia giusto cambiare squadra perché non vai d'accordo con un solo componente di essa>>
<<Bibi, lo sai, ero arrabbiata e l'ho detto, ma non lo penso davvero. Mi trovo molto bene in questa squadra, l'ho detto senza pensarci>>
<<Pensaci la prossima volta, perché ha fatto male sentirlo dire>>
<<Scusa, mi dispiace. Posso abbracciarti adesso?>>
<<No, perché mi devi spiegare un'altra cosa. Perché hai voluto fare cambio con Nicolò e andare in sfida?>>
<<Perché voglio dimostrare a tutti di potercela fare e nel caso non fosse così, almeno mi sono messa in gioco>>
<<Non credi sia una scelta affrettata?>>
<<Perché dici questo Bi?>>
<<Non lo so, avevi una settimana in più per dimostrare chi sei, perché farlo in sfida la stessa settimana?>>
<<Pensi che possa uscire?>>
<<Non ho detto questo. Lo sai che credo in te e nel tuo talento più di quanto faccia tu stessa, ma avevi una settimana in più, secondo me dovevi sfruttarla>>
<<Se dovessi andare a casa, esco con la consapevolezza piena di aver dato tutto. Non riuscirei a stare seduta nel banco vedendo voi fare le sfide e sentendomi ancora una volta meno degli altri>>
<<Non dire più una cosa del genere>>
<<Cosa?>>
<<Che vai a casa. Non ci provare Beltrami. Non puoi lasciarmi sola qua dentro>>
<<Cercherò di non farlo Gozzi. Adesso posso abbracciarti?>>
<<Vieni qua cretina>> e ci abbracciammo.

Più conoscevo Martina e più capivo quanto stava diventando importante per me, nel mio percorso artistico, ma soprattutto umano. Mi rapporto a lei in modo diverso dagli altri, con estremo tatto. Spero che questo rapporto possa essere mantenuto con il tempo, perché anche se ha un carattere particolare, so che è una persona estremamente sensibile.

Undicesimo capitolo. Come vi sembra fino a qui la storia. Fatemi sapere cosa ne pensate.