XLIX

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POV's Gaia

Tornammo in hotel e stranamente non esco stanca, anzi ero piena di energie e non vedevo l'ora che arrivasse il giorno dopo per cantare.
Andai in camera e trovai un bigliettino sul mio lette.
<<Fra sai chi ha messo questo biglietto sul mio letto?>> chiesi a Francesca.
<<No Gà>> mi rispose lei andando verso il bagno.
Presi il bigliettino e lo aprì. Riconobbi immediatamente la scrittura, quasi incomprensibile, ma non per me.

"Si lo so cosa stai pensando. Come ho fatto ad entrare nella tua stanza? Ho corrotto la ragazza nella hall, non chiedermi come, e mi ha dato la chiave della tua stanza.
Sono pazza? Si, dovresti saperlo ormai, ma è colpa tua, perché voglio renderti felice e questo è una piccola sorpresa per te.
Adesso devi seguire tutto quello che ti dico di fare, senza obiezioni, amore mio altrimenti non mi troverai.
Vai in camera mia e Talisa ti darà un altro biglietto.
~Marti~"

Sorrisi a quel messaggio. Era proprio pazza, ma d'altronde lo ero anch'io.
<<Fra io esco, non so se torno>> avvisai Francesca.
<<Va bene>> mi urlò lei dal bagno.

Uscì dalla mia stanza e andai in quella di Talisa. Bussai e proprio lei mi venne ad aprire.
<<Vieni Gà, ti do il bigliettino>> mi disse sorridendomi.
<<Ma tu sai cosa ha in mente?>>
<<No, ma mi ha chiesto di darti questo e anche questa>> mi disse dandomi il bigliettino e una coperta.
Io la guardai straniata, ma lei alzò le mani.
<<Non mi guardare così. Io non so niente e tantomeno ho fatto domande, ma sono sicura che sarà una cosa bellissima, conoscendola>> mi disse con gli occhi lucidi.
<<Grazie Tali>> le diedi un bacio sulla guancia ed uscì.

Aprì il bigliettino e lessi nuovamente la sua scrittura.

"Adesso che hai il secondo bigliettino e quella coperta prendi l'ascensore.
Stai tranquilla che avrà tutto un senso.
Schiaccia l'ultimo piano e poi sali per le scale.
Ci sei quasi, amore mio!
~Marti~"

Feci esattamente come mi aveva detto. Presi l'ascensore e schiacciai l'ultimo piano, per poi salire per le scale.
Trovai una porta e attaccato su di essa un bigliettino.

"Ci sei amore. Al di là di questa porta ci sono io.
Questo è un posto che ho scoperto un po' di tempo fa, quando le cose tra me e te non andavano bene.
Nessuno sa dell'esistenza di questo posto, sei la prima a venirci.
Ho deciso di farti entrare in questo posto, nel mio mondo e soprattutto nel mio cuore, perché ti amo amore mio e non smetterò mai di dirlo, anche quando un giorno, e io spero che quel giorno non arrivi mai, non ci sarà più un noi.
Racconterò a tutti di quanto tu fossi speciale, di quante volte tu mi abbia salvata, in tutti i sensi, di quanto ti ho amata e ti amerò per sempre.
Varcando questa porta non si torna indietro. Se hai il minimo dubbio su di noi, non aprirla, rimani chiusa questa porta e io capito che forse non sei ancora pronta, per noi, per tutto.
La scelta è tua, amore mio.
~Marti~"

Rimasi per un po' a fissare quella calligrafia così personale, così speciale, come lo era lei.
Avevo tanti dubbi su di noi, partendo dal fatto che non ne avevo parlato con la mia famiglia, non ne avevo parlato con Paola, nessuno dei nostri compagni sapeva nulla, tranne Talisa. Avevo paura del fatto che fosse la prima relazione con una ragazza, non che questo creasse problemi, ma era un mondo nuovo per me, avevo paura di rimanere delusa nuovamente, di essere ferita nuovamente, avevo paura di affidarmi una persona e che questa un giorno se ne sarebbe andata.
Ma nonostante tutte le paure, i dubbi, le preoccupazioni, varcai quella porta.
Ad attendermi c'erano dei petali di rose e delle candele, che mi segnavano un percorso.
Poco più avanti notai una sagoma poggiata sul davanzale del terrazzo. Capì immediatamente che fosse lei.

Appena sentì la porta sbattere si girò verso di me e poi mi venne incontro.
<<Sei venuta.. hai aperto quella porta>> mi dice quasi sorpresa.
<<Certo che sono venuta.. avevi dubbi?>>
Lei si avvicinò e mi mise le mani sui fianchi.
<<Sinceramente? Pensavo avessi dei dubbi su di noi>>
<<Non ti nego che ho dei dubbi. Più che dubbi sono delle paure che ho e non ti nascondo che ho riflettuto parecchio prima di aprirla>> le dissi sincera.
Lei abbassò lo sguardo e fece per allontanarsi, ma io le misi le mani sul collo e la fermai.
<<Ehi, guardami.. questo non vuol dire che non ti ami o che tu non sia importante per me. È solo che non ho parlato con nessuno di noi, ne con la mia famiglia, ne con Paola, nessuno dei nostri amici sa nulla, ho paura di rifarmi male>> le spiegai.
<<Gà io urlerei a tutto il mondo che io ti amo, non ho paura, ma non lo faccio per rispetto a te, per rispettare i tuoi tempi e i tuoi spazi. E so che ti ho già fatto del male e infatti odio me stessa per quello che ti ho fatto..>> disse abbassando ancora una volta lo sguardo ed io ancora una volta lo riportai su di me.
<<Basta con questa storia, è passato ormai, adesso siamo io e te.
Spiegami come ti è venuto di fare tutto questo>> le dissi io cercando di cambiare argomento.
<<Quando non volevi più parlarmi ho scoperto questo posto vagando per l'hotel. Siccome domani c'è la puntata e ho sensazioni positive, volevo mostrarti questo posto e augurarti in bocca al lupo per domani, sono sicura che riuscirai a prendere quella maglia>>
<<Ah tu sai già tutto? Dobbiamo prima vincere la sfida a squadre e poi, nel caso vincessi e prendessi il voto più alto, dovrei affrontare tre step e non è semplice>>
<<Solo uno stupido ti direbbe di no. Sei forte Gà, ricordatelo sempre>>
<<Comunque è bellissimo qui>> mi staccai da lei per andare verso il davanzale.
Poco dopo sentì le sue braccia abbracciarmi da dietro e iniziare a darmi dei baci lungo il collo.
Non resistetti molto e mi girai verso di lei, baciandola.

Dalle risate che mi nascondevi!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora