Cap. LII

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POV's Gaia

Siamo tornare in hotel e durante tutto il tragitto Martina non ha proferito parola.

Arriviamo davanti le nostre camere e lei sta per aprire la sua porta, ma io la fermo.

<<Dopo vieni da me?>> le chiesi.

<<Non lo so.. sono stanca, voglio riposare>> mi dice senza guardarmi.

In quel momento mi avvicino e la bacio con dolcezza.

<<Ti aspetto in camera dopo, non accetto un no>> e me ne vado in camera mia.

Entrai e andai dritta in doccia per poi andare sul letto e chiamare la mia famiglia.

<<Ciao Gaà>> a rispondere fu mia sorella Giorgia.

<<Ehi Giò, come state? Mi mancate tanto>> le dissi.

<<Noi stiamo bene. Mamma, papà e Frida sono usciti, quindi ci sono solo io. Ci manchi tanto anche tu, ma in questa settimana dovremmo scendere a Roma per venire a trovarti e conoscere Martina. Anzi come sta? L'ho vista parecchio agitata ultimamente>>

<<Diciamo che non è un bel periodo.. È sempre nervosa, insicura di se. Non so che fare.. non so come farle capire che è importante per me, che è speciale, che è un artista>>

<<Sai Gà.. ricordo di una ragazza di 18 anni che aveva una paura fottuta di mostrarsi, ricordo una ragazza di 18 anni insicura come non so cosa, ma ricordo anche mamma, papà, Frida, io, Paola, che non ti abbiamo mollata un minuto per farti capire quanto contassi nella musica e nelle nostre vite.

Stalle accanto, continua a dirle di non mollare, di credere in se stessa>> mi disse mia sorella.

<<Grazie Giò.. non so come farei senza di te>> le dissi.

<<E di che? Ti voglio bene Gà, continua a spaccare tutto! Ci sentiamo>>

<<Ciao Giò, ti voglio bene anch'io!>> dissi e chiusi la chiamata.

Appena finì di parlare con mia sorella sentì bussare alla porta e poi vidi Martina entrare.

<<Ehi>> le dissi io sorridendo.

<<Sai che dovresti chiudere la porta?>> mi chiese lei con un mezzo sorriso.

<<Aspettavo te>>

<<E se non fossi venuta?>>

<<Sapevo che saresti venuta>>

Lei rimase in silenzio e venne a sdraiarsi accanto a me.

<<Come stai?>> le chiesi.

<<Meglio.. mi dispiace di averti deluso ancora una volta>> mi disse lei senza guardarmi.

<<Non mi hai delusa.. smettila di ripeterlo. Capisco la delusione che hai per via degli esami di sbarramento, hai ragione quando dici che nonostante vinci contro Francesco lui è salvo e tu no, hai perfettamente ragione.. però devi concentrarti su di te, sulla tua musica, sul Serale e io ti starò accanto.. sempre>>

<<Non credo di arrivarci al Serale, no se questo significa scontrarmi con Stefano>>

<<Non dire così.. nella vita ti sfiderai sempre con qualcuno, che sia Stefano, che sia Francesco o che sia io.. Non devi vederla come una cosa negativa, ma come una possibilità di crescere.

Se anche non dovessi andare al Serale, cosa a cui non credo, cosa succede? Tornerai dalla tua famiglia, continuerai a fare musica. Quindi?>>

<<Non andare al Serale significa staccarmi da te ed è una cosa che odio solo a pensarci>>

Dalle risate che mi nascondevi!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora