Cap. I

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POV's Gaia
E mi ritrovo fuori dai cancelli degli studi Ellios di Roma per la formazione della classe di Amici19. Non è stato per nulla semplice arrivare fino a questo punto. Ricordo il primo provino, era metà Giugno, c'erano tantissimi ragazzi e ragazze con i loro sogni e le loro speranze, proprio come me. E adesso sono qui fuori, ci sono molti meno ragazzi rispetto a quel giorno, credo ce ne siamo una quarantina.
Per me Amici rappresenta l'ultima opportunità per far sentire la mia musica, per sentirmi di nuovo forte su un palco, per trasformare la mia passione nel mio lavoro.

Mentre ci spiegano come si svolgerà la puntata, mi si avvicina una ragazza, con i capelli ricci e abbastanza disordinati.
<<Ciao, sono Nyvinne, ma tutti mi chiamano Nyv.>>
<<Ciao, io sono Gaia.>>
<<Si, so chi sei. Ti ho sentita quando eri ad Xfactor.>>

Ed ecco qua. Ancora una volta mi avevano riconosciuta come "quella di Xfactor". Era una cosa a cui non potevo sfuggire, "quella di Xfactor", "la seconda classificata di Xfactor". Ne avevo sentite tante sul mio conto, dal "è sparita dopo il talent" ad "canti ancora?". Certo che canto ancora, altrimenti non sarei qua oggi a riprovarci ancora e ancora, come una cretina quasi.
<<Si, sono io..>>
<<Ho detto qualcosa che non va?>>
<<No no, è solo che non mi piace essere definita come "quella di Xfactor".>>
<< Oh, allora scusami, non lo sapevo. Mi dispiace aver riaperto vecchie ferite, ma volevo dirti che ti ho sentita ai casting, sei forte!>>
<<Grazie, ho sentito anch'io te e sei una bomba.>>

Mentre parlavamo iniziammo ad entrare negli studi per prepararci per la puntata. Ho tanta ansia, non voglio pensare che questo potrebbe essere il mio ultimo giorno qui, in questi studi, perché significherebbe che la musica non è la mia strada e questo non deve accadere.

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Veniamo chiamati dietro le quinte dello studio e ci dicono di prepararci perché a minuti dobbiamo entrare per la sigla iniziale. Inutile dire che l'ansia mi sta divorando dentro, ma cerco di apparire serena, non voglio che gli altri notino cosa provo in questo momento, non mi va di dare spiegazioni agli altri.
Maria entra e sento il pubblico in fermento. Chissà come saremo accolti, se ci sarà entusiasmo oppure un silenzio agghiacciante.
La musica parte ed i primi ad entrare sono i ballerini che si apprestano ad eseguire dei passi improvvisati. Subito dopo entriamo noi cantanti, che ci disponiamo seguendo le indicazioni che ci avevano dato precedentemente. Sulle note di "Uno su mille" iniziamo a cantare noi cantanti donne alternandoci con i cantanti maschi. Ed è in questo momento che capisco che io su questo palco sto bene, con questo pubblico che canta con noi, che applaude noi, io sto bene.
La sigla finisce e ci accomodiamo per terra nell'attesa di conoscere chi saranno i professori di canto e di ballo di questa edizione. Maria, nel frattempo, ci mostra un filmato sui vari casting di quest'anno e i grandi artisti che sono usciti proprio da questa scuola, come Alberto, Giordana, Alessandra Amoroso, Emma, Andreas e tanti altri.
Ci mostrano la finale dell'anno precedente che ha visto vincitore Alberto Urso e proprio in questo momento lo vediamo entrare in studio con la coppa in mano. Rimango affascinata da quella coppa e, come tutti, sogno di alzarla alla fine del programma.

Maria ci spiega che ci saranno 17 banchi a disposizione, il che significa più possibilità per entrare, ci spiega le varie modalità per entrare.
Ci mostra un filmato sui professori di ballo, che come l'anno scorso sono Alessandra Celentano, Veronica Peparini e Timor Steffens.
Poi ci mostra quelli del canto, che sono Rudy Zerbi, Stash e quest'anno c'è una novità, Anna Pettinelli.

E così inizia la puntata, Maria inizia a chiamare alcuni ragazzi, tra cantanti e ballerini, che però non vengono ammessi e questo provoca in me ansia e preoccupazione.
Dopo l'entrata di un ballerino, Maria chiama me, Nyv e Virginia per la corale. Sono un po' in ansia, ammetto che questo brano mi mette agitazione, come tutti i brani in italiano. Nyv comincia a suonare e a cantare, dopo tocca a me e cerco di trasmettere tutto quello che questa canzone mi suscita. Alla fine dell'esibizione mi sento completa, ho ritrovato me stessa cantando.
Io e Nyv rimaniamo in studio e Maria ci dice che dobbiamo cantare nuovamente ed io canto "Chega", un pezzo in portoghese scritto da me a cui tengo veramente tanto, è la mia rinascita, la mia genesi. Vedo il pubblico accompagnarmi battendo le mani a tempo e questo mi rende molto felice ed inizio a sciogliermi girovagando sul palco e a volte muovendo qualche piccolo passo di danza. Finisco di cantare e Maria legge alcune informazioni su di me e sul mio disagio con le mie orecchie, che fa ridere me stessa e l'intero studio.
Dopo l'inedito di Nyv, canto nuovamente io con un altro inedito "Fucsia", un pezzo in cui mi diverto tanto e in cui mi diverto anche a ballare ogni tanto, vedo il pubblico e i ragazzi seduti che ballano e battono le mani a tempo, seguendo il mio ritmo.

Maria raccoglie i giudizi dei professori e ci fa i complimenti. Ci chiede se il confronto ci ha dato fastidio, ma entrambe mostriamo la nostra stima reciproca. La conduttrice apre la busta per vedere il risultato e io guardo Nyv per cercare un po' di conforto da questa ansia che mi sta uccidendo.


Questo è il primo capitolo del libro. Premetto che è la prima storia che scrivo e sto cercando di restare fedele a quanto è successo all'interno della scuola. Spero possa piacervi!

Dalle risate che mi nascondevi!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora