Cap. LVII

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POV's Martina

Sono tornata alla vita normale. Alla vita di tutti i giorni, in cui mi sveglio e cerco di tenere la testa impegnata. Alla vita senza Gaia, senza vederla tutto il giorno, senza stuzzicarla, senza le sue labbra, senza il suo sorriso, senza i suoi occhi che quando mi guardano mi disorientano, che a volte erano l'oceano che ti accoglie per cullarti e altre volte erano l'oceano in tempesta.

Sono tornata alla vita precedente, ma con qualcosa in più. Delle persone che mi vogliono bene, che mi hanno sostenuta e che mi sostengono anche oggi, che non sono più una concorrente di Amici, persone che mi stanno tartassando di messaggi d'amore, a cui però non so rispondere se non con un semplice grazie. Ho qualcosa in più. Si, ho la consapevolezza che una volta finito il programma ci vedremo e tu avrai quella splendida coppa, che ti appartiene dal primo momento in cui i tuoi occhi si sono posati su di essa.

Non sono tornata a Torino, ma sono ancora a Roma, da mia zia. La situazione fuori non è come ce l'hanno descritta, è molto peggio. I casi di Covid sono tanti, forse troppi per un paese che vive come se non fosse nulla. Forse non ci hanno mai detto la reale situazione per farci concentrare meglio sul nostro percorso all all'interno del programma, per far sì che ci concentrassimo solo e solamente sulla nostra arte.

So che se ti dicessero realmente come stanno le cose qua fuori, non ci metteresti molto a metterti sul primo treno e tornare dalla tua famiglia, abbandonando così il tuo futuro e la tua passione. Ma so anche quanto la tua famiglia cerchi di proteggerti, di preservarti da questo mondo meschino che ci circonda, so che farebbero di tutto per non farti pesare questa situazione, per farti continuare il tuo sogno e per far sì che si realizzi.

È sabato e ripenso a quanto ci piaceva passare il weekend in hotel, sotto le coperte a guardare una serie tv e mangiare schifezze. Che poi in realtà non guardavamo neanche il computer, troppo prese a stuzzicarci e baciarci di continuo, eravamo noi la serie tv che tutti avrebbero guardato con piacere.

Accendo la tv e vedo attraverso uno schermo il tuo rientro in casetta dopo la puntata, vedo il tuo aspettarmi vicino la porta, nella speranza di vedermi arrivare per l'ultima volta, per salutarti come si deve. Vedo il tuo correre immediatamente nella nostra stanza e rimanere delusa nel vedere che non c'è più nulla di mio in quella camera, o forse qualcosa si, ma non penso che lo vedrai. Ho lasciato io mio profumo sotto il mio letto, così che quando ti sentirai sola, abbattuta e hai bisogno di sentirmi vicina, apri quella boccetta e io sarò lì.

Ho ancora impressi i momenti subito dopo la mia eliminazione. L'intervista, il mio rientro in casetta e il mio litigare con i componenti della produzione perché volevo a tutti i costi salutarti, ma non è servito.

Flashback

<<Martina adesso ti accompagnano in casetta, prendi le tue cose e ti accompagnano in hotel per la notte>> mi disse una ragazza della produzione.

<<Non me ne vado se non saluto Gaia>> mi impongo io.

<<Non possiamo aspettare così tanto, la puntata è ancora lunga e ci sarebbero interferenze con il secondo eliminato>>

<<Non mi interessa. Ho bisogno di salutare Gaia e lei ha bisogno di essere salutata come si deve>>

<<Martina non è una cosa discutibile. Prendi le tue cose e ti portiamo in sala relax perché dobbiamo prendere le ultime cose e tu nel frattempo aspetterai li>>

Capii che non c'era nessun modo per aspettare la fine della puntata e poterti salutare come si deve.

Entrai in casetta, nella nostra stanza e mi sedetti sul tuo letto, presi il tuo cuscino e lo strinsi un'ultima volta a me, per sentire il tuo odore, per imprimere nella mia mente tutto quello che sei, che siamo, tutte le litigate e tutte le nottate passate abbracciate.

Dalle risate che mi nascondevi!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora