Cap. XIX

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POV's Gaia

La settimana è iniziata. Con Martina non ho più parlato, l'ho evitata un sacco. Ha provato a parlarmi, mi ha anche bloccata nel bagno della sala relax, ma con una scusa banale me ne sono andata. Non voglio parlarle, non voglio chiarire una cosa che nella mia testa è molto più chiara di quello che pensa.
Siamo in sala relax tutti perché, come sapevamo dall'inizio, da 18 passeremo a 16 ed entra in dal Rudy con una pila di felpe con il punto di domanda stampato. Io, Jacopo, Nyv, skioffi, Federico, Talisa e Javier veniamo allontanati perché risultiamo i migliori per queste settimane in quanto abbiamo preso i voti più alti di tutti.
Mentre Rudy consegna le maglie vedo sul volto di Martina il disappunto, che non tiene per se.
<<Io non sono d'accordo con loro invece. Non penso di meritarmi questa felpa, molto sinceramente>>
<<Perché?>>
<<Perché non mi sento meno di nessuno di quelli che sono di là, però evidentemente lo sono, quindi farò in modo di levarmela>>
<<E quindi secondo te abbiamo sbagliato noi?>>
<<No no, non avete sbagliato voi, assolutamente. Loro sicuramente saranno più preparati di me anche a livello di brani, di inediti, però io non penso di meritarmi questa felpa. Ce cosa non è chiaro di me? Non capisco>>
<<Forse siamo noi che continuiamo a non capire, forse ci sono ancora delle cose che devi chiarire?>>
<<E che cosa però?>>
<<Devi ancora dare delle risposte e le risposte le devi dare cantando e facendo quello che fai>>

Rudy uscì dalla sala relax e lei andò dritta in bagno. Da una parte volevo andare per parlarle, per dirle che secondo me non meritava quella felpa, che lei doveva essere con noi, ma l'orgoglio non mi fece fare quel passo verso di lei. Vidi però che Giorgia e Nyv andarono da lei, quindi mi avvicinai al bagno per ascoltare cosa diceva e sentì che stava piangendo. Mi si spezzò il cuore a sentire la sua voce rotta dal pianto e la disperazione nella sua voce.
Non riuscì a sentire oltre. È come se avessero colpito anche me ed è in questo momento che capisco quanto Martina sia indispensabile per me, quanto il suo stare male influisca su di me.

Ci richiamano tutti i sala relax e ci fanno vedere un video in cui la squadra di Nyv, e in particolare Michelangelo, Giulia, DevilA e Francesco, dicevano che la mia squadra parlava male di loro.
Io rimango scioccata da questo video e soprattutto schifata da alcune persone, ma neanche più di tanto perché me lo aspettavo, mi aspettavo sti commenti ignoranti.
Martina come sempre non si lascia scivolare niente e inizia, come suo solito, a sclerare.
<<Siete delle facce di merda proprio>> e se ne va in bagno con l'intento di andarsene. Per fortuna Giorgia la segue e cerca di farla ragionare, nonostante si sentono tutte le urla e le brutte parole che dice nel frattempo. A parlare con lei ci vanno anche DevilA e Giulia, anche se vorrei dirgli che in quei momenti è meglio lasciarla da sola, perché in quei momenti non ragiona più, non riesce più a distinguere chi vuole aiutarla.
Ritorna con la maglia con cui era uscita stamattina. Si vede che è ancora arrabbiata e fa uscire tutto quello che ha dentro. Martina è così quando si arrabbia esplode ed è per questo che decido di intervenire.
<<Marti, non puoi lasciare che certe cose esterne tocchino il tuo percorso, capito?>>
Lei mi guarda e subito parte all'attacco verso Michelangelo, senza avere peli sulla lingua.

Finalmente torniamo in hotel. È stata una giornata pesante in tutti i sensi.
Arrivata in hotel, vado subito a farmi una doccia e dopo ho intenzione di andare a parlare con Martina, voglio farle capire che certe cose non devono toccarla.
Arrivo fuori camera sua e busso. Ad aprirmi è Talisa.
<<Oh ciao Gì. Ti serve qualcosa?>>
<<Ciao Tali. Martina è qui?>>
<<No, è scesa a fumare>>
<<Okay, grazie>>
Scesi giù e la trovai all'ingresso a fumare.
<<Posso?>>
<<Certo>>
<<Marti..>>
<<Hai ragione Gà. Certe cose non devono toccarmi, lo so. Ho sbagliato a reagire in quel modo>>
<<Wow, allora posso tornare in camera>>
<<No, aspetta. Mi dispiace per quello che è successo in questi giorni. Mi manchi Gà. Vedi che succede quando non sei tu a starmi accanto, perdo il controllo>>
<<Marti..>>
<<No, fammi finire. Io non so cosa succederà tra noi, quello che non voglio però è perderti. Ti voglio  mio fianco Gà, sei indispensabile per me, mi calmi e mi rendi una persona migliore>>
<<Marti, sto capendo piano piano che anche tu sei diventata indispensabile per me. Quando ti sei cambiata oggi, credevo realmente che te ne andassi, che mi avresti lasciata qui da sola>>
<<Non ti lascerei mai da sola Bibi. Posso abbracciarti?>>
<<Vieni qua>> ed allargai le braccia per accoglierla.
Lei non aspetto molto prima di fiondarsi nelle mie braccia e stringermi forte. Dopo giorni ad ignorarci, finalmente potevo tornare a respirare.

Diciannovesimo capitolo. Siete contente? Finalmente si sono ricongiunte. Ma quanto durerà?

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