Cap. XXVII

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Pov's Gaia

Sono arrivata a casa finalmente. Alla stazione c'è la mia famiglia ad aspettarmi. Appena mi vede, Frida mi corre incontro.
<<Ciao Frii>> la stringo forte a me.
<<Ciao Gaaà, mi sei mancata>>
<<Anche tu, amore mio>>
La misi giù e mi avvicinai al resto della mia famiglia.
<<Ciao famiglia>> e mi abbracciarono tutti.
Dopo mesi sentivo di nuovo il calore della mia famiglia. Mi erano mancati, davvero tanto. È come se solo adesso capii quanto mi erano mancati.
<<Dove vuoi andare Gà?>> mi chiese mio padre.
<<Voglio andare a casa, semplicemente a casa>> e ci avviammo verso casa.
In tutto ciò mia sorella Giorgia mi guardava in modo strano, come se volesse chiedermi qualcosa.
<<Giò tutto bene?>>
<<A me si, a te?>>
<<Si, tutto bene>> e cercai di sviare la domanda.
<<Guardami. Da quando mi dici bugie?>>
<<Quando torniamo a casa ti spiego tutto>>
Ero decisa a parlare con Giorgia, lei è sempre stata la mia spalla destra, è sempre stata al mio fianco e viceversa. Per questo sapevo che lei mi avrebbe aiutata, mi avrebbe dato dei consigli su cosa fare, come comportarmi.

Arrivammo a casa e io andai in stanza per sistemare la valigia. Mentre mettevo nell'armadio la roba, notai una felpa che non era la mia, infatti era di Martina. La presi e cadde un biglietto.
"Ho preso una tua felpa per avere sempre con me, perché è diventata una dipendenza. Io ti ho lasciato una mia perché spero che possa essere reciproco. Mi mancherai un sacco!
Tua Bibi"

Questo è stato un colpo basso, non mi aspettavo una cosa del genere.
Presi la felpa e mi sedetti sul leggo, con la felpa vicino il petto. Sentivo io suo profumo così forte, quasi come se fosse qui, accanto a me.

<<Posso entrare?>> era Giorgia.
<<Certo, vieni. Da quando chiedi il permesso per entrare?>> le dissi ridendo.
<<Da quando sei assorta nei tuoi pensieri... Mi dici cos'hai Gà? Non mi piace vederti così>>
<<Hai presente Martina, la ragazza che vi ho presentato quando stavamo facendo la videochiamata?>>
<<Si, ricordo. Perché>>
<<Diciamo che è successo qualcosa tra di noi..>>
<<Qualcosa tipo? Ci sei andata a letto?>>
<<Noo, ma cosa dici. Ci siamo baciate, abbiamo dormito insieme..>>
<<Bhe quindi? Quale sarebbe il problema?>>
<<Il problema è che lei è fidanzata. Mi ha detto che aveva chiesto una pausa alla ragazza, perché quello che provava per me era troppo forte per essere ignorato. Il punto però è che stamattina la ragazza era fuori l'hotel, era venuta a prenderla e poi sarebbero tornate insieme a Torino. Mi ha detto che non sapeva nulla e che una volta tornata a Torino le avrebbe parlato di noi, ma non so se crederci sinceramente. E poi ho trovato questa, è una sua felpa, insieme a questo>> e le mostrai il bigliettino.
<<Che carina però>>
<<Come che carina, Giò. Hai sentito tutto quello che ti ho detto fino ad adesso?>>
<<Senti Gà, non credo che queste siano parole dette ad una persona di cui non ti interessa molto. Secondo me lei è cotta di te, e tu di lei. Questo periodo di vacanze, in cui sarete distanti, vi farà capire cosa volete realmente>>
<<Quindi, che mi consigli di fare?>>
<<Prenditi il tuo tempo Gà, capisci cosa vuoi tu e, se è lei che vuoi, prenditela. Segui il tuo cuore Gà, basta usare la testa>> e mi abbracciò.
<<Grazie Giò, sapevo di poter contare su di te>>
<<Adesso riposa, che stasera ti voglio carica>>
<<Cosa c'è stasera?>>
<<Piccola festa con gli altri, nulla di che>>
<<L'ultima volta che fu "nulla di che" ho avuto il mal di stomaco per 3 giorni per tutto l'alcol bevuto>>
<<Ahaha hai ragione. Riposati>> e se ne andò.

~~~~

Riposai per circa tre ore. Nonostante avessi dormito in treno, ero molto stanca, quindi non ci misi molto ad addormentarmi. A svegliarmi fu Frida che si lanciò sul mio corpo a peso morto.
<<Gaà svegliaaa>>
Io la presi e inizia a farle il solletico.
<<No Gà, bastaaa ahahaha>>
<<Che combinate?>> era mia madre fuori la porta.
<<Gaia non si svegliava, così ho pensato di svegliarla io>>
<<Si, svegliarmi. Mi si è lanciata addosso>> dissi ridendo.
<<Gà, ma quella tua amica, Martina, verrà qualche giorno a casa?>> rimasi spiazzata da quella domanda. Frida si era affezionata a Martina conoscendola soltanto dietro uno schermo. Cosa avrei dovuto dirle? Che probabilmente non si sarebbero più parlate dopo oggi? Che doveva dimenticarsi della ragazza con gli occhi da cerbiatto?
<<Non lo so Fri, anche lei è dalla sua famiglia>>
<<Però qualche giorno potrebbe venire? Magari prima che andate a Bari, così partite insieme>>
<<Vediamo Fri, vediamo>>
Non sapevo bene cosa dire. Avrei voluto tanto che Martina venisse qui, ma dopo quello che era successo, forse era meglio starle lontana.

<<Gà, dobbiamo andare>> mi gridò Giorgia.
<<Si, ho finito, arrivo>>
Avevo indossato un semplice pantalone nero, una felpa bianca e la mia giacca verde over size.
<<Dove dobbiamo andare?>> chiesi mentre prendevo le chiavi della macchina.
<<No no, sorella. Oggi guido io. Tu ti devi divertire, niente responsabilità>>
<<Mi fai paura quando dici così>>
Ci avviammo e incontrammo i nostri amici. Eravamo in un pub, che era anche una discoteca. Volevo divertirmi, volevo dimenticare le ultime ore, volevo sentirmi leggera. Così, dopo aver salutato tutti i miei amici, andai a prendere da bere e subito dopo in pista a ballare.
La serata passò così. Ero abbastanza ubriaca, ma mi sentivo finalmente leggera.
Presi il telefono per controllarlo un po' e trovai un paio di messaggi da Martina.
"Ti prego Gà, so che non vuoi parlarmi, ma almeno rispondi ai messaggi, anche solo per insultarmi. Non mi hai detto se sei tornata, non lo hai detto neanche a Talisa. Mi sto preoccupando, ti prego rispondi"
"Gà, ti prego. Mi dispiace per tutto quello che ho fatto, ma non mi dispiace di averti baciata, non mi dispiace del tempo passato insieme. Stasera parlerò con Daniela, ma ti prego rispondimi"

Decisi di fare la cosa più stupida che in quel momento potessi fare, ovvero chiamarla.

<<Gà, finalmente>>
<<Ciao Marti, mi manchi>> le dissi biascicando.
<<Ma sei ubriaca?>>
<<Giusto un po'>>
All'improvviso sentì Giorgia chiamarmi.
<<No Gaia, che cazzo fai>> e mi strappò il telefono dalle mani.
<<No Giò>>
<<Ciao Martina, sono Giorgia, la sorella di Gaia. Scusami se ti ha chiamata a quest'ora, ma ha alzato un po' il gomito e l'ho persa per un secondo di vista.... Non sta molto bene... Si, mi ha raccontato tutto.... Marti non ti conosco, ma conosco Gaia e raramente sta così per qualcuno, questo significa che sei importante per lei. Quello che ti dico è di risolvere qualsiasi cosa, perché non voglio più vedere mia sorella stare male per qualcuno.... Ciao, buonanotte.
Andiamo a casa Gà>>
<<Noo ti prego, un altro po'>>
<<No, forza, andiamo via>>
E mi trascinò verso la macchina. Mi addormentai in macchina e mi sveglia soltanto quando arrivammo a casa.
<<Gà, svegliati, siamo arrivate>>
Giorgia mi accompagnò nella mia stanza e mi aiutò a cambiarmi.
<<Giò, cosa ti ha detto Martina?>>
<<Ne parliamo domani Gà, dormi adesso>>
E caddi in un sonno profondo.

Ventisettesimo capitolo. Fatemi sapere cosa ne pensate!

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