Cap. XXVI

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POV's Gaia

La prima lezione che abbiamo oggi è con Alfonso Signorini. Ognuno aveva scelto una canzone che doveva interpretare. Era il turno di Martina che decise di cantare "Remedy" di Adele. La sua voce era una carezza, ma la cosa che mi colpì era la frase che pronunciava guardandomi: "I will be your remedy". Mi vennero i brividi quando mi guardò e i miei occhi si inumidirono, sarò anch'io il tuo rimedio quando non vorrai sentire nessuno, quando non vorrai nessuno intorno a te.

Ad interrompere quell'atmosfera fu la chiamata per affrontare il test scritto. Ero un po' in ansia, ma era una cosa che mi capitava anche a scuola. Avevamo 15 minuti per rispondere a tutte le domande sulle varie discipline.
Una volta finito ritornammo in sala relax e ci confrontammo sulle possibili risposte corrette.

Oggi giornata di comunicazioni. Ritorniamo in studio per la sfida di DevilA, per sapere i risultati degli esami e chi si esibirà a Capodanno a Bari con i duetti.
Devil vince la sfida e poi iniziamo ad esibirci con i duetti.
<<Allora ragazzi, per noi i due duetti migliori sono quelli di: Gaia e Jacopo e, rullo di tamburi, con "I so pazz" Skioffi e Giulia>>

Altra comunicazione. I risultati degli esami.
Sia io che Martina siamo state promosse in tutti i test. Alla fine a qualcosa è servito studiare, alternandoci a baci e prese in giro.
Ma le notizie non finiscono qui. Oggi ci sarà una lezione particolare con lo scrittore Stefano Massini, che ci parlerà di alcuni libri. Sono contenta di questa iniziativa, mi piacciono i libri e la letteratura.
Rimasi incantata da quelle parole, mi aveva sempre affascinato la letteratura e i libri in particolare.

La giornata finì e tornai in camera per preparare la valigia. Il giorno dopo saremmo partiti per tornare a casa per le vacanze. Ero molto contenta di tornare a casa, mi mancava tanto la mia famiglia, le mie sorelle, però mi mancherà stare qui, mi mancherà stare tutti insieme, ma soprattutto mi mancherà lei, Martina. Era diventata parte fondamentale di questo percorso, una persona che c'era sempre, non mi aveva mai lasciata sola. E proprio in quel momento bussarono alla porta e andai ad aprire.
<<Ehi, stavi facendo la valigia?>> era Martina.
<<Si, vieni entra. Tu l'hai fatta?>>
<<Si, l'ho già fatta. L'ho fatta in fretta perché volevo passare la serata con te>>
<<Quanta dolcezza Beltrami. Finisco di fare la valigia e poi stiamo insieme. Netflix?>>
<<Si, nel frattempo scelgo un film>>
Misi tutto in valigia, cercando di non fare troppo caos. Quando finì mi andai a mettere sul letto.
<<Che film hai scelto?>>
<<In realtà ho scelto una serie tv. Atypical>>
<<Ah bella, l'ho iniziata un po' di tempo fa, poi non l'ho più continuata>>
E fece partire la prima puntata. Eravamo abbracciate l'una all'altra, non si capiva più dove finiva lei e dove iniziavo io. Mi addormentai subito con il mio orecchio vicino al suo cuore. Il suo battito mi tranquillizzava e mi rendeva serena

~~~~~

Quando mi svegliai notai che accanto a me non c'era più Martina. Era strano, perché quando si svegliava prima mi lasciava un biglietto, ma questa volta non c'era niente. Controllai il telefono per vedere se mi aveva lasciato un messaggio, ma niente. Mi iniziai a preoccupare, così mi lavai e vestii in fretta e scesi giù.
Quando scesi vidi Martina di spalle fuori che fumava una sigaretta. Con lei c'erano anche Talisa, Stefano e Jacopo. Stavo per avvicinarmi quando notai un'altra persona accanto a Martina, era la sua fidanzata.
<<Ciao Gaia>> mi salutò lei.
<<Ciao Daniela. Buongiorno ragazzi>> salutai io cercando di sembrare il più indifferente possibile, ma sentivo gli occhi di Martina addosso.
<<Amore tra un po' dobbiamo andare in stazione>> disse Daniela a Martina.
<<Io salgo per mettere in valigia le ultime cose, tra mezz'ora ho il treno>> mi congedai senza aspettare risposte.

Quando arrivai in stanza sentivo gli occhi pizzicare. Ancora una volta ero caduta in quella maledetta trappola.
<<Gaia apri, ti prego>> era Martina.
Io presi la valigia e aprì la porta per uscire fuori, ma Martina entrò velocemente in stanza.
<<Ti prego fammi spiegare>>
<<Devo prendere il treno, spostati>>
<<No, non te ne vai se prima non mi dai la possibilità di spiegarti>>
<<Cosa c'è da spiegare Martina? Cosa? Che fino a questo momento sono stata una cretina perché mi sono illusa che fossi l'unica nella tua vita? Si, tantissimo. Ma la colpa è mia. La colpa è mia che ci sono caduta>>
<<No, aspetta Gà, non è così. Non sapevo venisse qui oggi. Le avevo chiesto una pausa perché quello che provo per te è troppo forte per essere ignorato. Le avrei parlato di noi, di quello che provo per te, una volta tornata a Torino, ma lei mi ha preso alla sprovvista ed è venuta qui. Io non c'entro niente, ti prego di credermi Gà. Io non voglio perderti, sei troppo importante, ti prego>>
<<Probabilmente mi hai già persa. Marti mi hai fatto male, mi sono aperta con te, raccontandoti tutto, la mia vista, la mia ultima relazione. E tu? Tu hai giocato in mezzo a due fuochi. Io non voglio più stare al tuo gioco, non voglio dover essere la seconda scelta di qualcuno, ne tantomeno l'amante di qualcuno. Non fa per me. Io voglio qualcuno che si dedichi completamente a me, non che sia divisa tra due persone. Io non voglio condividere niente e nessuno>>
E me ne andai, la lasciai nella mia stanza. Stavo male, mi aveva fatto male, tanto. Ci avevo creduto di nuovo, avevo creduto di nuovo che potesse nascere qualcosa di bello, ma non è stato così.

Scendo giù e vedo ancora tutti fuori dal l'hotel.
<<Ciao ragazzi, ci vediamo a capodanno>>
<<Aspetta Gaia, io tra 10 minuti devo andare in stazione, se vuoi aspettarmi andiamo insieme>> mi chiese Talisa.
<<No, Tali, tranquilla. Devo passare da Paola perché mi deve dare alcune cose>>
<<Ah okay okay, me lo dai un'abbraccio però?>>
<<Certo>> e mi avvicinai per abbracciarla.
<<Non so cosa sia successo tra te e Martina, sappi che ti tartasserò appena arriverò in stazione. Buon viaggio>> rimasi ferma a quelle parole. Talisa aveva capito tutto senza che le dissi nulla. Alzai lo sguardo dalla sua spalla e vidi Martina con le valigia e il contorno degli occhi rossi, come se avesse pianto.
<<Io vado altrimenti faccio tardi, ciao>>

E me ne andai, senza girarmi indietro, con un peso sullo stomaco che mi faceva male. Così come la testa, troppi pensieri, troppa rabbia e delusione. Sapevo che era fidanzata, che nonostante avesse chiesto una pausa, lei era fidanzata. Ed io cretina che non ho ragionato, che non ho messo in dubbio quello che stava succedendo.

Vado in stazione e aspetto il mio treno. Nel frattempo mi arrivano messaggi da Martina.
"Ti prego Gà, dammi la possibilità di spiegarti"
"Parlerò con Daniela e le spiegherò quello che sta succedendo, ma ti prego rispondimi"
E un messaggio da Talisa.
"Gà, Martina mi ha detto tutto. Sappi che lei è molto dispiaciuta. Non voglio giustificarla, perché non ha ragione, ma almeno parlaci. Io ci sono per qualsiasi cosa. Buon viaggio!"

Arrivò il mio treno e mi addormentai per il forte mal di testa, sperando che quando mi sarei svegliata tutto questo sarebbe finito.

Ventiseiesimo capitolo. Secondo voi Martina parlerà con Daniela? Le spiegherà cosa succede tra lei e Gaia?

Dalle risate che mi nascondevi!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora