Cap. XXIX

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POV's Gaia.

Oggi è la vigilia di Natale. Tutti i miei parenti sono arrivati a casa mia per festeggiare insieme. Mi erano mancati, tutti quanti.
<<Amore mio>> mi chiamò mia nonna.
<<Ciao nonnaa>> e mi catapultai tra le sue braccia.
Con mia nonna ho sempre avuto un bellissimo rapporto, mi ha sempre supportato in tutto.
<<Come stai Gà?>> mi chiede mentre ci allontaniamo da tutti gli altri.
<<Bene, nonna, tu?>>
<<Io sto bene. Ti vedo un po' strana, è successo qualcosa?>>
<<No nonna, tutto bene>>
<<Da quando mi dici le bugie?>>
<<Okay, scusa. È che c'è una persona che mi piace, ma questa persona è fidanzata. Ha chiesto una pausa, ma non sono sicura che si lasceranno>>
<<Questa persona è la ragazza a cui hai scritto quel tempo dentro la scuola?>>
Io la guardai sorpresa, come aveva fatto a capire?
<<Nonna ma come hai fatto?>>
<<Gaia, Gaia, i tuoi occhi parlano di più di te. Quando hai letto quel tema, i tuoi occhi dicevano molto più della tua bocca>>
Non risposi, rimasi a pensare a quanto fossi stata cretina a cadere di nuovo nella trappola.
<<Gaia, se lei ti fa felice, non pensarci molto. Dille quello che provi. Tu sai cosa prova per te?>>
Le mostrai il messaggio che mi aveva mandato ieri, a cui però non avevo risposto.
<<E stai ancora a pensare se si lasceranno oppure no? Lei è cotta di te, Gaia. Cosa stai aspettando?>>
<<Mi ha fatto troppo male, nonna. Mi sono sentita usata, come se quando non ci fosse lei, c'ero io>>
<<Lo so, piccola mia. Quando vi rincontrerete?>>
<<A capodanno. Dobbiamo andare a Bari per un esibizione>>
<<Allora guardala negli occhi e vedi cosa c'è dietro quegli occhi. Si nasconde molto lì dentro>>
<<Grazie nonna>> e mi abbracciò.
Ero molto fortunata ad avere una famiglia del genere. Mi hanno sempre supportata, in tutto quello che facevo, non mi hanno mai fatta sentire sola, sono sempre stata amata.

~~~~~

Era da poco scattata la mezzanotte e io stavo facendo gli auguri a tutti i miei parenti, quando mi vibrò il telefono. Guardai chi fosse e rimasi per un secondo ferma a guardare il nome della persona che mi stava chiamando.
<<Mamma arrivo subito>> e mi allontanai.
<<Pronto>> risposi titubante.
<<Ciao..>> mi rispose timida Martina dall'altra parte del telefono.
<<Ciao..>>
<<Come stai? Volevo augurarti Buon Natale e un semplice messaggio non mi piaceva>>
<<Io sto bene, tu? Buon Natale anche a te>>
<<Sto bene... mi manchi..>>
<<Marti..>>
<<No, lo so, lo so che non dovrei dirtelo, ma sai anche che non riesco a tenermi le cose dentro>>
<<Come va il labbro?>> cercai di cambiare discorso.
<<Sta migliorando, penso che per capodanno dovrebbe essere tutto apposto>>
<<Ah bene>>
<<Fai gli auguri anche alla tua famiglia>>
<<Si, anche tu>>
<<...Mi manchi Gà...>>
<<...Mi manchi anche tu Marti..>>
<<Non vedo l'ora di vederti a capodanno>>
<<Devo andare Marti. Ci sentiamo...>>
<<Si, è stato bello sentirti. Ciao>>

Sentire la sua voce dopo un lungo periodo di silenzio mi ha fatto tornare a respirare. Mi era mancata, troppo. Però rimane dentro di me il dolore per tutta questa situazione. Spero arrivi presto capodanno per capire qualcosa in più.

Capitolo ventinove. Fatemi sapere cosa ne pensate.

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