Cap. VII

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POV's Martina

Ero scesa a fumare una sigaretta dopo l'ennesima litigata con la mia ragazza. Come ogni volta che ci sentiamo in questi giorni non fa altro che parlare di lei, delle serate che passa in discoteca senza dirmelo e per di più si lamenta del fatto che passi molto tempo con Gaia. Credo sia gelosa di lei. Non le ho mai dato motivo per non fidarsi di me, di dubitare del mio amore per lei, ma con Gaia sembra aver acquisito una gelosia che fino a quel momento non aveva mai mostrato.
C'è anche da dire che Gaia smuove in me cose sconosciute a me, non riesco a capire perché ogni volta che la guardo mi perdo in quei occhi azzurri come il cielo.
L'ascensore arriva al pianoterra e mentre le porte si aprono proprio quei due occhi azzurri si scontrano con i miei occhi scuri.

<<Ciao>> le dico sorpresa.
<<Ciao. Vai da qualche parte?>>
<<Volevo fumarmi una sigaretta>>
<<Vuoi compagnia?>>
<<No, grazie. Voglio stare da sola>>

Non aspetto risposta e mi avvio verso l'uscita. Non riesco a guardarla negli occhi, il mio cervello si disconnette, non capisco più che fare e cosa dire. Come in quella serata in cui abbiamo giocato a non ho mai. Ero ubriaca, ma ricordo perfettamente di averlo chiesto di dormire con me e ricordo perfettamente di essermi accoccolata a lei. È stata una delle poche notti in cui ho dormito bene, senza avere incubi o attacchi di panico.
Si, purtroppo soffro di attacchi di panico da quando avevo 14 anni, da quando ho iniziato le superiori e tutti mi prendevano in giro perché magari non utilizzavo vestitini, non avevo lo smalto alle unghie e cose così. Poi da quando ho capito che provavo attrazione per le ragazze, gli insulti e le prese in giro sono peggiorate. Ero arrivata al punto di lasciare la scuola, di chiudermi in cameretta. L'unica salvezza è stata la musica. Scrivere mi ha sempre reso libera, quando scrivo riesco a sentirmi leggera, a non pensare a tutto il male che mi circonda, a tutti i demoni che ho dentro.

Ed è proprio con Gaia che ho sentito nuovamente quella sensazione di leggerezza, quella spensieratezza che solo la musica riesce a darmi, neanche Daniela riesce a darmi questa leggerezza.
Ed è proprio per questo che stare vicino a lei mi spaventa, lei smuove in me cose a cui non riesco a dare un nome.
Io amo Daniela, ed è per questo che ho deciso di allontanarmi da Gaia e dai suoi maledetti occhi magnetici.

Finita la sigaretta rientrai in camera, dove c'era Talisa intenta a guardare una serie tv.
<<Marti tutto bene?>>
<<Si, Tali..>>
<<Martii>>
<<Okay okay. Ho incrociato Gaia>>
<<Quindi?>>
<<Voglio allontanarmi da lei>>
<<What?!>>
<<Si, hai capito bene>>
<<Ma perché scusa?>>
<<Non riesco a guardarla negli occhi, mi suscita cose che non riesco a spiegare>>
<<Ti piacee>>
<<Shhh.. non urlare. Ti ricordo che sono fidanzata e anche da un bel po' eh>>
<<Al cuore non si comanda amoro>>
<<Ma che stai a dì, è una cosa passeggera. Basterà non parlare per qualche giorno e tutto tornerà come prima>>
<<Se ne sei convinta tu..>>

E dopo queste parole decisi che era il momento di mettermi a dormire, sperando di non incontrare nei miei sogni quegli occhi, che mi avevano stregato.

Sorpresaaa!! Ogni tanto conoscerete anche i pensieri di Martina. Cosa ne pensate? Martina riuscirà a stare lontana da Gaia? E con Daniela?

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