Extra 25 - Riferimento a Epilogo

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Ci sono moltissime cose inspiegabili nell'universo, di cui la maggior parte, con ogni probabilità, resterà un mistero per sempre.

L'esistenza stessa dell'universo è inspiegabile, tutto il suo funzionamento, i pianeti, i satelliti che vi gravitano intorno, è tutto così misteriosamente affascinante.

La vita lo è.

Eppure la viviamo con naturalezza, respiriamo perché lo abbiamo sempre fatto, nessuno ci ha insegnato a farlo, lo facciamo e basta. E così facciamo anche tutte le altre cose: sorridiamo, camminiamo, parliamo, lavoriamo, creando una routine che ci fa stare bene, che ci fa sentire sereni.

La serenità non è nemmeno percepibile da tutti, viene da dentro e non è uno di quei sentimenti che senti e basta, arriva quando non ti preoccupi più di nulla e vivi superando le sfide di ogni giorno senza stare a pensarci più di tanto.

Ci sono diversi sentimenti, invece, che si percepiscono nell'immediato: la felicità, la tristezza, la gelosia, la rabbia ed anche l'amore.

L'amore è un po' strano però.

Non lo si percepisce mai allo stesso modo, è soggettivo, ti puoi accorgere di essere innamorato nel preciso momento in cui ti innamori, oppure puoi accorgertene dopo tanto tempo. Dopo mesi o addirittura anni, ci si può rendere conto di essere perdutamente innamorati di qualcuno, ci si ricorda addirittura il momento esatto, l'episodio che ha fatto scattare quella scintilla.

Ecco, l'amore è una di quelle cose inspiegabili tanto quanto i misteri dell'universo. Così complicato, così contorto, esagerato, impregnato di decine di altri sentimenti confusi tra loro, così dolce quando nasce, così crudele quando finisce.

Io sono uno di quelli che si è accorto perfettamente di essersi innamorato nel momento esatto in cui è accaduto e che lo ricorda ancora come se fosse ieri. Giulia appartiene all'altra categoria, lei non si è resa conto, anni fa, di essersi presa una cotta per me.

Una cotta, certo, non un innamoramento vero e proprio, ma trovo che la cotta sia un principio d'innamoramento e non un semplice interessamento nei confronti di una persona.

C'è molto di più, la cotta la si prende a pelle, capisci che una persona ti piace fisicamente e/o mentalmente e ti convinci inconsapevolmente di non poter fare a meno di starci insieme o semplicemente stare a guardarla.

Ma cosa succede quando cerchi di convincere te stesso che avere una cotta per quella persona sia sbagliato? Chiedetelo a Giulia, lei lo ha vissuto e il risultato è stato che la sua cotta si è ingigantita in un angolo del suo cuore, nascosta da altri interessi, da altre avventure che la vita le ha messo davanti.

Mi ha lasciato lì, talmente distratta da tutto il resto da essersi dimenticata di tirarmi fuori. Così, quando ci siamo rincontrati, mi ha trovato ancora nello stesso identico posto in cui mi aveva lasciato anni fa, a occupare quel minuscolo angolo del suo cuore nonostante il peso di tutto ciò che mi aveva buttato addosso, con l'intenzione di nascondermi a se stessa.

Mi ha ritrovato diverso, più forte, talmente forte da riuscire a farmi spazio in quel suo cuore fragile senza darle la possibilità di riportarmi indietro a quell'angolo che per anni avevo occupato.

In punta di piedi, mi sono esteso, fino a ricoprire gran parte di esso, tanto che lei non ha più potuto far finta di non vedermi, ha dovuto fare i conti con la propria cotta, scoprendo quanto, rivedendomi, si fosse evoluta.

Giulia mi ama. Adesso lo percepisco, adesso lo so.

Me lo dimostra facendo l'amore con me ogni volta come se fosse l'ultima volta, me lo dimostra nei piccoli gesti quotidiani, nelle parole che dolcemente mi sussurra all'orecchio prima di dormire, nelle attenzioni che mi rivolge ogni singolo giorno, come se prendersi cura di me fosse fondamentale per lei.

Voce del verbo SbagliareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora