Mi sto comportando come una ragazzina, una ragazzina molto stupida che non è in grado di sostenere quello che le sta capitando.
In realtà nulla di anormale mi sta capitando, nulla di grave o di sconcertante. Sicuramente qualcosa di inaspettato che mi preoccupa più di quanto dovrebbe: mi sono innamorata.
Dio solo sa quanto io abbia evitato che accadesse, ho provato con tutte le mie forze a ignorare il mio cuore, ho cercato di fingere che fosse solo una cottarella come quelle adolescenziali... Ma non è così, sono una donna di trentun anni che si è innamorata con la consapevolezza di tutto ciò che questo sentimento comporta, una donna che, a causa di questo sentimento, ha pagato le conseguenze derivate da un'esperienza negativa, da un amore consumato troppo in fretta, da un uomo che ha tentato di strapparle le ali.
Non ho mai subito violenza fisica, ma credo che la crudeltà di un uomo che non fa che insinuare nella tua mente cose orribili su te stessa, non sia da sottovalutare. Quei rapporti sono tossici, fanno più male che bene.
Ma l'amore, così grande e immenso, descritto come la cura ai mali del mondo intero, non dovrebbe fare solo ed esclusivamente bene? Allora perché, a volte, a causa di esso, viviamo le peggiori esperienze della nostra vita?
Può, un sentimento, essere così grande e potente, da generare centinaia di sentimenti negativi? Per quale dannato motivo lo consideriamo così fondamentale, se può fare così male?
Non trovo sia giusto innamorarsi di una persona senza nemmeno rendersene conto, dovremmo poter decidere noi stessi se buttarci o meno in un sentimento così contorto che, tra l'altro, non va via neanche a calci nel culo!
Mi sono innamorata di Ermal dalla prima volta in cui ci siamo rivolti la parola. Allora ero troppo piccola, sarà stato una sorta di battito di cuore, uno sfarfallio nello stomaco, troppo poco per essere preso in considerazione. Ma ciò che mi sono costretta a mettere da parte a tredici anni, è semplicemente riaffiorato poco tempo fa. Mi è bastato rivederlo, mi è bastato ricascare nei suoi occhi per ricordarmi qualcosa che avevo quasi letteralmente dimenticato.
E adesso ho bisogno di dirglielo, ho bisogno che lui sappia quanto è importante per me e ho bisogno di farlo stasera. Anche se sono le 23:00, anche se oggi pomeriggio sono scappata dopo averlo baciato... Voglio che lui sappia che questo non accadrà più, che voglio stare con lui.
La forte sensazione di non doverlo lasciare andare, quella che mi spinge da giorni verso lui, è la stessa che, in questo preciso momento, mi sta indirizzando, trepidante, verso casa sua.
Il destino vuole che il portone sia aperto, così corro velocemente su per le scale. Non posso più aspettare, ho bisogno di rivederlo adesso, non m'interessa se lo disturbo o se sta dormendo, dovrà svegliarsi, devo parlargli ora.
Affannata, arrivo al suo piano, individuo il suo cognome sul campanello e lo suono senza pensarci due volte.
Mi appoggio al muro cercando di riprendere il respiro, poco dopo la porta si apre ed io alzo lo sguardo felice, finalmente!
Aspetta, questo non è Ermal!
Una donna dai capelli biondi mi sta fissando accigliata. Il mio sguardo scivola velocemente sulla sua figura: indossa solo un paio di mutandine e una camicia leggermente sbottonata.
Cosa... Cosa significa?
- Ti senti bene? - mi chiede.
Credo di essere impallidita, soprattutto perché mi sono resa conto di averla già vista. È la stessa ragazza con cui Ermal stava parlando l'altro giorno, quando ci siamo dati appuntamento alla fontana.
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Voce del verbo Sbagliare
Fiksi PenggemarERMAL META FANFICTION Cosa accadrebbe se il destino facesse in modo che due persone apparentemente lontane, si rincontrassero dopo anni? Una storia piena di sbagli, a volte commessi per il semplice terrore d'amare. N.B.: La storia non parla dei Meta...