Extra 18 - Riferimento a Capitolo 19

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- Tu la tratti troppo bene! - esordisce Valerio aprendo il mio frigorifero e prendendosi una birra.

- Che intendi dire? - chiedo rubandogli la birra e stappandola.

Mi lancia un'occhiataccia, dopodiché apre nuovamente il frigo, constatando che non ci sono più birre.

- Sei uno stronzo! - esclama.

Scoppio a ridere, mi aspettavo questa reazione, così ne bevo un sorso e gliela passo.

- Dovresti fare lo stronzo anche con lei! - dice.

- Non posso.

- Non vuoi!

- Senti, te l'ho detto, Luciano mi ha detto delle cose riguardo al suo passato, non me la sento di farla soffrire ancora, non voglio che si allontani da me. - spiego.

- Non devi farla soffrire, devi solo farle qualche dispetto. Alle donne piacciono gli stronzi e tu sai fare lo stronzo con tutti, diventi un pappamolle solo con lei!

- Fottiti! - esclamo guardandolo di traverso. - Cosa dovrei fare? Mi ha trovato in casa mia con Jenny mezza nuda, non ti sembra abbastanza come dispetto?

- Quello non è un dispetto, Ermal, quella è una delle cazzate che continui a fare, sembra che tu non riesca a resistere a un paio di tette!

- Non dire stronzate, non sono un debole, è stato solo un momento...

- Di debolezza? - mi interrompe.

Sbuffo sonoramente e mi dirigo verso il salotto, lasciandomi cadere sul divano mentre lo sento ridacchiare.

- Non fare il coglione, ok? - lo rimprovero.

- Allora dimmi, perché hai scopato con Jenny? - mi chiede appoggiandosi allo stipite della porta con la birra in mano.

- Non lo so, Vale, non so nemmeno come ci siamo arrivati. Ero incazzato e lei mi ha baciato, è stato un attimo, ho pensato che mi avrebbe aiutato a non pensare a Giulia e...

- Ti prego, questa è la stessa scusa che hai usato per Martina! - dice.

- Non sono scuse, perché non capisci? - mi spazientisco.

- Io ti capisco, Ermal, sono i tuoi ormoni che non ti seguono, vanno dove vedono carne e tu ti ci lasci trascinare con piacere, a quanto pare. Non che sia sbagliato, insomma, almeno ti diverti, ma non ha molto senso se dici di amare un'altra.

- Vale, credi che sarei capace di tradire Giulia? Credi che se lei mi avesse detto di sì, quella sera sarei andato a letto con Jenny?

- No! - risponde deciso. - Credo che se Giulia arrivasse a dirti di sì, ogni essere umano dotato di tette diventerebbe totalmente insignificante ai tuoi occhi. Insomma, non che le sue siano questo granché! - aggiunge.

- Che cazzo ne sai, nemmeno le hai viste! - sbotto.

- Beh, nemmeno tu! - dice divertito. - Quanto ti incazzi quando tocco Giulietta tua, pensa se la toccassi davvero!

- Hai rotto le palle! - lo guardo male mentre continua a prendermi per il culo.

- Comunque no, non intendevo dire che devi farti vedere con una donna, dico solo che dovresti farla arrabbiare, provocarla. Lo sai, Giulia dà filo da torcere e lo vuole a sua volta, fai il prepotente, decidi per lei, vedi come si incazza!

- Già, così facendo la costringerei a parlarmi, ad avere qualcosa da dirmi, ma non sistemerei comunque le cose. - osservo prendendo la birra che Valerio mi ha appena passato sedendosi vicino a me.

Voce del verbo SbagliareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora